Mauro Icardi al Milan.
No, non è una fantasia di mercato, non è un qualcosa di surreale ma è una suggestione che può prendere quota, che può diventare realtà, ovvero il clamoroso trasferimento di Mauro Icardi al Milan dall'Inter. Ma, badate bene, non è tutto oro quel che luccica, anche se può esserci dell'oro in quel che luccica. E non è nemmeno una follia da parte dell'Inter. E' una questione di strategia, scacchi matti, doppi giochi, mosse segrete, per cercare di beffare l'avversario. Questa battaglia è tra l'Inter, in particolar modo nella persona di Beppe Marotta, e la procuratrice nonchè compagna di Mauro Icardi, Wanda Nara. Ma è anche una battaglia strategica tra Inter, Juventus e Napoli.

Icardi vuole restare in Italia, in particolare proprio a Milano da dove Wanda Nara non ha alcuna intenzione di spostarsi. Hanno già rifiutato il Monaco. Mauro Icardi è un separato in casa all'Inter. Il rapporto ormai è deteriorato da tempo. Icardi vuole restare ma non rientra nei piani dell'Inter e di Antonio Conte. La società nerazzurra non lo vuole tenere. E' una patata bollente perchè è una guerra di nervi tra l'Inter e Icardi che rischia di essere un male sia per l'Inter che per lo stesso Icardi. Quando si rompe qualcosa a livello ambientale e di spogliatoio, bisogna separarsi, sennò si rischia di creare caos e nervosismo che poi può ripercuotersi nell'umore dello spogliatoio e di conseguenza nei risultati in campo. Icardi è stato privato prima della fascia di capitano, andata al portiere Handanovic, e poi del suo numero 9, andato al neo acquisto nerazzurro Romelu Lukaku, il forte attaccante belga fiore all'occhiello della campagna acquisti dei nerazzurri.

Uno smacco per Icardi che può avere anche sentimenti di rivalsa e voglioso di dimostrare di essere ancora un vero goleador. Non c'è più l'amore di un tempo tra l'Inter e Icardi. E' sotto gli occhi di tutti che si è rotto qualcosa di irreparabile. 
L'Inter non vuole dare Icardi al Napoli e alla Juventus, che considera i suoi principali competitor per lo scudetto, anche se la Juventus pare essere di un'altra categoria. Il Milan lotta per il quarto posto. Punterà sempre a vincere come è nel Dna rossonero, tra qualche anno senz'altro il Milan lotterà concretamente per vincere lo scudetto, ma realisticamente l'obbiettivo per adesso è la qualificazione in Champions League, con il quarto posto alla portata dei rossoneri. Se poi arriverà qualcosa di più tanto meglio.
Se Icardi avesse accettato destinazione estere, l'Inter sarebbe riuscita a venderlo facilmente, visto gli interessi di club come Arsenal, Monaco, Manchester United e tanti altri.  Si era parlato all'inizio dello scambio Dybala-Icardi. Ma la Juventus non vuole dare Dybala all'Inter e l'Inter non vuole dare Icardi alla Juventus. Una bella gatta da pelare, non c'è che dire. E non vuole darlo neanche al Napoli, che rischia di rinforzare troppo. E poi c'è Icardi, che con la compagna Wanda, non vuole muoversi da Milano. E di certo Icardi non può andare al Monza in Serie C, il cui patron è Silvio Berlusconi e l'amministratore delegato è Adriano Galliani, che ha recentemente dichiarato che avrebbe preso Icardi per il Milan.

E' una guerra di nervi la cui mossa diplomatica per sbrogliare questa matassa può essere proprio la cessione di Icardi al Milan per 40/45 mln. E' il minore dei mali. Icardi al Milan giocherebbe prima punta a fianco di Piatek, anche lui prima punta. Con il trequartista dietro giocare con due prime punte è possibile. Magari bisognerebbe lasciare le prime punte libere, come due cani sciolti, che devono pensare solo a buttarla dentro, e non ad abbassarsi, dialogare con i compagni, fare il giro palla, giocare di sponda, allargarsi e così via. Giampaolo dovrà apportare delle leggere modifiche eventualmente. Al fianco di Piatek il coach rossonero preferirebbe una seconda punta. Tuttavia in amichevole al fianco di Piatek ha provato Leao, che è una prima punta.

Icardi non è un giocatore che mi entusiasma, tuttavia gli riconosco un grande senso del gol, anche se mi sembra un attaccante anni 90. Statico, che sta dentro l'area, che gioca al limite del fuorigioco, e che pensa solo a buttarla dentro, il che ci sta. L'attaccante per prima cosa deve fare i gol. E lui i gol li fa, di piede e di testa. 

Il Milan già in passato ha avuto un Icardi in rosa, di nome Andrea. Italiano, centrocampista, classe 1963, centrocampista, non un top player, ricordato dai supporter rossoneri per un gol contro l'Inter, cresciuto nel vivaio del Milan con il quale collezionerà 117 presenze condite da 5 gol in campionato tra A e B, che il 25 ottobre 1981 in un derby proprio contro l'Inter, esordisce 18 enne in serie A in un match perso contro i nerazzurri per via di un gol di Oriali. Contro l'Inter avrà una grande gioia per il suo unico gol in coppa italia proprio contro i bauscia nerazzurri il 23 giugno 1985 in una semifinale della medesima competizione, in un match che vede i cascavit rossoneri vincere per 2 a 1 proprio grazie ad un gol di Andrea Icardi.

Tornando a Mauro Icardi, la scelta di venire al Milan renderebbe felice Wanda Nara che ha espresso il desiderio di restare a Milano per una questione familiare e lavorativa, visto che sarà ancora impegnata a Milano nella trasmissione televisiva Tiki taka, condotto da Pierluigi Pardo che vede anche la presenza come opinionisti di Bobo Vieri e Antonio Cassano. 

Mauro Icardi è un rebus. Sarebbe un gran colpo per il Milan come sarebbe al tempo stesso un gran colpo per l'Inter riuscire a cederlo senza darlo a Napoli e Juventus. C'è anche la variabile Wanda Nara, molto mediatica e di difficile gestione. Con Icardi arriverebbe anche il ciclone Wanda, e quindi tutta la mediaticità di Icardi va gestita in un determinato modo. E poi c'è sempre il fattore campo, che però è un problema decisamente minore. Due prime punte sono assolutamente compatibili se c'è dietro il trequartista che ha il compito di imbeccarli.

Mauro Icardi è un acquisto molto rischioso, ma è un rischio che il Milan potrebbe decidere di compiere.
Non ci rimette nessuno, perché come può essere considerato un colpo per chi lo compra, è un colpo anche per l'Inter riuscire a cederlo vista la intricata situazione che si è creata.

Mauro Icardi al Milan tra scacco matto, doppio gioco e mosse segrete.