Caro Fabio (Paratici), idealmente ti scrivo per cercare di capire il senso di queste assurde voci di mercato e per far eco a quello che, a buon diritto, credo sia il pensiero di altri milioni di tifosi e appassionati bianconeri. Si parla di una Juve costretta a cedere uno tra Cristiano Ronaldo e Dybala per far cassa, far quadrare i conti e poi tornare ad investire sul mercato. Clamorosamente, dal mio punto di vista, Dybala sembra essere il maggior indiziato a lasciare la Juventus in un prossimo futuro e questo mi porta a chiedermi e chiederti che senso abbia questa potenziale cessione. Che senso ha cedere il giocatore di maggior talento della squadra? Invece di costruire la Juventus del futuro intorno ad un giocatore che ha le caratteristiche e i numeri per poter essere una bandiera del club, lo si cede al miglior offerente o come fosse merce di scambio.

So che basterebbe un precedente illustre per smentirmi e mi riferisco al caso di quel francese che si accasò a Madrid, proprio sponda Real. Ricordo benissimo che dal ricavato dalla cui cessione la Juventus costruì mezza squadra, ma la differenza principale è che quella Juventus presentava già una base solida e giocatori di sicuro affidamento sui quali pianificare il futuro, il che non sembra il caso della Juventus attuale. Togliendo Dybala dall'equazione, il livello qualitativo della rosa cala drasticamente e rimpiazzare l'ex Palermo non sarebbe affatto cosa semplice. Che senso ha cedere Dybala e tenere in squadra un 35enne, che ti costa tre volte tanto a bilancio e che spesso e volentieri risulta indisponente sul piano tattico? Inutile stare a ribadire la grandezza sportiva di Cristiano Ronaldo, ma visto che parliamo di bilanci e potenziali investimenti, che senso ha cedere un giocatore di 8 anni più giovane per una cifra si vicina ai 100 milioni e che magari ti costa 10-12 milioni l'anno di ingaggio (Dybala), e trattenere in squadra un giocatore che da solo ti costa 30 e più milioni l'anno? Se devi ridurre il monte ingaggio e compiere un sacrificio in tal senso, non è più logico tagliare il costo più elevato?  Che senso ha avuto enfatizzare così tanto il potenziale recupero di Dybala alla vigilia della sfida di ritorno con il Lione e riporre in lui le speranze di ribaltare il risultato dell'andata? E che senso ha avuto poi rischiarlo sapendo che le possibilità di una ricaduta erano praticamente pari alla certezza? 

Che senso ha vendere colui che porta sulle spalle il numero 10, simbolo da sempre del giocatore più talentuoso e di spicco di una squadra? Che senso ha cedere un giocatore capace da solo, di cambiare il volto di una squadra con un lampo, una punizione, uno stop, un controllo a sguire e un tiro a giro su cui nulla possono gli avversari? Sì, è vero, la cessione di Dybala porterebbe ad un potenziale ritorno di Pogba, o potenzialmente a contropartite come Isco e Asensio, oltre ovviamente all'acquisto di altri due-tre puntelli per la squadra che vadano a completare la rosa, ma siamo sicuri che non vi sia altro modo per operare sul mercato? Se alla cessione di Ronaldo affiancassimo anche quella di tanti altri esuberi (Khedira, Higuain, Bernardeschi, Douglas Costa, Rugani, Perin, Pjaca, Ramsey), la Juventus e le sue casse avrebbero sicuramente maggior libertà di manovra, mantenendo però in rosa il miglior giocatore della scorsa Serie A! 

Per questi e per tanti altri motivi simili mi chiedo che senso abbia anche solo pensare di lasciar andare quello che è il miglior giocatore della Juventus della scorsa Serie A e che ha il potenziale per diventare uno dei giocatori più importanti della storia bianconera. A queste domande, mio caro Fabio, mi piacerebbe che tu rispondessi, perché sebbene sappiamo che le vie del mercato sono infinite, è anche vero che i numeri 10 non crescono sotto i funghi e cedere questo Dybala, ad oggi, potrebbe essere uno degli errori più grandi della storia bianconera.