Non è un mistero che mister Gattuso abbia in sé uno spirito patriottico, lo racconta la sua storia calcistica e non legata alla sua terra.

Ebbene, così come il volere della precedente proprietà, che prima di vendere la società trasmesse il messaggio di voler costruire una squadra Made in Italy, anche l'allenatore calabrese vuole una rosa di elementi nati nel nostro paese.
Lo dimostra la prima bozza della lista dei calciatori richiesti sul calciomercato, che avrebbe consegnato in mano ai dirigenti, dove spiccherebbero solo italiani: Armando Izzo, Cristiano Biraghi, Daniele Baselli, Matteo Politano, Domenico Berardi e il sogno Andrea Belotti.

Due difensori, un centrocampista, due esterni e una punta; probabilmente non arriveranno tutti e sei, sicuramente a questi verranno aggiunti anche altri profili internazionali, ma l'idea di Gattuso è chiara, preferire giocatori italiani che già conoscono il nostro campionato. Non è un mistero che già quest'anno il tecnico abbia deciso di puntare sull’anima tricolore del Diavolo, con spesso quei sei, sette a volte anche otto titolari in campo, con il blocco Donnarumma, Calabria, Romagnoli, Bonucci, Bonaventura, Cutrone, quando disponibile, sempre schierato.  Contro il Rijeka è addirittura arrivato a chiamarne in causa (attraverso i cambi) 10. Un trend che non muterà a prescindere nemmeno il prossimo anno, quando rientrerà dall'infortunio anche Andrea Conti.

I dati azzurri di quest'anno: Da quando Gattuso ha preso possesso della panchina del Milan il numero degli italiani utilizzati è aumentato considerevolmente: nelle dodici partite allenate da Gattuso sono stati 81 gli italiani schierati da titolare (oltre a 19 usati dalla panchina), una media di 6.75 (8.33 considerando anche le sostituzioni); nelle precedenti diciannove allenate da Montella invece (non consideriamo il doppio preliminare di Europa League per via dell’assenza di Biglia, Bonucci e Kalinic dalle liste Uefa) l’utilizzo degli italiani dal primo minuto era fermo a 99 (oltre 39 presenze dalla panchina), una media di 5.21 (7.26 considerando anche le sostituzioni).

Puntando sugli italiani infatti ha rilanciato le quotazioni del Milan: ha ritrovato le motivazioni del gruppo, rispolverato la passione ancestrale di chi conosce davvero (e non per sentito dire) il blasone del club e responsabilizzato nello spogliatoio e in campo il blocco azzurro. Una ossatura azzurra che potrebbe essere ulteriormente rimpolpata anche quest'anno durante la sessione estiva di mercato, i nomi che circolano, quelli per l'appunto italiani, sarebbero quelli dettati proprio dall'allenatore, che tra l'altro (non è una barzelletta), avrebbe avuto alcune difficoltà di lingua nel comunicare in allenamento e in campo proprio con gli elementi stranieri.

Quello di Gattuso sarà con tutta probabilità un ItalMilan.