Dopo la qualificazione alla semifinale di Champions League, l’Inter ritrova il sorriso anche in campionato tornando alla vittoria (che mancava da più di un mese) grazie alla netta affermazione di Empoli. Dopo l’ultimo periodo fatto di tanti,troppi passi falsi, l’Inter riprende la marcia verso la prossima Champions rimanendo in scia al Milan (anche i rossoneri hanno vinto) e rosicchiando punti a Lazio e Juventus (sconfitte da Torino e Napoli) e se la Roma non dovesse vincere nel posticipo di Bergamo lo svantaggio dal quarto posto sarebbe di soli due punti (o tre in caso di pareggio). Insomma, la vittoria di Empoli non ha dato grossi benefici in classifica a livello di posizioni guadagnate, ma ha ricompattato il gruppo che nelle prossime giornate potrebbe diventare ancora più unito.

Come detto la vittoria mancava da tanto in casa Inter e ad Empoli è arrivata al termine di una partita non poi così diversa a livello di prestazione se comparata alle ultime uscite degli uomini di Inzaghi. Cosa, questa, che dimostra come i nerazzurri più che a livello tattico siano mancati dal punto di vista realizzativo (sbagliando spesso occasioni facili) e dell’attenzione che spesso ha portato a subire gol più che evitabili. Dopo le fatiche europee e visto l’incombere della semifinale di Coppa Italia contro la Juve, Inzaghi ha optato per un bel turnover confermando solo due undicesimi rispetto alla sfida contro il Benfica: tra i pali torna Handanovic (che in coppa dovrà scontare un turno di squalifica figlio del parapiglia finale dello Stadium),mentre nel trio di difesa si rivede D’Ambrosio nel ruolo di braccetto di destra con Acerbi (insostituibile) dirottato a sinistra per fare spazio al recuperato De Vrij al centro della difesa. In cabina di regia conferma per Brozovic (che ha bisogno di giocare per ritrovare il ritmo partita), mentre viene dato un turno di riposo a Barella e Mkhitaryan (assente per problemi personali). Al fianco del croato spazio quindi a Gagliardini e Calhanoglu che torna nell’antico ruolo di mezzala. Sugli esterni spazio a Gosens e Bellanova (all’esordio dal primo minuto) mentre davanti spazio alla coppia di campionato Lukaku-Correa. Ad affrontare i nerazzurri un Empoli bisognoso di punti salvezza soprattutto dopo il riavvicinamento del Verona che grazie alla vittoria sul Bologna ha riavvicinato il gruppo composto da Empoli,Lecce e Spezia. Toscani tra l’altro che sembrano ricalcare lo stesso spartito della passata stagione quando dopo un girone di andata di ottimo livello diedero vita ad un girone di ritorno da retrocessione evitata solo grazie ai punti già conquistati nella prima parte di stagione e al cammino poco positivo di altre squadre.

La partita quindi era da considerare ad alto rischio visti i bisogni dell’Empoli e le ultime partite dei nerazzurri e la prima frazione ha tra l’altro confermato le paure della vigilia. Come le ultime partite di campionato l’Inter ha continuato a comandare il gioco (con un grande possesso palla) senza però fare mai male agli avversari come dimostrano gli zero tiri nello specchio al termine dei primi quarantacinque minuti. Avversari che dal canto loro sfruttano le ripartenze per fare male agli avversari come dimostrano le occasioni di Cambiaghi e Baldanzi (bravo Handanovic in entrambe le occasioni). La prima frazione termina quindi zero a zero con la netta sensazione che se l’Inter non acceleri il passo il rischio di pareggiare o addirittura perdere sia ben presente.

La riprese però porta subito una grossa novità visto che l’Inter ci mette solo pochi istanti per sbloccare la partita: palla di Calhanoglu per la solita sponda di Lukaku che serve la corrente Brozovic che dà vita ad un uno due con il belga che di destro insacca all’angolino opposto il gol del vantaggio. La rete più che dare una spinta ai nerazzurri sembra risvegliare l’Empoli che però non trova varchi nell’attenta retroguardia avversari. Dopo alcuni minuti di pausa i nerazzurri riprendono in mano la partita è vanno più volte vicini al gol con Calhanoglu (grande parata di Perisan), De Vrij (che colpisce la traversa su azione d’angolo) e Lukaku che colpisce male da buona posizione. Il belga, però, non demorde e ad un quarto d’ora dalla fine raddoppia con un’azione personale chiusa con un gran tiro di sinistro imparabile per il portiere avversario. Non appagato dai due gol, Lukaku decide di iscriversi anche al tabellino degli assist servendo a Lautaro,entrato nella ripresa, il passaggio decisivo per il gol del tre a zero che oltre a far esultare di nuovo il toro da speranza per il ritorno della LuLa nella parte decisiva della stagione.

Termina così 3-0 per l’Inter con Inzaghi che può dirsi soddisfatto non solo della prova offerta nel secondo tempo (dove l’Inter è riuscita sia a difendere prima il vantaggio che poi a trovare altri gol per evitare sorprese finali stile Salerno) ma anche delle risposte date sia da chi è partito titolare sia da chi è subentrato. In difesa oltre ad Acerbi ormai diventato una vera e propria certezza,anche De Vrij ha offerto una buona prova (sulla scia di quella contro il Monza) dimostrando di avere le carte in regola per restare in nerazzurro. Positive poi le prove di Bellanova (bene dal punto di vista dello scatto e del dribbling meno nei cross) e di Correa (che deve puntare però di più l’avversario e cercare più spesso la porta) mentre le ottime prove di Calhanoglu e Lukaku possono essere viste come ottimi segnali in vista del finale di stagione. Da rivedere, però, le prove di Brozovic (troppi palloni persi figli di errori non da lui) e di Gosens che fatica a dare seguito di prestazioni dopo alcune prove discrete offerte nelle ultime partite.

Tre punti d’oro,quindi,per l’Inter che la prossima settimana dovrà per forza di cose ripetersi anche contro la Lazio in una partita che potrebbe riaprire anche la corsa al secondo posto visto che ci saranno anche le sfide tra Roma e Milan e tra Bologna e Juventus.