"Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano". ORIANA FALLACI 

Tutto ciò che accade attorno a noi di sgradevole e brutale è semplicemente permesso da gran parte degli esseri umani che sono incapaci di ribellarsi e sottostanno al diktat del divide et impera. E restano nell'ignoranza, complice anche la disinformazione propagandistica del potere. In molti sono sprovvisti di una coscienza sociale, restano nelle loro prigioni dorate, in particolare i cosiddetti figli di papà, e non conoscono la realtà che li circonda.

Spesso si nota una totale mancanza di sensibilità ed empatia nei confronti di chi è in difficoltà, soprattutto economica ma non solo. Chi ha delle disabilità, chi è considerato 'ultimo' viene in qualche modo considerato un peso per la società e deve diventare invisibile. Oppure deve essere fatto morire.

Questi soggetti che odiano gli 'ultimi' sono anche 'utili idioti', carne da macello che si fa utilizzare dai potenti per assecondare i loro capricci da avidi guerrafondai.

In particolare in Italia, il popolo è incapace ad unirsi. Si è individualisti. Si pensa solo al proprio tornaconto e al proprio riscontro personale. Si ha, una buona parte del popolo italiano, quella tendenza alla sottomissione e al leccaculismo che li rendono facilmente sottomettibili e malleabili. C'è anche una notevole carenza caratteriale che impedisce una qualsivoglia reazione per fini collettivi. È solo apparenza ma poca concretezza. Si mostra sotto i riflettori una sensibilità verso determinate tematiche, ma poi a riflettori spenti, si torna a pensare solo al proprio orticello e al proprio benessere.

Siamo noi italiani un popolo di invidiosi, buona parte di esso perlomeno, incapaci di dare i giusti meriti a chi è oggettivamente in gamba, salvo pochi casi, e merita, e facendo così si asseconda il mediocre perché non suscita la medesima invidia. Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto diceva Voltaire. Fortunatamente c'è anche una parte di popolazione sana che cerca di creare quelle piccole oasi di serenità, collaborazione e aiuto reciproco che consentono una sopravvivenza e sono una fiamma di speranza in un mondo il cui buio regna e impedisce una via d'uscita. Mancano le palle alla maggior parte delle persone. Se ci si unisce e si smette di essere il motore di questi potenti psicopatici guerrafondai, è come se venisse a mancare carburante al loro motore. Un leader politico non va a morire in guerra. Ma anche chi li manovra, quelli che possiamo definire la mafia internazionale che lucra anche sulle guerre finanziando l'acquisto di armi per tutte le fazioni per esempio, ebbene questi mafiosi non vanno di certo a morire in guerra, ma hanno bisogno di utili idioti che sacrificano la loro vita per loro che se ne stanno al sicuro sprofondando nel loro lusso.

Come diceva il grande Piero Angela: "L'Italia è come il gigante Gulliver, imbrigliata da mille lacci che ne immobilizzano la forza. E gli italiani sono stanchi di un paese fermo. L'Italia è un paese morto, non ci sono punizioni per chi sbaglia, non ci sono premi per chi merita". Questa frase è semplicemente essenziale. Se applicata, non solo genere un sistema di meritocrazia e di giustizia ma è uno schiaffo forte all'invidia sociale. Si è obbligati a migliorare. Ad impegnarsi. Verrebbe premiato il più bravo e non il più furbo o ruffiano. Diventerebbe un sistema sociale dove ogni cittadino non viene lasciato solo. Chi è per bene viene premiato e valorizzato al meglio. Chi non è umile e non ha voglia di migliorarsi e cerca scorciatoie o si fa corrompere o scende a compromessi o commette illeciti, verrebbe punito.

Noi viviamo in una società completamente folle e accettiamo un sistema sociale e un determinato modo di vivere che non solo impedisce di avere tempo per riflettere, organizzarsi, cercare soluzioni, poiché passiamo la nostra maggior parte del tempo a lavorare per produrre e a dormire, ma non facendo nulla, restando in silenzio, non reagendo ai soprusi e alle ingiustizie, mettendo la testa sotto la sabbia, abbiamo "firmato" un tacito accordo in questo nostro sistema sociale che è suddiviso in questi 17 punti e che noi abbiamo accettato:

1- Competitività. Io accetto la competitività come struttura cardine del sistema in cui vivo

2- Accetto che devo limitare la mia vita a un giorno a settimana mentre gli altri sei devono essere lavorativi e spesi nella produzione.

3- Io accetto di essere umiliato e sfruttato a condizione che mi sia permesso umiliare e sfruttare un altro che occupi una posizione inferiore nella piramide sociale.

4- Io accetto che gli indigenti e malati vengano esclusi e messi al margine della società e gli vengano negati cure e assistenza, questo costo sociale non può incidere sul benessere e il progresso dei facoltosi, benestanti e dei fortunati

5- Accetto di pagare Istituti Privati per gestire il mio reddito secondo la loro convenienza e accetto che non mi diano alcun dividendo dei loro guadagni che serviranno per aggredire Stati deboli creando debiti infiniti e accetto che mi sia applicato un alto tasso di interesse per prestarmi denaro che viene creato dal nulla.

6- Accetto che le Banche Internazionali prestino denaro ai paesi che vogliono armarsi e combattere in modo da poter scegliere chi farà la guerra e chi no. So che è meglio finanziare entrambe le parti per essere certi di trarne profitto e di prolungare i conflitti il più a lungo possibile al fine di prosciugare le risorse dei paesi che non riusciranno a pagare i loro debiti. – Accetto di pagare dei tributi obbligatori al mio governo prelevandoli dal mio reddito anche se questi non vengono utilizzati per migliorare la mia vita e i servizi per i cittadini ma principalmente a ripagare gli interessi su un debito che i governi hanno contratto con dei banchieri privati.

 7- Accetto che il debito sia la principale forma di trattativa tra Stati e verso i cittadini anche quando quest’ultimo parta da una palese forma di schiavitù e la vita sia economicamente insostenibile.

8- Accetto che si legalizzi l’omicidio quando la vittima sia indicata dal governo come nemico. Accetto che la morte possa essere indotta lentamente con l’avvelenamento  di intere popolazioni tramite l’inalazione e l’ingestione quotidiana di sostanze tossiche e autorizzate.

9- Accetto che si faccia la guerra per avere la pace. Accetto che i conflitti siano creati artificialmente per alimentare il mercato delle armi e la crescita dell’economia mondiale.

10- Accetto l’egemonia del petrolio nella nostra economia e che ogni forma di energia gratuita non inquinante o libera venga soppressa o insabbiata.

11- Accetto che gli industriali, militari e capi di stato si riuniscano regolarmente senza consultarci per prendere decisioni che compromettono il futuro e la vita sul nostro pianeta. (Bilderberg Group).

12- Accetto che il potere di manipolare l’opinione pubblica sia in mano ad uomini d’affari non eletti politicamente e totalmente liberi di controllare gli Stati.

13- Accetto di sprecare e distruggere tonnellate di cibo al fine di tenere sotto controllo i prezzi delle multinazionali in borsa piuttosto che permette un equa distribuzione delle risorse alimentari sul pianeta ed evitare la morte per fame e sete di milioni di persone.

14- Accetto la deforestazione di terre grandi come nazioni ed espropriare la terra ad intere popolazioni in nome di multinazionali che sfrutteranno quei luoghi per arricchirsi senza condividere nulla con le popolazioni locali.

15- Accetto l’abuso sugli animali , tortura ed estinzione accetto di non riconoscere loro un posto come leggittimi abitanti di questo pianeta al pari degli essere umani accettando che non abbiano emozioni.

16- Accetto di credere di non poter fare nulla per cambiare lo stato attuale delle cose.

17- Accetto nella mia anima e coscienza questa triste matrice di fronte a queste cose. Accetto che tutti voi agiate per il mio bene e quello di tutti.

Il silenzio uccide. Se i popoli non si svegliano e non smettono di servire certi potenti psicopatici, e non iniziano seriamente a ribellarsi prima che si arrivi ad un punto di non ritorno, allora siamo destinati a sprofondare in un baratro profondissimo e senza via d'uscita. Solo un popolo unito a fin di bene e per interessi altruistici e collettivi, può portare ad una rinascita e a vedere la luce in fondo al tunnel.

"Ora so che il dio denaro ha vinto Dio". Bluvertigo- Morgan