Con l'inizio dei quarti di finale la Coppa Italia è ormai pronta ad entrare nel vivo con il big match tra Inter e Milan che questa sera aprirà le danze. Il Derby, partita mai banale e scontata, si preannuncia combattuto e ricco di emozioni visto che in ballo oltre al passaggio in semifinale di Coppa Italia (dove quasi sicuramente ci sarà la Juventus) e la gloria cittadina (campionato o coppa il Derby è sempre il Derby) ci sarà l'ambizione di entrambe le squadre di riscattare gli ultimi passi falsi che hanno visto i rossoneri abbattuti dall'Atalanta e i nerazzurri impantanarsi in quel di Udine, mancando così l'aggancio alla vetta e lasciando ai cugini il titolo di campioni d'inverno.
Spesso bistrattata e vista come un impegno del quale fare a meno, la Coppa Italia negli ultimi anni è tornata ad acquisire una parte del passato prestigio (nonostante un format rivedibile) anche perchè vista come la possibilità di portare a casa un trofeo (come dimostrano i recenti successi della Lazio) vista la supremazia della Juventus in campionato. Per questo motivo sia l'Inter che il Milan hanno nella Coppa Italia la possibilità di tornare alla vittoria che per i nerazzurri manca da dieci anni esatti (vittoria proprio in Coppa Italia dell'Inter post triplete guidata da Leonardo) mentre per i rossoneri da cinque stagioni (vittoria in Supercoppa contro la Juventus).

Oltre ai motivi già citati in precedenza, per Conte il Derby di coppa sarà anche l'occasione per riscattare la sconfitta di campionato che se da una parte lanciò il Milan di Pioli come candidata al titolo, dall'altra servì a creare malumori attorno all'ambiente nerazzurro anche per via delle scelte di Conte che in quella circostanza schierò una difesa non proprio all'altezza dell'impegno (anche se le scelte furono quasi obbligate). Dopo il passo falso in Europa, la Coppa Italia diventa quasi un obbligo per Conte, che a livello di formazione dovrebbe proporre alcune variazioni rispetto all'undici tipo che ha caratterizzato le ultime uscite. In difesa, ad esempio, dovrebbe toccare a Kolarov (con Bastoni che va verso una giornata di riposo) giocare nel trio arretrato con Skriniar e De Vrij. In mezzo al campo, invece, si va verso la conferma del trio Barella-Brozovic-Vidal, mentre sugli esterni dovrebbe toccare a Darmian e Perisic. Davanti accanto al solito Lukaku spazio a Sanchez in luogo di Lautaro.

Se la probabile formazione fosse confermata, i cambi apportati da Conte sarebbero quattro e se due rientrano in una logica di tattica e di turnover gli altri due rischiano di diventare deleteri (sulla carta) per la partita dei nerazzurri.
Giusta potrebbe essere la scelta di Sanchez, visto il Lautaro spento ed involuto delle ultime uscite, così come la presenza di Darmian sulla corsia di destra vista la presenza di Hernandez e Leao che avrebbe creato più di un grattacapo ad Hakimi. Il marocchino, comunque, potrebbe essere la giusta soluzione a partita in corso quando gli avversari sono più stanchi e la sua velocità potrebbe fare la differenza.
Dubbi invece sul versante opposto, dove la combo Kolarov-Perisic di danni ne ha fatti fin troppi (soprattutto contro la Fiorentina e proprio nel Derby d'andata). Certo è anche vero che su quella corsia dovrebbe agire Dalot (giovane e fin qui poco appariscente nelle partite disputate) e Perisic potrebbe essere la giusta carta per spostare sulla sinistra le azioni pericolose dell'Inter vista l'assenza di Hakimi sull'altra sponda del campo.

Tante, invece, le assenze in casa Milan con Pioli che deve rinunciare, tra gli altri, a giocatori come Donnarumma (squalificato) e Calhanoglu. Per questo davanti a Tatarusanu, spazio a Dalot (out Calabria), Kjaer, Romagnoli ed Hernandez. In mezzo mediana fisica con Kessiè e Meitè (fuori Tonali oltre al lungo degente Bennacer), mentre dietro al leader Ibrahimovic (da sempre ispirato nei Derby) dovrebbero agire Saelemaekers, Diaz e Leao per dar così vita ad un tridente tutto velocità.

Insomma, al di là di qualche assenza (soprattutto in casa rossonera) si preannuncia un Derby intenso che potrebbe anche avere delle ripercussioni sul campionato: Il Milan che certo non partiva come favorita per lo Scudetto (ci sono rose più attrezzate di quella rossonera) potrebbe trovare nella vittoria linfa vitale per i propri sogni di gloria, mentre nella sconfitta (che sarebbe la seconda consecutiva contando il campionato e la terza nel mese di gennaio contando anche quella con la Juve) potrebbe fare i conti con la dura realtà (il vero obiettivo è il ritorno in Champions).
L'Inter, invece, in caso di vittoria potrebbe rilanciare il proprio progetto (messo in discussione al primo passo falso e rilanciato alla grande in caso di vittorie roboanti come quella con la Juve) e puntare dritto verso il double (Campionato e Coppa), mentre in caso di sconfitta rischierebbe di aprire l'ennesimo dubbio sul progetto Conte e ridare così slancio al processo mediatico contro il tecnico salentino.

Oltre ad essere la settimana dei quarti di finale, quella incominciata da ieri è anche l'ultima settimana di calciomercato che mai come in questa stagione potrebbe indirizzare da una parte o dall'altra l'esito del campionato. Se il Milan è stato fin qui grande protagonista grazie agli acquisti di Mandzukic, Meitè e Tomori (uno per reparto) dimostrando di credere al sogno Scudetto, l'Inter è stata protagonista in negativo vista la decisione di Suning di chiudere i rubinetti e di iniziare a valutare l'idea di cedere quote (anche di maggioranza) del club.
Parliamoci chiaro: l'Inter resta (insieme alla Juventus) la candidata numero uno per il titolo in virtù di una rosa di qualità e del solo impegno in campionato maturato con l'eliminazione precoce dalla Champions. Restano però dei dubbi sulla corsia mancina (Young è meno propositivo rispetto ai sei mesi dello scorso campionato,mentre Perisic è inadatto a ricoprire il ruolo di quinto) così come in attacco dove un giocatore come Dzeko (ora in rotta con la Roma) poteva rappresentare la giusta pedina per dare una mano nella lotta al titolo.