Milan- Verona 3-1 -47' Giroud (R, Mil), 72' Faraoni (Ver), 85' Leao (Mil), 92' Leao (Mil)

Formazione Milan: 4-2-3-1- Maignan (89' Mirante); Calabria (84' Florenzi), Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic (71'Pobega); Messias (84' Saelemaekers), Brahim Diaz (71'De Ketelaere), Leao; Giroud. Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 
È
calato il sipario sulla stagione 2022-2023 di Serie A per il Milan. Ed è calato il sipario anche su una carriera strepitosa, quella di Zlatan Ibrahimovic, che, come su suol dire, ha appeso gli scarpini al chiodo e ha dato l'addio al calcio giocato. Ha finito con il calcio ma non con il Milan. Così ha fatto intendere lo svedese.

Zlatan Ibrahimovic, classe 1981, si ritira dal calcio giocato a 41 anni dopo una carriera strepitosa. È stato una icona del calcio mondiale. Una leggenda di questo sport. Iconico soprattutto per i millenial rossoneri di questa generazione ma per tutti i tifosi del Milan di qualunque età. Ibra è l'immagine vincente del Milan per i millenial. C'era durante lo scudetto vinto con Massimiliano Allegri in panchina compresa la Supercoppa Italiana vinta contro l'Inter e c'era ed è stato fondamentale per lo scudetto vinto con Stefano Pioli in panchina, per quello che è stato lo scudetto più bello della storia del Milan. Nel bel mezzo c'è stata anche una Supercoppa italiana vinta nel 2016 con Montella in panchina contro la Juventus ma Ibra non c'era in questo caso.

Attaccante determinante, è stato paragonato a Van Basten spesso nel corso della sua carrieraZlatan Ibrahimovic ha segnato 156 gol in SerieA; dal suo esordio nel massimo campionato nel 2004/05 è il giocatore straniero ad aver realizzato più reti nella competizione fino ad oggi. Ed è anche il calciatore più anziano ad aver segnato un gol in Serie A, a 41 anni e 166 giorni ha segnato su rigore contro l'Udinese proprio in questa stagione 2022-2023 per quella che è stata l'unica sua rete in questa stagione.

Gli infortuni lo hanno tormentato in questa stagione, in particolare quelli al ginocchio ma per la mentalità che ha portato nello spogliatoio e per la crescita dei più giovani è stato determinante. Gli effetti benevoli che Ibrahimovic ha avuto sulla squadra e sui giovani rossoneri ne influenzeranno la carriera sportiva negli anni a venire. Sarà un qualcosa che marchierà per sempre negli anni a venire i vari Tonali, Leao e così via. Gente che è migliorata perché ha avuto al proprio fianco negli allenamenti uno come Ibra dal quale hanno appreso molto e possono avere imparato altrettanto. Uno come Ibra ti obbliga a migliorare e ti fa avere la giusta mentalità vincente. Ibra ha una mentalità da Milan, o come direbbe lo stesso Ibra, è il Milan che ha una mentalità da Ibra.

È stato doveroso lodarlo e tributargli l'ultimo saluto. San Siro ha visto iniziare e finire molte icone di questo sport, citarli tutti è impossibile, posso pensare a Roberto Baggio che con la maglia del Brescia chiuse la sua carriera il 16 maggio del 2004, ma anche il leggendario capitan Franz, Franco Baresi che con Mauro Tassotti giocò l'ultima partita da calciatore il primo giugno 1997 in un Milan- Cagliari perso per 1 a 0. Ora a questa hall of fame si aggiunge anche Ibra che il 4/06/2003, pur senza giocare ha dato l'addio al calcio giocato. L'ultima partita l'ha giocata a marzo contro l'Udinese dove segnò su rigore ad Udine.

Ibra nella conferenza stampa di addio dopo la partita ha dichiarato: 
-Quando ho deciso? Ho detto basta negli ultimi 10 giorni: l'ho accettato, anche il non poter finire in campo"
-"Non ho detto a nessuno che lasciavo il calcio. Alla società ho detto che dovevamo fare una cosa per l'ultima partita, ma non sapevano del ritiro. È la mia ultima giornata da professionistaRingrazio il Milan".

Il Milan ha avuto spesso dei grandi rientri come Shevchenko, Kakà, ma l'impatto che ha avuto Ibra nella sua seconda venuta al Milan non l'ha avuto nessuno.
Lui ha lasciato un Milan con una proprietà, la Fininvest di Silvio Berlusconi, ed è rientrato dopo che il Milan subì un umiliante 5 a 0 contro l'Atalanta con una squadra allo sbando e una proprietà nuova, il Fondo Elliott. E lascia il Milan dopo aver riportato una scudetto in casa rossonera dopo 11 anni. E con un'altra proprietà al timone del club, Red Bird, altra proprietà americana che ha rilevato il Milan dal fondo statunitense Red Bird per circa 1.2 mld di euro.
In campo, l'ultima partita giocata da calciatore è nello stadio dell'Udinese dove ha segnato il suo ultimo gol in carriera, su rigore, in un match che ha visto i friulani vincere per 3 a 1 il 18 marzo del 2023.

Nato a Malmo il 3 ottobre del 1981, alto 1.95 cm per 95 kg circa, anche se lui una volta ha dichiarato di pesare 100 kg ma solo 8% di massa grassa, nel corso della sua carriera da professionista ha giocato con Malmo FF, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Psg, Manchester United, Los Angeles Galaxy e il 2 gennaio del 2020 fa ritorno al Milan dove chiuderà la sua carriera da calciatore nella stagione 2022-2023. 

Ibrahimovic ha dichiarato: "Sarò milanista per sempre, voglio dire ciao al calcio ma non a voi. Forza Milan, arrivederci" riferendosi al popolo rossonero. Con il Milan complessivamente ha giocato 163 partite con 93 gol all'attivo in rossonero. Con i club complessivamente ha giocato 866 partite con 511 gol all'attivo. Con la Svezia ha accumulato 122 presenze con 62 gol all'attivo.
Nel corso della sua carriera Zlatan Ibrahimovic ha vinto 2 campionati olandesi, 1 Coppa d'Olanda e 1 Supercoppa Olandese con l'Ajax, 1 Scudetto con la Juventus nel 2004-2005 poi revocato per lo scandalo "calciopoli", 3 Supercoppe Italiane, di cui 2 con l'Inter e 1 con il Milan nel 2011, 5 campionati italiani di cui 3 con l'Inter e 2 con il Milan (2010-2011, 2021-2022), 1 Campionato spagnolo e 2 Supercoppe di Spagna con il Barcellona, 4 campionati francesi, 3 Supercoppe francesi, 3 coppe di lega francesi, 2 coppe di lega francesi,  2 coppa di Francia con il Paris Saint Germain, 1 Coppa di Lega inglese e 1 Community Shield e 1 Europa League con il Manchester United, 1 Supercoppa Europea e 1 mondiale per Club con il Barcellona.
Ibrahimovic è nella storia del Milan e nel cuore di tutti noi rossoneri. Ha riportato al Milan una mentalità vincente e nella sua seconda venuta è stato fondamentale per la rinascita del club rossonero. E il Milan e i tifosi rossoneri gli saranno eternamente grati. Ibrahimovic ha sempre dichiarato che il Milan è il miglior club dove ha mai giocato. C'è un legame tra Milan e Ibra che è indissolubile e lo sarà per sempre.

Contro il Verona, la partita del GODbye Zlatan, anche se non è sceso in campo lo svedese, il Milan ha vinto per 3 a 1. Una partita che ha visto il Milan prendere 3 punti, e chiudere la stagione con 70 punti al quarto posto. C'è stato anche il raggiungimento della semifinale di Champions. Tuttavia in questa annata il Milan è uscito agli ottavi contro il Torino con un uomo in meno in Coppa Italia ed ha perso male per 3 a 0 la Supercoppa Italiana contro l'Inter.
Contro il Verona è stato un buon Milan che ha chiuso con una bella vittoria. Si nota subito un Milan che rifila un tris al Verona facendo un 79% di possesso palla contro il 21% dei veronesi. E questo è un dato interessante, anche netto. Il Milan in questa annata ha fatto un gioco di transizione dove si faceva poco possesso palla ma applicando un calcio dinamico I rossoneri andavano subito nella porta avversaria in breve tempo. Difatti quasi sempre il Milan otteneva buoni risultati e vittorie se faceva meno possesso palla degli avversari. Diversamente non forniva prestazioni convincenti e vincenti.
14 tiri totali contro il Verona di cui 5 nello specchio della porta degli scaligeri da parte del Milan contro i 6 tiri totali del Verona con uno solo nello specchio della porta rossonera.
Il Milan ha segnato con un rigore di Giroud al suo 13esimo gol stagionale per quello che è il miglior marcatore dell'annata rossonera dopo Leao a quota 15 gol in questa stagione in A, e doppietta dello stesso Leao con due azioni della sue in velocità con tiri angolati e precisi. Il secondo gol in dribbling, saltando anche il portiere. Festeggia con una doppietta il rinnovo di contratto con il Milan fino al 2028 a circa 5 mln di euro netti più 2 di bonus più altri bonus in base ai risultati ottenuti. È una grande operazione da parte di Red Bird e della triade rossonera Maldini-Massara-Moncada. I Maldini's man meritano un elogio perché era tutt'altro che scontato il rinnovo di Leao. Fortunatamente è arrivato.

Oltre alla celebrazione per l'addio di Ibrahimovic al calcio giocato con lo striscione GODbye Zlatan, un gioco di parole con God che significa Dio, è apparso un altro striscione eloquente rivolto alla società e alla proprietà: "Un altro anno è passato. È ora di mercato. Società vogliamo il salto di qualità".

Questa squadra necessita di miglioramenti. Di rinforzi. Che il Milan che ha chiuso la stagione con il bilancio ok attivo può sostenere. Questa squadra ha la rosa corta e ha bisogno di avere ricambi adeguati, di allungare la panchina, di avere maggiori centimetri e fisicità. Occorrono almeno 3 titolari importanti da comprare, ovvero un centrocampista centrale, un esterno destro e una punta titolare giovane che vada in doppia cifra oltre ad almeno 4-5 riserve potenziali titolari. C'è del lavoro da fare per la triade rossonera.
Sono certo che i rinforzi arriveranno e che quel salto di qualità ci sarà. Non ci sono più scuse. Al Milan bisogna vincere. La base c'è ed è importante, e penso a Maignan, Theo Hernandez, Thiaw, Tomori, Tonali, Leao, Bennacer, e in più gente esperta come Giroud ma anche giovani da fare crescere come De Ketelaere che ha deluso in questa prima annata.
C'è una importante base che va migliorata e resta maggiormente solida. Il Milan non ha bisogno di rivoluzionare ma semplicemente di migliorare. Qualche profilo più affermato e pronto e qualche giovane da fare emergere. Il Milan deve tornare a vincere. La mentalità vincente di Ibra è stata assorbita dalla squadra. Ora si inizierà un nuovo capitolo della storia rossonera senza Ibra al fianco come compagno di squadra. È tempo di camminare da soli per i giovani rossoneri.

Migliori in campo: Leao, Giroud, Tonali. Da segnalare anche la buona prova di Brahim Diaz e l'ottimo ingresso di De Ketelaere, decisamente meglio come approccio rispetto alle sue ultime entrate in campo.
Peggiori in campo: non pervenuti 
Voto alla prestazione della squadra: 7
Migliori della stagione 2022-2023: Maignan, Thiaw, Theo Hernandez, Tonali, Leao.
Menzione d'onore: Ibrahimovic 
Peggiori della stagione 2022-2023: De Ketelaere, Messias, Brahim Diaz, Origi e Rebic. Brahim Diaz sarebbe stato il caso di farlo partire da destra. De Ketelaere ha necessità di svariare. In un 4-2-3-1 meglio che parta da destra. In un 4-3-1-2 può essere adatto come trequartista, con un uomo in più più centrocampo.

Tra i peggiori metto anche Stefano Pioli. Questo anno il tecnico poteva fare meglio. Troppi errori ripetuti e criticità che si sono evidenziati, dalla sterilità offensiva al cambio di modulo passando dal 4-2-3-1 con Messias e Brahim Diaz con Leao sulla trequarti al 3-4-3 per poi tornare al 4-2-3-1 questa volta con Krunic trequartista centrale che dava maggiore equilibrio con Diaz a destra e Leao a sinistra.
A Pioli contesto anche il mancato utilizzo di Adli e Vranckx. Alla società e alla proprietà contesto la panchina troppo corta. Mancavano riserve di rilievo e importanti che non facessero rimpiangere i titolari. Con Diaz e Messias insieme in campo la squadra era troppo lunga tra i reparti e poco compatta e ad ogni rovesciamento di fronte avversario arrivavano facile dinanzi all'area difensiva rossonera. Solo Giroud in attacco non basta. Il francese è stato straordinario ma non può reggere da solo l'attacco del diavolo. Sono mancati gli apporti di Origi e Rebic, che sono stati i più deludenti di tutti. 

Voto alla stagione 2022-2023: 6