Dopo la scottante eliminazione dalla Champions League, per l'Inter è tempo di rituffarsi in campionato con l'obiettivo di non lasciarsi sopraffare dalla delusione europea: la serata di martedì è ancora nello sguardo di calciatori e tifosi, ma fossilizzarsi su ciò che è successo potrebbe compromettere il prosieguo della stagione e del progetto di rinascita nerazzurra iniziato nella passata stagione con l'arrivo di Luciano Spalletti. Proprio il tecnico nerazzurro è finito sul banco degli imputati per via di alcune sostituzioni mal digerite dai tifosi e per la sua gestione nelle partite importanti dove non riuscirebbe a caricare in maniera adeguata il gruppo. In oltre l'arrivo di Marotta come nuovo A.D. ha scatenato nuovi voci sui possibili successori sulla panchina nerazzurra: dall'arrivo di Simeone, ventilato a più riprese dallo stesso tecnico Argentino nelle ultime stagioni, a quello di Conte, visto il legame che lo lega proprio a Marotta, fino al romantico ritorno di Jose Mourinho pronto a calarsi di nuovo nella realtà interista.

Bisogna però ricordare che prima dell'arrivo di Spalletti l'Inter veniva da alcune stagioni deludenti e da un susseguirsi di allenatori che non sono riusciti nel rilancio del progetto nerazzurro, nemmeno  il ritorno di Mancini, autore di ottime stagioni sotto la Madonnina, è servito a qualcosa, mentre il tecnico di Certaldo in una sola stagione è riuscito a riportare l'Inter nell'Olimpo della squadre europee acciuffando l'ultimo treno disponibile nello scontro diretto con la Lazio, dimostrando che lui la squadra la sa caricare nel modo giusto.
Da ricordare anche che il girone di Champions non era dei più facili con il Barcellona certamente superiore all'Inter ed il Tottenham che da anni gioca con la stessa ossatura di squadra e che nella passata stagione per poco non è riuscito ad eliminare la Juventus; è logico che essere eliminati a dieci minuti dal traguardo bruci, ma trovare nel solo Spalletti il capro espiatorio della situazione non è giusto.

Il cammino dell'Inter in questa stagione è abbastanza regolare e bisogna ricordare come Napoli e soprattutto Juventus siano ancora un gradino sopra, se al termine del campionato l'Inter risucirà a qualificarsi di nuovo in Champions, magari con qualche giornata di anticipo e con il terzo posto, ora detenuto proprio dai nerazzurri, allora la stagione sarebbe positiva e migliore rispetto alla scorsa.
Ricordando anche la Coppa Italia, che potrebbe essere la prima tessera del puzzle della nuova Inter gestione Suning nel campo delle vittorie e l'Europa League, magari seguendo il percorso dell'Atletco Madrid, anch'esso eliminato nella passata stagione ai gironi di Champions e retrocesso nella coppa meno nobile, ma che è riuscito a vincerla senza snobbarla come spesso capita ai club italiani che vedono questa competizione solo come un fastidio tra una giornata e l'altra di campionato.

La partita di questa sera contro l'Udinese deve essere il primo punto per ripartire più forti di prima e per evitare il mal d'inverno che spesso colpisce i nerazzurri.