Mesi fa, durante la sessione di mercato invernale, lamentavo una pianificazione non ottimale della dirigenza bianconera, soprattutto nell'ottica del mercato in uscita. Circa sei mesi dopo mio malgrado, la situazione non è migliorata, con i bianconeri costretti a gestire gli esuberi nel più creativo dei modi nel tentativo di far quadrare i bilanci e preparare i fondi per la prossima campagna acquisti. Di quei nomi elencati mesi fa, purtroppo, in pochi hanno trovato nuova collocazione, finendo con il portare ossigeno alle casse bianconere. Questo è il caso di Emre Can, venduto al Dortmund per circa 25 milioni. Con il senno di poi, considerando le difficoltà e il non perfetto rendimento dei vari Matuidi, Ramsey, Rabiot nonché la prolungata assenza di Khedira, chissà che il tedesco non sarebbe tornato utile alla causa bianconera. 

A parte l'ex Liverpool, sono rimasti sul groppone di Madama Perin, Rugani, De SciglioPjaca, ai quali si sono ovviamente aggiunti Higuain, Khedira, Matuidi (promesso sposo dell'Inter Miami) e potenzialmente, Ramsey. Douglas Costa e Bernardeschi. Aggiungendo anche i rientranti Romero e Pellegrini, la lista dei possibili esuberi si allunga vertiginosamente. Tolto Pjanic già accasatosi al Barcellona, rimangono in casa bianconera molte incognite sul positivo esito delle cessioni nella prossima finestra di mercato. Se per alcuni si profila lo spettro della rescissione consensuale (Matuidi, Khedira e Higuain), con il solo risparmio sugli ingaggi, per altri sarà necessario usare molta fantasia e creatività. Perin potrebbe finire in qualche scambio, giacché una sua cessione definitiva porterebbe la Juve a rischiare una minusvalenza. Rugani non ha mai convinto e non è mai riuscito a compiere il salto di qualità, per cui una cessione diventa inevitabile, ma alla luce delle scarse performance offerte di recente è impossibile sperare di ricavare cifre vicine a quanto investito anni fa per portarlo a Torino. Stesso discorso per De Sciglio e per Pjaca, i quali contano più presenze al J Medical di quelle in campo con la casacca bianconera. In ultimo, da valutare attentamente la posizione di Ramsey, Douglas Costa e Bernardeschi. Il gallese è stato frenato dai molti infortuni occorsi in stagione, ma arrivato a Torino a parametro zero (ennesimo!) potrebbe essere sacrificato per far cassa o inserito in qualche operazione di mercato come contropartita (al Real per Isco?). Douglas Costa ha dimostrato di poter essere devastante, ma l'incostanza e la frequenza degli infortuni purtroppo non lo rendono indispensabile nello scacchiere bianconero. Arrivasse la giusta offerta (lo vuole lo United) potrebbe salutare la Mole. In ultimo il capitolo dolente che è Federico Bernardeschi. L'ex viola non ha di certo ripagato l'investimento operato su di lui anni fa e sulle sue spalle pesa come un macigno l'occasione sprecata contro il Lione che avrebbe potuto portare i bianconeri in vantaggio e, forse, indirizzare la qualifiazione in modo diverso. Oltre al singolo episodio, molti (troppi) alti e bassi per il 26enne di Carrara che fatica a trovare gli equilibri per essere incisivo in bianconero.

Tanta carne al fuoco per Nedved e Paratici che dovranno fare di necessità virtù per accontentare le richieste del nuovo tecnico, Andrea Pirlo, e consegnare la Maestro la rosa per la scalata al 10mo scudetto consecutivo e, ancora una volta, alla Coppa dalle grandi orecchie. La stagione bianconera si è appena conclusa, ma il mercato incombe e non c'è tempo per riposare. Mai come oggi è necessario che la Juventus operi in modo oculato sia in entrata quanto in uscita. L'attenzione alle opportunità di mercato porta sempre grandi risultati per il bilancio, per quelli sportivi, evidentemente, serve investire sugli elementi giusti e non vi è dubbio che la Juve della scorsa annata abbia un po' vissuto di rendita sugli allori del passato. Per il futuro servirà altro. Per il futuro servirà invertire la rotta, ringiovanire la squadra e porre le basi per i successi dei prossimi dieci anni, altrimenti prepariamoci (come forse inevitabile) a mandar giù altri bocconi amari.