L'acquisto da parte del Psg di Lionel Messi provoca uno shock nel calciomercato mondiale ma soprattutto sancisce la fine di una era. Messi era l'ultima vera bandiera rimasta. 21 anni consecutivi al Barcellona condite da 4 Champions League, 3 coppe del mondo per club, 3 Supercoppe Uefa, 10 lighe spagnole, 7 coppe del re e 8 supercoppe spagnole. Una sola maglia indossata e onorata nel migliore dei modi, quella blaugrana, escludendo le giovanili nel Grandoli e nel Newell's Old Boys.  Lascia il Barcellona dopo aver vinto in questa annata il suo primo trofeo con la nazionale argentina, la Coppa America.

Lionel Andrés Messi Cuccittini detto Leo ha dichiarato che sarebbe rimasto al Barcellona. Mentre "la pulce", classe 1987 ha ammesso che l'annata precedente sarebbe voluto andare via dal Barcellona, questo anno non era così. E allora viene da chiedersi, se voleva rimanere perchè non è rimasto al Barcellona riducendosi l'ingaggio se i problemi erano di natura economica? Il Barcellona è in una situazione finanziaria molto delicata. La Liga ha un salary cap e il divorzio tra Messi e Barcellona è avvenuto per questo motivo, a causa di ostacoli finanziari e strutturali. 

Nel regolamento della Liga Spagnola c'è un limite di costo della rosa, che non è un concetto sbagliato, e chissà, magari proprio per contenere le spese pazze, potrà essere applicato ovunque, anche in Italia, pure essendo in questo caso relativo perchè in Italia non girano molti soldi, per cui non c'è questo problema. Anche la vicenda inerente alla pandemia del corona virus è stata deleteria per le casse del Barcellona ma anche per molti altri club. In molti, compreso chi scrive, si è chiesto: "ma Messi non può giocare gratis, ha guadagnato tantissimi soldi nella sua carriera, il suo conto in banca è già abbondantemente ricco, e quindi non dovrebbe fare storie in tal senso, quindi perchè non è rimasto gratis?". Non sarebbe cambiato nulla  perchè il Barcellona sfora di molto il salary cap imposto dalla Liga. Altri fanno anche notare che essendo un professionista come tale deve essere pagato. In linea generale posso essere anche d'accordo, ma nel caso di calciatori milionari questa regola può subire una eccezione.

Il rapporto salario/entrate del Barcellona durante l'addio di Messi si attesta attorno al 115%. Anche senza lo stipendio di Messi, se per assurdo fosse rimasto senza ricevere compensi al Barcellona, comunque si attesterebbe al 95%, mentre il limite massimo del tetto salariale della Liga è al 70%. Quindi il Barcellona dovrà fare altri dismissioni dopo Messi e ridurre nettamente il suo monte ingaggi. Il sacrificio di Messi non basta neanche.

Il FFP è da rivedere perchè se alcuni club come il Psg o il Manchester City fanno quello che vogliono in un certo senso si crea una concorrenza sleale, ma anche i club hanno le loro responsabilità. Se si arrivati a questo livello è perchè in primis i club si sottomettono ai procuratori elargendo loro cospicue mance per arrivare al loro assistito e battere la concorrenza di altre squadre. E tra l'altro certe commissioni sono soldi che escono dal circuito calcio e non rientrano più. Se un club compra un calciatore da un altro club, questi soldi comunque restano nel sistema calcio e il club che ha incassato il denaro reinveste nel corso del tempo quel denaro, o anche una parte di quel denaro, dipende dalla situazione, acquistando un calciatore da un'altra squadra e così via.  Un altro problema è anche l'incapacità di alcuni dirigenti e le spese pazze. Tralasciamo fuori i club inglesi perchè la Premier League ma anche la Championship inglese sono campionati ricchissimi, basta vedere solo gli incassi dei diritti TV, è il campionato di calcio più seguito al mondo, i club hanno fatturati monstre e hanno anche gli stadi di proprietà e si possono permettere di prendere un Romelu Lukaku a 115 mln di euro come ha fatto il Chelsea acquistandolo dall'Inter e un Jack Grealish che il Manchester City ha prelevato dall'Aston Villa per 100 mln di sterline. Tanto per fare due esempi. Fatturano tanto, hanno tante entrate e possono permettersi di spendere.

In Italia, dove comunque si auspica che le squadre abbiano, burocrazia lenta permettendo, al più presto stadi di proprietà, in particolare i top club, tuttavia sarà comunque difficile se non impossibile arrivare ad eguagliare la ricchezza della Premier league Inglese. L'unica strada per avere introiti importanti per i top club italiani che ne prenderanno parte è la Super lega europea, semmai si farà. E credo che un giorno vedrà la luce. Un torneo del genere composto dai migliori club d'europa oltre a suscitare un interesse mondiale, arricchirebbe di molto i club partecipanti.

Per le spese pazze porto l'esempio di David Alaba, terzino sinistro ma anche difensore centrale che è stato ingaggiato dal Real Madrid a parametro zero dal Bayern Monaco. Ma qui di costo zero non c'è nulla perchè il Real Madrid ad Alaba garantirà un ingaggio di 11 mln netti, che sono 19,47 lordi, per un contratto di 5 anni che vedrà Alaba incassare complessivamente 126,5 mln. Ma non solo, Alaba ha avuto un premio alla firma di 17,7 mln e Pin Zahavi per l'intermediazione in questa operazione incasserà 5 mln di euro. Inoltre al padre procuratore è stata elargita una somma di oltre 6 mln di euro. Se il Real Madrid avesse pagato il cartellino forse l'operazione sarebbe costata anche meno, o comunque non di più. Sono spese folli. Il discorso è che se il Real Madrid non avesse fatto questa follia di spesa, ci sarebbe stato qualche altro club che lo avrebbe fatto accaparrandosi le prestazioni di Alaba.

Messi al Psg per un contratto di due anni incasserà circa 35- 40 mln netti più bonus. Senza contare la commissione che verrà elargita al padre procuratore. Il problema è che i club che vogliono combattere le spese pazze nel calcio, sono i primi a gonfiare i costi con mosse di disturbo, continui rilanci e stecche ai procuratori. Non fanno comunella, non combattono questa battaglia tutti uniti insieme, ma il contrario, sono loro che hanno creato questa situazione. Il problema lo hanno creato anche loro, hanno reagito a questo problema indignandosi e poi hanno offerto la soluzione come la superlega europea, che sarà inevitabile. Ma al tempo stesso anche i maggiori organi calcistici come la UEFA non mettendo un freno e un limite o un ostacolo alle richieste dei procuratori  e un salary cap che vale per tutti, fanno questo gioco e fanno parte del problema e non offrono soluzioni se non lo sciagurato FFP, che non ha risolto nulla.

Messi al PSG è una vittoria per il Psg e i suoi tifosi, che hanno così in rosa uno dei più forti numeri 10 della storia, ma è una sconfitta per il calcio. Tutto. Il Milan fa player trading, l'Inter dovrà ridimensionare per poi anche essa fare player trading, tuttavia occorre riequilibrare la situazione e creare una concorrenza leale. O si riducono i costi e si introduce un salary cap oppure si crea più ricchezza per i club e si lascia più libertà di spesa, in modo che gente come Messi se lo possano permettere molti top club e non solo quei due baciati dalla Uefa e benedetti dalla Fifa.