Jamal Musiala, classe 2003, è l'emblema del dogma dirigenziale in casa bavarese: spazio al nuovo che avanza, come testimoniano le molteplici operazioni in entrata in tal senso. Per tornare nell'elite del calcio europeo e continentale, Rummenigge ha accolto favorevolmente il ricambio generazionale. Scelta coraggiosa, a lungo termine. Alphonso Davies, Leon Goretzka, la centralità acquisita da Kimmich ed ancora Sanè e Coman. Ad esse, a comporre uno spartito armonico, l'esperienza dei senatori ed investimenti mirati per un settore giovanile che fa invidia. Cosi, Jamal Musiala è arrivato in Baviera, accantonato dal Chelsea. La sua storia si lega calcisticamente ai Blues sin da giovanissimo, quando nel 2011 viene prelevato dal Lehnerz. Jamal proviene da una famiglia multietnica, nato in Germania ma con genitori inglesi. L'ascesa repentina lo porta sino all'U17 con i londinesi.

LA ROTTA ANGLO-TEDESCA

Il nativo di Stoccarda spicca per ragguardevoli doti in fase d'inserimento, una tecnica sopraffina. E' il 2019 quando il ben avviato progetto teutonico lo coinvolge. La Bundesliga, negli ultimi anni, si sta abituando a valorizzare i talenti "made in England", palesandosi come miglior scenario per entrare prepotentemente nel calcio che conta. La chiamata della Bundes è divenuta un'abitudine per chi proviene dallìoltremanica: Sancho, Bellingham, il ritorno di Gnabry sono i casi più eclatanti. Su di loro non si crede nell'arduo contesto della Premier League, dove è lecito aspettarsi tutto e subito. Il maggior campionato britannico, cementificato dal capitale, preclude la strada ai giovani, che negli ultimi tempi stanno migrando altrove. La Bundes coltiva le giovani speranze e crea un connubio perfetto, invidiato altrove, nel rapporto promesse e realtà. L'applicazione dell'idea tedesca, priva di timori nel credere a chi di esperienza ne ha poca, è la dimostrazione di un sistema vincente. Jamal, è il perfetto esempio, di una macchina da imitare. Vero, squadre italiane?

3° LEGA ALLA BASE DELL’ASCESA

Musiala arriva in un Bayern Monaco da rinnovare e va ad accasarsi nella Squadra B, che milita in 3° Lega. L'idea innovativa, utile alla crescita dei ragazzi, è proprio la seconda squadra. Tale contesto è idilliaco per maturare, mentre il club tedesco osserva, pronto a cogliere il guizzo dei propri talenti. Dietro al Musiala odierno vi è un percorso, il cimentarsi da subito a livello professionistico e da titolare. D'altronde, seppur in un campionato di livello minore, ciò che conta è fare esperienza. L'intuizione dei talent scout è geniale: Jamal è un predestinato, ha la classe palla al piede e nessun timore reverenziale. Non la chiamerei arroganza, quanto sicurezza. Una confidenza nei propri mezzi superiore se paragonata ai coetanei. Il suo exploit giunge dopo lo stop forzato causa Covid. Gioca 10 partite consecutive, segna due reti (doppietta contro il Preussen Muenster) e sforna numerosi assist.

UOMO ASSIST E TUTTOFARE

Holger Seitz, il tecnico, lo pone sin da subito sulla trequarti, avanzandolo dall’iniziale ruolo di centrocampista centrale. Più arretrato, infatti, soffre parecchio la fase difensiva. La scelta vincente di porlo in virtù di uomo atto ad attaccare lo spazio è vincente. Nei suoi miglioramenti incomincia ad essere più propositivo, ad attaccare lo spazio. Il divario tecnico con la categoria è disarmante, a maggior ragione per un neo arrivato. Conduce il Bayern alla vittoria del campionato e Flick lo nota subito. D'altronde le sue caratteristiche convincono chi al primo sguardo lo osserva: stupisce per facilità nel amministrare la sfera e fornirla al compagno. Molteplici soluzioni, soprattutto negli ultimi mesi, derivano da conclusioni da fuori area. Nella gara europea contro la Lazio ha propiziato il secondo goal con un destro chirurgico all’angolino. Eppure, per il classe 2003 non è una novità: recentemente ha affinato anche tale aspetto, trasformandosi da assistman a realizzatore. Le soluzioni per andare in goal sono molteplici, dall'inserimento senza palla per vie centrali alla conclusione. Musiala si potrebbe definire come il tipico trequartista moderno, che fa invidia a chi lo affronta.

DICONO DI LUI…


"Ha tecnica, velocità, fantasia. E soprattutto è veloce, cosa che nel calcio moderno è fondamentale" dice di lui Ottmar Hitzfield, ex allenatore tedesco di grande successo, nonché ai vertici della Federazione. "Può essere sicuramente il titolare, ne ha le capacità" afferma convinto Ottmar alla Gazzetta dello Sport. Loew e Bierhoff, a loro volta, han parlato bene di lui in passato.

SCELTA DELLA NAZIONALE

Parole che non hanno lasciato equivoci: la scelta di rappresentare la Mannschaft non è casuale e deriva dalla culla professionale a lui offerta, una rampa di lancio fornitagli solo da chi ha creduto in lui. Dall'essere un numero al Chelsea, ignorato nonostante le giocate, ad essere un fattore in un ambiente organizzato. La fretta inglese contro la meticolosità tedesca: quest'ultima gli ha fornito un'opportunità e Jamal ha deciso di coglierla. D'altronde, più che il dubbio effettivamente patriottico, ha scelto quello professionale. Una strada possibilmente vincente a fianco alla Germania che lo ha sposato calcisticamente. Un binomio assai interessante.

JAMAL HA FATTO BRECCIA

Da settembre in poi è sempre stato convocato in prima squadra, segnando al debutto nell'8-0 casalingo alla Schalke 04, battendo il record di precocità detenuto da Roque Santa Cruz. Da quel giorno non si è più fermato, scendendo in campo in altre 16 circostanze e segnando altre due reti. Ha impressionato il suo ingresso in campo contro l'Atletico Madrid in Champions League: rigore preso dopo due dribbling riusciti e una progressione incredibile. Un altro numero? Primo 2003 a siglare una marcatura in Champions League. Contro il Psg è entrato nel finale di gara, facendo un finale da tuttocampista stile Thomas Muller. Due calciatori tecnicamente agli antipodi per la scelta di lavorare il pallone, quanto simili nel ruolo non definito durante la partita. Jamal è un jolly che sa inventare, e come il suo "mentore", ha reso ancor più complicata la qualificazione ai francesi. Tante volte ha elevato il baricentro dei suoi con ottimi strappi e ha gestito palloni con qualità, smistandone alcuni pericolosi sulle fasce. Uno dei suoi inserimenti letali avrebbe potuto invertire un verdetto potenzialmente già scritto: minuto 92, libero all'interno dell’area di rigore, complice l'intelligenza di smarcarsi da sé contro i centrali avversari. Peccato per la scelta del pallone, che Sanè ha crossato poco lucidamente, al termine di una cavalcata coast to coast sulla fascia. Jamal era lì e ha sfiorato l'impresa. Questo è solo un esempio del suo talento, già veterano nell'intuire le situazioni di gioco. Sei goal stagionali, aggiungiamoci le perle contro Union Berlino e Stoccarda. Sì, Musiala ha fatto breccia nei cuori dei tifosi ed è pronto a ricambiare la fiducia ricevuta, nel presente, e soprattutto nel futuro. Personalità e tecnica, Jamal Musiala è pronto a prendersi il Bayern Monaco.