In casa Juve tiene banco l'acquisto di Dejan Kulusevski, talentoso centrocampista dell'Atalanta messosi in mostra tra le fila del Parma, ma l'attenzione e il focus della dirigenza bianconera deve adesso spostarsi anche e soprattutto sul capitolo cessioni, per poter programmare ulteriori colpi in entrata gia' a Gennaio e, ancor di piu', in vista della prossima sessione estiva di mercato. 
Urge cedere, quindi, e in casa Juve c'e' abbondanza di elementi con le valigie in mano.
Il problema principale resta trovare una collocazione consona e, soprattutto, non svendere nessuno per evitare pericolose minusvalenze che in questo momento sarebbero una pesante batosta per il gia' falcidiato bilancio bianconero. 

I nomi, come detto, sono tanti e il tempo stringe. Si' perche' anche se la sessione invernale di mercato ha appena aperto i battenti, collocare i numerosi esuberi in casa Juve non sara' compito facile per Paratici e Nedved.
Andando per reparto, Perin, Rugani, Emre Can e Pjaca sono gia' stati pressoché accompagnati, in vario modo, verso l'uscita. Il portiere ex Genoa era vicino ad un trasferimento in Portogallo gia' durante l'estate, trattativa che salto' per un infortunio alla spalla non ancora pienamente superato. Perin e' di fatto fuori rosa, considerando il ritorno in bianconero di Buffon fara' ritorno al Genoa, quasi certamente in prestito secco eventualmente (ed auspicabilmente) con diritto di riscatto a favore dei liguri. 
Analogo discorso per Rugani. Accostato a molte squadre anche in Italia, la sua cessione in estate fu di fatto bloccata dall'infortunio di Chiellini. Con il capitano sulla via del rientro e considerando le prestazioni di De Ligt e Demiral, e' facile immaginare Rugani con una casacca diversa gia' da gennaio. Il problema principale resta non svendere un giocatore giovane che aveva fatto molto bene ad Empoli, ma che in bianconero non ha mai trovato la definitiva consacrazione. Emre Can vive una situazione imprevista e paradossale: da elemento di grande valore tattico con Allegri, a ultima risorsa per la mediana juventina, nonostante l'indisponibilità di Khedira. Sarri gli preferisce Pjanic, Bentancur, Matuidi e lo stesso Rabiot, che pur non ha entusiasmato finora. La contemporanea presenza di Ramsey, capace di giocare benissimo da mezzala, riduce al minimo il minutaggio del tedesco che gia' a inizio anno, con l'esclusione dalla lista Champions, non ha nascosto il suo disappunto. Il PSG lo segue e la Juve cerca di imbastire uno scambio con Paredes (perche'?!).
Cedere il tedesco vorrebbe dire portare a casa un buon gruzzolo e una buona plusvalenza da investire poi in altri reparti. Il che ci porta al capitolo Rabiot. Il francese ex PSG non ha finora fornito prestazioni all'altezza delle attese, ma Sarri ha grande stima per il giovane centrocampista che nelle prossime settimane potrebbe avere ulteriori chance di conquistare un posto nella mediana bianconera. L'Arsenal ha gia' chiesto informazioni e chissa' che 6 mesi in prestito (anche qui, magari con diritto di riscatto) non facciano bene ad un giocatore apparso un po' spaesato in maglia bianconera. Difficile valutare e trovare una collocazione per Pjaca. Il croato sta lentamente rientrando da un lungo e delicato infortunio e avra' bisogno di una realta' calcistica adeguata in cui ritrovarsi. Il Parma ha gia' rifiutato l'ipotesi del prestito nell'ambito della trattativa Kulusevski, lasciando l'ennesimo grattacapo per Paratici e Nedved. A questo punto (ve la butto li'), perche' non aggregarlo stabilmente all'U23 almeno fino a giugno? 
Da rivedere poi la posizione di Douglas Costa e Bernardeschi. Il brasiliano e' troppo spesso soggetto a infortuni muscolari, mentre l'ex viola non sta rendendo come fatto a Firenze e come ci si aspettava al momento del suo acquisto. Cedere uno dei due, se non entrambi, porterebbe liquidita' utile per pianificare il futuro. 

La Juve segue gia' giocatori come Chiesa e Tonali (tra gli altri) che potrebbero ringiovanire la rosa bianconera e dare nuova linfa a centrocampo e attacco della Vecchia Signora, ma ogni trasferimento passa da una pianificazione attenta e oculata delle prossime operazioni in uscita.

Il futuro della Juventus passa inevitabilmente da una attenta gestione del presente e per pianificare un futuro roseo, e' necessario saper vendere, prima di saper e poter acquistare.