Il calcio nel corso della sua storia ha vissuto diversi stravolgimenti filosofici relativi al gioco e alla costruzione di una squadra. Se dal 1987 fino al 1991 Silvio Berlusconi con Arrigo Sacchi rivoluzionò e scosse il mondo del calcio vincendo tutto e incantando tutti con il Milan del trio olandese Rijkaard, Gullit e Van Basten, apportando una rivoluzione nel mondo del calcio, sia per quanto riguarda gli acquisti, con Berlusconi che prese i migliori del mondo all'epoca, e sia per il gioco di Sacchi, che applicava un calcio totale, un 4/4/2 fatto di pressing asfissiante, applicare il fuorigioco in fase difensiva, attaccare in 10 e difendere in 10. Era questo il calcio totale di Sacchi. Tuttavia dall'anno 2000 fino al 2006 a sorprendere e rivoluzionare il mondo del calcio e del calciomercato fu Florentino Perez con il suo Real Madrid dei "Galacticos". Meglio dire dal 2000 al 2003.

16 luglio 2000: Florentino Perez vince le elezioni presidenziali del Real Madrid e succede a Lorenzo Sanz diventando così presidente dei blancos. Il suo primo mandato terminerà il 27 febbraio del 2006, poichè lo stesso Perez rinuncia all'incarico dopo tre anni senza titoli. Qui ha inizio la rivoluzione. Perez subentrò a Sanz con il Real Madrid che era campione d'Europa in carica e portò la sua rivoluzione imprenditoriale. Il metodo era il classico che si usa quando una azienda deve sfuggire ad una crisi economica, ovvero alimentare la paura dei propri competitori. Il Real Madrid fu cannibale in quegli anni sul calciomercato. I botti galattici iniziarono nel 2000 con Florentino Perez che ingaggiò Luis Figo pagando la clausola rescissoria del portoghese in forza al Barcellona. Fu un trasferimento che scioccò il mondo del calcio e generò scalpore e incredulità, oltre che rabbia nei confronti dello stesso Figo da parte dei supporter dal Barcellona, che fu considerato un traditore perché passò ai rivali di sempre. Figo era considerato una delle più grandi ali di sempre, e fu un grande colpo per il Real Madrid che pagò i 140 miliardi di lire della clausola rescissoria. Nel 2000 vinse anche il pallone d'oro Figo, mentre nel 2001 vinse il Fifa World Player. Zinedine Zidane fu il secondo colpo galattico di Perez che lo prese dalla Juventus per 150 miliardi di lire, mentre Ronaldo nel 2002 fu prelevato dall'Inter per 45 milioni di euro. Mi riferisco a Ronaldo Luiz Nazàrio da Lima, detto il fenomeno, il brasiliano, da non confondere con il portoghese Cristiano Ronaldo, anche lui colpo di Perez, che lo prese dal Manchester United per 80 milioni di sterline, ovvero circa  94 milioni di euro nel 2009, in quella che era la sua seconda venuta da presidente del Real Madrid. Tornando al Real Madrid dei Galacticos, come viene chiamato nella storia il primo Real Madrid della prima venuta di Florentino Perez come presidente del club spagnolo, nome che gli fu dato dal giornalista spagnolo Alfredo Relano e che apparve per la prima volta sul quotidiano sportivo madrileno AS. Il perchè fu chiamato così fu spiegato dallo stesso giornalista che dichiarò: "I Galattici sono quei giocatori che abitualmente sono in finale per il pallone d'oro" In quel periodo effettivamente metà dei galacticos delle merengues arrivarono in finale per il pallone d'oro. Infatti Ronaldo il brasiliano vinse nel 2002 il pallone d'oro. Nel 2003 Perez, dopo l'acquisto del brasiliano Ronaldo, prese David Beckham dal Manchester United. L'inglese veniva considerato uno dei migliori tiratori di punizione di sempre e uno dei migliori centrocampisti in assoluto. Beckham venne pagato 35 milioni. Complessivamente Perez spese circa 200 mln per questi Galacticos.  I risultati arrivarono. Con Figo nel 2000 il Real Madrid vinse la Liga Spagnola dando 17 punti di scarto sul Barcellona e 7 punti di scarto sulla seconda classificata. Figo fu accolto male dai tifosi blaugrana, che gli lanciarono anche una testa di maiale quando tornò al Camp Nou da avversario. In panchina c'era Del Bosque. 
L'anno dopo con l'acquisto di Zidane arriva la Champions dopo una cavalcata straordinaria. Il Real Madrid si sbarazza facilmente nei primi turni di Roma, Lokomotiv e Anderlecht e poi di Panathinaikos, Sparta Praga e Porto. Nei quarti di finale incontra il Bayern Monaco campione in carica della Champions League. All'andata vince il Bayern Monaco per 2 a 1, mentre il ritorno, in casa, al Bernabeu vede i blancos imporsi per 2 a 0. In semifinale il Real Madrid batte il Barcellona. All'andata, al Camp Nou, si impongono per 2 a 0, mentre al ritorno pareggiano e si aggiudicano così la finale, che si disputerà a Glasgow, in Scozia. 
In finale c'è la squadra di proprietà dell'azienda che produce le aspirine, la Bayer, ovvero il Bayer Leverkusen. Quel Bayer è una squadra ostica con Ballack a centrocampo, Berbatov in attacco e Lucio in difesa tra gli altri. In panchina per i tedeschi c'è Klaus Topmoller. Gli uomini di Del Bosque passano in vantaggio con lo spagnolo Raul. Il Bayer pareggia con Lucio, ma Zidane al minuto 45 inventa una magia che sarà decisiva: un tiro al volo di sinistro che si insacca all'incrocio dei pali. Un gesto balistico bellissimo che diventerà uno dei più  bei gol fatti in Champions League. E così il Real Madrid vince la coppa dalle grandi orecchie. Era l'obbiettivo di Perez, quello di vincere la Champions. Quella vinta con il gol decisivo di Zizou Zidane era la nona Champions League della storia del Real Madrid.  Quel Real Madrid che Perez presentò come il Real Madrid dei "Zidane y Pavones". Francisco Pavòn era un difensore centrale proveniente dalla Fabrica, ovvero il settore giovanile del Real Madrid, che Del Bosque fece esordire l'anno prima dell'arrivo di Zidane in prima squadra. In quel Real Madrid c'era anche un giovane portiere,  Iker Casillas, che divenne titolare a soli 18 anni nel 1999.

Perez prendeva solo calciatori offensivi top player. Vicente Del Bosque restò come allenatore del Real Madrid per tutto il periodo della era galacticos, dal 2000 fino al 2003, anche se già l'anno prima, con Sanz, nel 1999, Del Bosque era allenatore del Real Madrid. A Perez non importava chi era l'allenatore. A lui interessava solo acquistare campioni offensivi. 2000/2001, 2001/2002, 2002/2003. In questi tre anni è esistito quello che è stato definito il Real Madrid dei Galacticos. Fu anche un Real Madrid che vinse tre liga spagnole (2000/2001, 2001/2002, 2002/2003), due supercoppe di Spagna (2001 e 2003), una Champions League (2001/2002), una supercoppa Uefa (2002), una coppa intercontinentale (2002). Nel 2002/2003 Ronaldo incantò, ma solo l'anno successivo vincerà la classifica marcatori in Spagna, quando il Real Madrid dei galacticos era ormai storia. Ed era finito. C'era anche Beckham, ed era ancora più galacticos sulla carta ma non fu più vincente. Beckham restò nel Real dal 2003 fino al 2007, vinse anche una liga spagnola nel 2006/2007 ma era un altro Real Madrid e non era più quello dei galacticos. Per Beckham ci fu anche la vittoria della supercoppa di Spagna nel 2003 con i blancos.

Perez fu vincente anche sul lato finanziario. Beckham fu preso anche per sfruttare il mercato asiatico, dove il centrocampista inglese godeva di grande popolarità. Il Real Madrid aumentò il proprio fatturato di 400 milioni euro ma sul lato sportivo Perez, dopo i primi tre anni non riuscì a continuare con i successi. Colpa anche di una visione calcistica molto estrema e offensiva. Fece partire Makélélé, centrocampista francese a parametro zero, reo di non vendere molte magliette con il suo nome. Voleva solo le stelle, ma  Claude Makélélé era quel centrocampista bravo in fase di interdizione che dava equilibrio ad una squadra ultra offensiva. Fu molto criticato per la cessione del francese. Il Real Madrid che vinse la Champions League contro il Bayer Leverkusen giocò con un 4/1/2/1/2 con César in porta, Salgado, Hierro, Ivan Helguera, Roberto Carlos, Makélélé, Figo, Solari, Zidane, Raul, Morientes. Con Beckham divenne ancora più offensiva. Perez nel 2003 mandò via anche il capitano Hierro, oltre a Makélélé. Fu la fine dei galacticos e il loro ciclo vincente. Zidane lasciò il Real Madrid e il calcio giocato nel luglio del 2006, ma il ciclo vincente dei galacticos, quando furono veramente tali fu fino al 2002/2003, fino a quando ci fu Del Bosque in panchina. Nel 2003/2004 arrivò il portoghese Carlos Queiroz, che restò un anno, e vinse una supercoppa di spagna, ma ormai i galacticos non c'erano più, se non sulla carta. Il Real Madrid dei Galacticos è stato un qualcosa di rivoluzionario per il calcio. E' stata la fabbrica dei sogni. Alcuni parlavano di collezione di figurine, ma per tre annate quel Real Madrid ha vinto e ha incantato ed è stato precursore di una nuova mentalità di fare calcio e di fare calciomercato. Ecco gli eroi dell'epopea Galacticos del Real Madrid  

REAL MADRID 2000/2001 PORTIERI: César Sànchez, Iker Casillas, Bodo Illgner DIFENSORI: Corrales, Hierro, Ivàn Campo, Ivàn Helguera, Karanka, Leo Bermejo, Mìchel Salgado, Minambres, Pavòn, Roberto Carlos, Rubén, Sanchìs CENTROCAMPISTI: Alvaro Benito, Celades, Félix Robles Ramos, Flàvio Conceiçao, Geremi, Guti, Luis Figo, Claude Makélélé, Steve McManaman, Rivera, Santos, Sàvio, Santiago Solari ATTACCANTI: Morientes, Munitis, Perica Ognjenovic, Raùl, Tote. COACH: Vicente Del Bosque  

REAL MADRID 2001/2002 PORTIERI: Carlos Sànchez. César Sànchez, Iker Casillas DIFENSORI: César Navas, Hierro, Ivàn Campo, Ivàn Helguera, Karanka, Mìchel Salgado, Minambres, Pavòn, Raùl Bravo, Roberto Carlos, Rubén CENTROCAMPISTI: Alvaro Benito, Borja, Celades, Flàvio Conceiçao, Geremi, Guti, Luìs Figo, Claude Makélélé, Steve McManaman, Sàvio, Santiago Solari, Sousa, Valdo, Zinédine Zidane ATTACCANTI: Morientes, Munitis, Portillo, Raùl. COACH: Vicente Del Bosque  

REAL MADRID 2002/2003 PORTIERI: Carlos Sànchez, César Sànchez, Iker Casillas DIFENSORI: Hierro. Ivàn Helguera, Michel Salgado, Minambres, Olalla, Pavòn, Roberto Carlos, Rubén CENTROCAMPISTI: Borja, Esteban Cambiasso, Celades, Flàvio Conçeicao, Guti, Luis Figo, Luìs Garcia, Claude Makélélé, Steve McManaman, Santiago Solari, Zinédine Zidane ATTACCANTI: Alex Pérez, Morientes, Portillo, Raùl, Ronaldo, Tote. COACH: Vicente Del Bosque

REAL MADRID 2003/2004 PORTIERI: Carlos Sànchez, César Sànchez, Diego Lopez, Iker Casillas DIFENSORI: Alvaro Mejia, Ivàn Helguera, Juanfran, Michel Salgado, Minambres, Olalla, Paredes, Pavòn, Raùl Bravo, Roberto Carlos CENTROCAMPISTI: David Beckham, Borja, Esteban Cambiasso, Guti, Jordi Lòpez, Jurado, Luìs Figo, Nùnez, Santiago Solari, Zinédine Zidane ATTACCANTI: Alex Perez, Portillo, Raùl, Riki, Ronaldo. COACH: Carlos Queiroz