Sportivamente bisogna fare i complimenti agli avversari quando vincono dei trofei, specialmente se sono trofei arrivati solo per bravura e per meritocrazia, così come bisogna fare i complimenti in maniera sportiva agli avversari se questi raggiungono un piazzamento importante. Ed è quindi giusto fare i complimenti ai 'cugini' dell'Inter per il raggiungimento del quarto posto nel campionato 2017/2018.

Dopo questa premessa 'politicamente corretta', passiamo ora allo sviluppo di questo articolo che sarà 'politicamente scorretto', una forma di espressione spesso migliore del 'politicamente corretto'.

È giusto ed è altresì doveroso fare anche il quarto grado all'Inter per questo 'infelice' quarto posto. L'Inter, non tutti lo sottolineano e non tutti lo ricordano, non ha fatto le coppe europee e ha giocato solo le partite in campionato, senza dover fare trasferte europee che portano via tanta energia. Senza impegni infrasettimanali. Inoltre è stato eliminato dal Milan nei quarti di finale di coppa Italia per 1 a 0 con gol di Patrick Cutrone. Mancava la Champions, o meglio il piazzamento in Champions da 7 anni e l'Inter, all'ultima giornata, è riuscita a strappare l'ultimo posto utile ai danni della Lazio in quello che è stato a tutti gli effetti uno spareggio vinto dai nerazzurri per 3 a 2.
Grave ingenuità da parte di Inzaghi che ha schierato De Vrij, che ha causato il rigore di Icardi. De Vrij, difensore delle Lazio, l'anno prossimo giocherà nell'Inter ed era titolare nella Lazio nel match che lo vedeva contrapposto proprio contro la sua futura squadra. Solo un allenatore inesperto può fare un errore del genere schierando un calciatore che si ritrova in una situazione del genere, creandogli così una pressione e una tensione incredibili e difficili da sopportare e affrontare. De Vrij non è stato messo nelle condizioni di giocare tranquillo sotto il profilo psicologico. Una ingenuità di Inzaghi costata alla Lazio la Champions league, poiché è lo stesso De Vrij ad aver causato il rigore del 2 a 2 temporaneo di Icardi. Il gol decisivo per i nerazzurri è stato firmato da Vecino.

Sicuramente la sorte è stata benevola, Icardi commentando il fallo di De Vrij che ha portato il capitano dei nerazzurri a segnare il 2 a 2, ha detto che era destino che questo accadesse.
L'Inter, giustamente è festante, per quello che rappresenta questa vittoria contro la Lazio, che non significa solo piazzamento in Champions league e di conseguenza soldoni che entrano nelle casse del club, ma anche vendetta. I tifosi dell'Inter non hanno mai dimenticato quel famoso 5 maggio che gli costo' uno scudetto proprio contro la Lazio, partita che ricordiamo anche per l'immagine di Ronaldo, il fenomeno brasiliano, in lacrime in panchina. Quell'immagine era lo specchio dei sentimenti dei tifosi nerazzurri. Ora sono i laziali a piangere per questo piazzamento in Champions sfumato sul filo del rasoio. Come un ritorno Karmico che fa il suo corso. 

L'Inter è stata fortunata. La Lazio ha pareggiato il precedente match contro il Crotone, arrivando così all'ultima giornata a giocarsi l'accesso alla Champions contro l'Inter, anche se in casa, ma è stato per i laziali un match da casa 'amara' casa, e non come si immaginavano tutti da casa 'dolce' casa. L'Inter aveva un risultato utile e basta, ovvero la vittoria. La Lazio due, ovvero il pareggio e la vittoria. Ha vinto la squadra che aveva meno possibilità.

Tuttavia questo quarto posto è un 'infelice' quarto posto. Stessa critica che ho fatto al Milan: non si può festeggiare per dei piazzamenti che non portano trofei in bacheca. L'Inter ha festeggiato questo quarto posto come se fosse il risultato massimo che potrà raggiungere da qui in avanti. Mentalità da provinciale e da 'pecora'. Sono abituato a vedere l'Inter e soprattutto il Milan, molto più dell'Inter, festeggiare per traguardi e vittorie di ben altro prestigio e non per un 'misero' quarto posto. Certo, si dirà, il piazzamento porta soldi nelle casse del club, e allora i festeggiamenti vanno lasciati agli economisti del club, quello che controllano e gestiscono i bilanci. Bisogna festeggiare solo quando si vincono dei trofei, solo per i risultati sportivi. E l'Inter quest'anno ha chiuso la stagione con 'zero tituli' come direbbe lo 'special one' José Mourinho.

L'anno prossimo l'Inter giocherà in Champions League. Ci sarà ancora Mauro Icardi? Probabile, ma è relativo, poiché il capitano dell'Inter non sposta gli equilibri in Champions. Perché? Ricordate quel bel gatto arancione che ha fatto invasione nel match di Champions League 2017/2108 tra Bayern Monaco e Besiktas in casa del club turco?  
Bene, questo gatto ha più presenze in Champions League di Mauro Icardi, poiché il capitano dei nerazzurri è un neofita della Champions league, non avendo mai fatto una presenza nella sua carriera nella medesima competizione.

L'Inter dovrà sicuramente intervenire allungando la panchina e dando a Spalletti un organico più ricco. La Champions non è la Serie A. Li' non si vince facile. E non si segna facile soprattutto.