Mettere da parte il momento negativo e tornare alla vittoria, magari condita da un gioco più convincente rispetto a quello delle ultime uscite. È questo l’obiettivo dell’Inter di Inzaghi che contro il Genoa è praticamente obbligato a tornare alla vittoria dopo i troppi passi falsi delle ultime partite. Dal ritorno dopo la sosta i nerazzurri hanno messo a referto un solo punto, figlio del pareggio di Napoli, e ben due sconfitte nel derby e contro il Sassuolo nell’ultima giornata. In generale nel nuovo anno l’Inter ha conquistato otto punti su diciotto disponibili. Ai punti portati a casa (o meglio a quelli persi) va aggiunta la grossa difficoltà in fase offensiva con l’attacco che sembra esserci inceppato e la fase difensiva che sembra aver perso le certezze messe in mostra nella prima fase della stagione. Il nuovo anno ha messo a nudo alcuni difetti dei nerazzurri sia a livello di singoli che di gruppo. Difetti che possono essere corretti da Inzaghi nell’immediato (deve lavorare tanto sulla testa della squadra) e dai dirigenti nel prossimo futuro.

Tra i problemi emersi, come detto, c’è sicuramente la fase difensiva macchiata nel 2022 dalle prestazioni fin troppo ballerine di Handanovic e De Vrij. Il portiere sloveno è incappato in una serie di errori e di prestazioni sotto la sufficienza che probabilmente hanno aumentato le probabilità di perdere punti. Allo stesso tempo il portiere è stato protagonista in positivo contro il Napoli permettendo ai nerazzurri di portare a casa almeno un punto. Insomma, le critiche al portiere appaiono eccessive, anche se bisogna ammettere che il portiere fenomenale di un tempo sembra ormai un lontano ricordo. Anche per questo la società si è mossa in anticipo acquistando Onana che dalla prossima stagione potrebbe togliere lo scettro di titolare all’attuale capitano nerazzurro che in ogni caso va ringraziato per gli anni di militanza in nerazzurro (restando anche quando si lottava per posizioni meno prestigiose della zona Champions). Anche De Vrij sembra vivere un momento non proprio positivo come dimostrano le ultime prestazioni corredate da tanti errori soprattutto in fase di marcatura (uno su tutti quello su Giroud nel derby). Chissà che sul centrale olandese non pesino troppo le notizie sul suo futuro visto che da qualche tempo viene dato lontano da Milano con un suo approdo in Premier la prossima estate dato da molti per certo.

Altro problema è la fase di realizzazione con la squadra che crea tanto senza però incidere. Nel nuovo anno in campionato sono stati segnati sei gol: 2 da Dzeko e gli altri da Barella,Bastoni,Skriniar e Perisic. Lautaro si è completamente bloccato (un gol su rigore in Supercoppa),mentre Sanchez, che non lesina critiche per le tante partenze dalla panchina, continua a dimostrare di fare meglio a partita in corso che dall’inizio. Contro il Sassuolo il duo sudamericano ha probabilmente messo a segno la peggiore prestazione possibile con Lautaro che ha cercato spazi senza successo per tutta la partita (mangiandosi anche un gol clamoroso che poteva riaprire i giochi) e Sanchez mai nel vivo del gioco. Per risolvere questo problema potrebbe bastare un pizzico di fortuna (come un rigore) visto che spesso agli attaccanti basta un gol per riprendere il ritmo anche se bisogna ricordare che la fortuna aiuta gli audaci e di audace le ultime prestazioni dell’attacco nerazzurro hanno ben poco. Naturalmente a questi dati va aggiunto sia il grande apporto di Dzeko (sia in fase realizzativa che di manovra) ma anche i continui infortuni di Correa (che non vede il campo da un mese) e il mistero Caicedo (mai in campo da quando è arrivato).

Sullo sfondo c’è poi il problema panchina con le riserve che certo non valgono i titolari. Per capire la forza della panchina nei grandi club basta pensare a Inter-Liverpool della scorsa settimana risolta proprio dai cambi di Klopp che dalla panchina ha pescato giocatori del calibro di Firmino (che ha sbloccato la partita) e Diaz.
Come risolvere il problema? Da tempo si parla di Bremer come possibile acquisto per la difesa. Ecco se dovesse uscire De Vrij per far posto al brasiliano allora l’Inter non si sarebbe rinforzata ma avrebbe “solo” ringiovanito la rosa e guadagnato dalla plusvalenza ottenuta con la cessione dell’olandese. Se invece Bremer fosse acquistato per completare il reparto senza cedere nessuno dei tre titolari allora sì che i nerazzurri si saranno rinforzati e Inzaghi potrebbe contare sulla profondità della rosa e alternare così i giocatori (anche perché sia Skriniar che Bremer potrebbero giocare i qualsiasi posizione della difesa).

Se nelle scorse partite l’Inter ha patito fin troppo i problemi analizzati fin qui, contro il Sassuolo l’Inter ha però dovuto fare i conti con il più grosso incubo possibile: l’assenza di Brozovic. Senza il croato l’Inter ha dimostrato di andare completamente in difficoltà e di perdere tutte le certezze date dal buon gioco messo in mostra nella prima parte di stagione. Brozovic è infatti il faro della manovra, la bussola che orienta il gioco e senza di lui nessuno è capace di indicare la giusta rotta. Barella non ha nelle corde quel ruolo (è e sarà sempre una grande mezzala), Gagliardini, Vidal e Vecino sono incontristi mentre Calhanoglu (che per qualità potrebbe nell’emergenza giocare da regista) non è stato mai preso in considerazione da Inzaghi per il ruolo. In poche parole manca l’Eriksen della passata stagione (visto che spesso il danese fungeva da doppio regista quando Brozovic pativa la forte marcatura nei sui confronti). E pensare, però, che forse la soluzione al problema poteva essere trovata già parecchio tempo fa grazie ad un giocatore dotato di piedi buoni e di grande intelletto: Stefano Sensi. Sia al Sassuolo che soprattutto in Nazionale (dove ha sostituito alla grande Jorginho in alcune occasioni) Sensi aveva dimostrato non solo di avere nelle corde il ruolo ma anche di poterlo svolgere con buoni risultati. Certo, bisogna tenere conto della condizione fisica (e del fatto che Brozovic fa quel ruolo correndo una maratona a partita) e della voglia del giocatore di trovare una continuità che certo non potrebbe avere da vice Brozovic.
Per la prossima stagione occorre quindi cercare con impazienza un regista in modo da aiutare la squadra in caso di assenza di Brozovic e lo stesso croato che praticamente non riposa mai.