E' un dubbio amletico che ci attanaglia, ci coinvolge in prima persona e ci porta a disquisire se quando e perchè è così bello assistere ad un goal. La sensazione adrenalinica è talmente forte che spesso ci propina emozioni negative o positive a seconda i casi diversi in partite diverse in contesti diversi. Il dubbio amletico ci porta a pensare se non sia piuttosto meglio non riceverlo il goal quando si ha la difficoltà a farlo. Ed ecco che proliferano le varie alchimie tatticistiche degli allenatori i quali non vogliono perdere punti in classifica.

Per amore della verità, riflettendoci, ci pare che per molti allenatori osannati come grandi strateghi di tecniche calcistiche sia più importante non ricevere goal piuttosto che segnarne. Mi viene spontaneo allora pensare che la nostra rinomata scuola calcistica di allenatori (pronipoti, nipoti e figli di rinomati guru catenacciari) non sia altro che un credo calcistico votato filosoficamente alla teoria calcistica dell'ipse dixit: IMPORTANTE E' CHE IL PALLONE NON ENTRI NELLA NOSTRA PORTA PIUTTOSTO CHE VIOLI LA RETE DELLA PORTA AVVERSARIA. 

Ma sì in fondo è vero, è una scelta. Si preparano le partite durante la settimana all'insegna della tesi infallibile e cioè: la squadra che riceve meno goal delle altre sarà quella che alla fine vincerà lo scudetto! (sic simpliciter). Ma allora cosa andiamo a fare allo stadio? Siamo così costretti a inneggiare la squadra che prende meno goal e che non ci lascia con l'amaro in bocca per non aver visto entrare il pallone nella nostra porta? No, no e poi no! Io non ci sto, preferisco alla Zemaniana maniera vincere 5 a 4 una partita piuttosto che 1 a 0 e preferisco ubriacarmi a contare i palloni che entrano nella porta avversaria a costo di riceverne anche  nella nostra porta proprio per non tornare a casa con l'amaro in bocca. Perdiana, ma è troppo riduttivo pensare che con la mentalità contraria alla lunga non si debbano vincere le partite...Ma così il bel gioco andrà a farsi benedire alla faccia dei 3 punti da conquistare.

Anche se non lo condivido, può darsi che sia questo l'inevitabile iter da percorrere, però cari amici non lamentiamoci dopo se la nostra squadra di club non segna e quindi non vince. Non lamentiamoci se la nostra Nazionale viene eliminata e non partecipa al mondiale in Russia per non aver segnato un goal. Uno sarebbe bastato...

Segnare o non far segnare? Ai posteri l'ardua sentenza!