Al termine della sessione estiva di calciomercato manca quasi un mese, ma nonostante di tempo ne manchi ancora molto (e sappiamo tutti che le ultime ore sono spesso più significative rispetto ai due mesi precedenti) possiamo affermare con certezza che questa è l’estate dei difensori. Tante, infatti, le operazioni che riguardano il reparto arretrato e che coinvolgono quasi tutte le squadre di Serie A: dalle big alle più piccole tutti sono alla ricerca dei giusti rinforzi in difesa, chi perché deve sostituire chi è andato via,chi invece deve rinforzare un reparto che nell’ultima stagione ha mostrato qualche crepa di troppo. Ecco perché nella patria dei difensori si è scatenata una vera e propria caccia al centrale migliore. Come spesso capita, poi, quando tante squadre cercano di rinforzare lo stesso ruolo parte un vero e proprio effetto domino dove il vero obiettivo non è partire per primo ma evitare di arrivare ultimo anche perché, spesso, chi arriva ultimo rischia di restare con il cerino in mano.

in principio è stato Alessio Romagnoli a far partire il mercato dei difensori: già un anno fa si sapeva, infatti, che il centrale non avrebbe rinnovato con il Milan e che si sarebbe svincolato al termine della stagione, chiusa tra l’altro, alzando al cielo di Reggio Emilia la coppa di Campioni d’Italia da capitano dei rossoneri. Se in passato si erano fatte avanti le big di Premier e il Barcellona, ora l’unica pista percorribile è sempre apparsa la Lazio con Sarri che aveva individuato in Romagnoli il giusto innesto per la sua difesa e lo stesso calciatore, da vecchio cuore biancoceleste, non vedeva l’ora di poter giocare per la sua squadra del cuore. Così dopo una lunga trattativa (con Lotito è sempre difficile trattare) dove l’unica insidia era il neopromosso Fulham, Romagnoli ha accettato l’offerta biancoceleste diventando così il nuovo leader della retroguardia laziale. Era il 12 luglio quando Romagnoli è stato ufficializzato dalla Lazio e nessuno poteva prevedere che nei giorni successivi si sarebbe scatenato un vero e proprio uragano tra le big di Serie A. Dopo anni che veniva dato in partenza per poi puntualmente restare sotto il Vesuvio, Koulibaly ha deciso di lasciare il Napoli e accettare la corte del Chelsea. Ad un anno dalla scadenza del contratto il centrale senegalese ha infatti scelto di lasciare Napoli per provare una nuova esperienza nel campionato più importante al mondo. Scelta non facile ma logica per il centrale che alla soglia dei 31 anni e dopo anni in maglia azzurra ha scelto di approdare in Inghilterra per l’ultima sfida della sua carriera. Con il suo addio la Serie A perde un pezzo da novanta,uno dei centrali più forti dell’era moderna mentre il Napoli perde il suo condottiero capace di reggere sulle sue spalle l’intera difesa azzurra,un simbolo di un Napoli che ormai non c’è più (soprattutto alla luce dei tanti addii che si stanno susseguendo in questa calda estate),un giocatore fondamentale per l’allenatore che solo un anno fa si incatenò,metaforicamente,pur di scongiurare una sua partenza.

Per sostituire Koulibaly, De Laurentiis e Giuntoli hanno scelto il sudcoreano Kim dando così seguito alla lista di acquisti poco conosciuti ma che poi in campo si sono rivelati fondamentali (cosa che accadde allo stesso Koulibaly quando fu acquistato dal Genk). A completamento del pacchetto arretrato bisogna segnalare anche l’acquisto di Ostigard dal Brighton ma in prestito al Genoa nella scorsa stagione. Anche a Torino, sponda bianconera, hanno visto andare via un pezzo (anzi due se consideriamo Chiellini emigrato in America) da novanta (inteso come prezzo) come De Ligt. Arrivato a Torino come uno dei centrali più forti sul mercato, De Ligt lascia mestamente Torino per andare al Bayern Monaco dopo tre stagioni piuttosto deludenti dove spesso ha dimostrato di essere ancora acerbo rispetto agli altri profili definiti top in Europa. Un addio che tutto sommato ha fatto felice la Juventus che prima è riuscita a mettere nelle proprie casse un bel gruzzoletto, poi si è fiondata su Bremer scippandolo all’Inter da tempo sul difensore. Con il brasiliano la Juventus ha fatto un vero e proprio colpo portando a Torino il miglior difensore dell’ultima stagione e rinforzando così un reparto che da tempo aveva bisogno di un restyling. Ora toccherà a Bremer dimostrare di essere da Juventus e di saper giocare anche in una difesa a quattro dopo aver dimostrato di primeggiare nella difesa a tre. Considerando la presenza di Bonucci, Rugani (attenzione perché in caso di offerta importante potrebbe cambiare aria visto il minutaggio fin qui ottenuto in bianconero), Gatti (preso a gennaio ma effettivo da giugno) e il già citato Bremer alla Juve potrebbe servire un’ulteriore rinforzo: Milenkovic il sogno (attenzione all’Inter) mentre sullo sfondo ci sono Kimpembe (costo al momento proibitivo) e Kehrer (più fattibile) in uscita da Parigi.

A completare il terzetto di addii eccellenti ci sarebbe anche Skriniar anche se la situazione dello slovacco appare piuttosto complicata. Sappiamo ormai da tempo che l’Inter deve chiudere (al 30 giungo 2023) con un attivo di sessanta milioni cosa questa che implica la cessione di un pezzo pregiato della rosa. All’inizio l’indiziato numero uno per la cessione era Bastoni con Conte che avrebbe fatto follie pur di portarlo a Londra. L’affare però non è mai decollato con il difensore che non aveva (e non ha) nessuna intenzione di lasciare Milano e la società che ha capito quanto sarebbe stato difficile (se non impossibile) trovare sul mercato un giocatore con le sue caratteristiche. Messo in cassaforte Bastoni, Skriniar è diventato il prezzo pregiato sul mercato con il Psg pronto ad investire una corposa cifra pur di assicurarsi lo slovacco. La corposa cifra (si parla di 60 milioni) non è però ancora all’altezza della richiesta dei nerazzurri che dall’eventuale cessione di Skriniar vorrebbe guadagnare almeno 70 milioni. L’impasse tra i due club ha portato la Juventus a superare l’Inter per Bremer (obiettivo per il dopo Skriniar) e a cambiare ulteriormente le carte in tavola in casa nerazzurra. Dopo lo smacco per il brasiliano,l’Inter ha dovuto fare i conti sia con i tifosi (che chiedono a gran voce la permanenza del difensore visto il mancato arrivo di Bremer) che con Inzaghi che ora chiede la permanenza dello slovacco oltre un’accelerata sul mercato per trovare il sostituto di Ranocchia andato ormai da più di un mese al Monza. Per Skriniar,ora (attenzione al possibile nuovo rilancio del Psg che potrebbe ribaltare la situazione) si parla di rinnovo e anche di fascia di capitano per il dopo Handanovic mentre per il dopo Ranocchia si valutano tanti profili: il preferito è Milenkovic (costa 15 milioni ed è anche nel mirino della Juve),più indietro i profili di Akanji (in scadenza tra un anno quando sarà una possibilità a zero), Zagadou (svincolato e nel mirino della Roma) e Demiral (che potrebbe rientrare nell’affare Pinamonti). Sullo sfondo resiste la candidatura di Acerbi che soprattutto negli ultimi giorni di mercato potrebbe diventare la più forte considerando sia il fattore economico che il rapporto che lo lega ad Inzaghi.