Ad una settimana dall'inizio del campionato tocca finalmente anche all'Inter dare il via alla propria stagione dopo aver usufruito del rinvio della prima giornata per via degli impegni europei avuti nella passata annata. Ad affrontare i nerazzurri in quel di San Siro sarà la Fiorentina, squadra vogliosa di ripetere la buona prestazione fornita nella gara di debutto contro il Torino (vinta per 1-0) e pronta a misurarsi contro una big per verificare se quest'anno potrà finalmente inserirsi nella corsa per un posto in Europa.
Non un inizio facile, quindi, per gli uomini di Conte che però contro i viola potranno avere il giusto avversario per misurare il proprio stato di forma e per dimostrare che il progetto Conte sia quello giusto per riportare l'Inter sul tetto d'Italia.

Ed è proprio su Conte che saranno puntati gli occhi di tifosi e giornalisti soprattutto dopo il convulso finale della scorsa stagione: tra sfoghi e attacchi verso la società il futuro di Conte sembrava essere sempre più lontano da Milano con tanto di contatti (veri o presunti) con Allegri per prendere il posto dell'ex c.t. della Nazionale. Poi il famoso summit tra Conte e la società che con un po' di sorpresa è riuscito a mettere insieme i cocci e riportare allenatore e società sulla retta via.
Che tra Conte e l'Inter sia tornato il feeling dell'inizio della scorsa stagione lo dimostra la conferenza stampa di ieri, dove sia Conte che Marotta hanno dimostrato di aver ricucito lo strappo che tanto aveva fatto discutere sul finire dello scorso campionato. Il dirigente nerazzurro ha, infatti, lodato a più riprese il lavoro del tecnico salentino e ha allentato la pressione sulla stagione (cosa richiesta da Conte nel summit decisivo) dichiarando che l'obiettivo dell'Inter per la stagione 2020-2021 è quello di lottare per i primi quattro posti del campionato e magari riuscire ad arrivare almeno agli ottavi di Champions dopo i due tentativi andati a vuoto nelle ultime due stagioni.
Anche Conte da parte sua ha, per la prima volta, riconosciuto i propri errori personali, ammettendo di doversi godere di più il percorso intrapreso e di lasciarsi condizionare dalla sua voglia di vincere che spesso lo porta ad andare oltre nel dopo partita (anche se non rinnega le accuse alla società dichiarando a più riprese che solo avendo una visione unitaria si possa puntare a vincere e che le discussioni fanno parte del progetto di crescita intrapreso insieme).
Anche sul mercato i due sembrano andare a braccetto dichiarando che non ci saranno colpi ad effetto (vedi Lukaku l'anno scorso) me che la parola chiave sarà oculatezza con un mercato finanziato dalle cessioni che verranno effettuate nei prossimi giorni e dall'attenzione per alcune occasioni che potrebbero palesarsi soprattutto negli ultimi giorni (vedi l'affare Vidal chiuso nei giorni scorsi).

Proprio il mercato condizionerà le scelte di Conte, che per l'esordio contro la Fiorentina dovrà fare a meno (almeno dal primo minuto) dei vari Skriniar, Ranocchia, Brozovic e Nainggolan oltre che dello squalificato De Vrij. Ecco quindi che Conte dovrebbe schierare il suo 3-5-2 (più facilmente sarà un 3-4-1-2) con Handanovic trai i pali ed il terzetto difensivo formato da D'Ambrosio,Bastoni e Kolarov. In mezzo al campo spazio a Barella e Gagliardini con Hakimi e Perisic sugli esterni. In avanti spazio al duo dei record Lukaku-Lautaro con Eriksen pronto ad agire alle loro spalle. Grazie (o per colpa) del mercato Conte potrà provare alcune novità tattiche a partire dalla difesa: se D'Ambrosio e Kolarov potranno garantire spinta in fase di impostazione, importante sarà la prova di Bastoni da centrale della difesa a tre: è difficile, infatti, vedere un difensore mancino giocare in quel ruolo (ad eccezione di Acerbi) più facile vederlo da centrale di sinistra ruolo peraltro ricoperto alla grande nella passata stagione da Bastoni.
Attenzione poi alla prova degli esterni, vista la forte propensione offensiva sia di Hakimi che di Perisic: se da una parte l'Inter potrebbe costringere la Fiorentina ad una difesa ad oltranza dall'altra rischia seriamente di finire vittima dei contropiedi dei viola soprattutto sulla corsia mancina dove Perisic (bocciato in quel ruolo solo un'estate fa) dovrà vedersela con Chiesa. Occhi puntati, poi, sulla prestazione di Eriksen che non solo dovrà dimostrare di essere l'uomo giusto per far fare il salto di qualità all'Inter, ma dovrà anche fungere da regista vista la mancanza sia di Brozovic che di De Vrij (spesso regista arretrato nella manovra).

Come detto ad affrontare l'Inter nella sua gara d'esordio sarà la Fiorentina pronta ad affilare le armi e combattere colpo su colpo contro i nerazzurri. Rispetto a sette giorni fa Iachini dovrebbe confermare in blocco l'undici anti Torino ad eccezione di Bonaventura che potrebbe essere sostituito dal più fisico Amrabat. Davanti a Dragowski,quindi,spazio a Milenkovic,Ceccherini e Caceres. In mezzo oltre al già citato Amrabat dovrebbero giocare Duncan e Castrovilli con Chiesa e l'ex Biraghi sugli esterni. In avanti spazio alla classe di Ribery e alla velocità di Kouamè.

Per quanto riguarda il mercato in casa Inter, come detto in precedenza, spazio alle uscite che serviranno per finanziare il mercato in entrata. In difesa (in attesa di Darmian) si aspettano le cessioni di Skriniar (si tratta con il Tottenham sulla base di 60 milioni) e Ranocchia (vicino al ritorno al Genoa) per poi completare il reparto con un nuovo innesto. In cima alla lista al momento c'è Smalling, sempre più lontano dal ritorno alla Roma e che potrebbe sbarcare in nerazzurro anche per via degli ottimi rapporti tra l'Inter e lo United. Sullo sfondo resta il nome del giovane Kabak (ventenne promessa dello Schalke), mentre Milenkovic sembra essere uscito dal radar per via dei quaranta e passa milioni richiesti dalla Fiorentina. A Centrocampo una volta usciti Brozovic (al momento non sono pervenute offerte congrue al valore del giocatore), Nainggolan (sempre vicino al Cagliari) e Vecino (si tratta con il Napoli sulla base di un prestito con diritto) partirà l'assalto a Kantè giocatore richiesto a gran voce da Conte e che farebbe fare all'Inter un'ulteriore salto di qualità. In attacco invece attenzione a Gervinho che potrebbe rappresentare per prezzo e caratteristiche l'uomo in più per diversificare la tattica di Conte.