Un Milan solo difesa e sofferenza riesce a strappare un prezioso 0-0 nella notte romana di Coppa Italia. Dico prezioso poiché la prestazione non è stata delle migliori. Il Milan è stato per lunghi tratti in balia della Lazio. E' pur vero che l'unica vera occsione è stata quella di Immobile del primo tempo, che da posizione molto favorevole ha tirato a lato. 

L'unica nota positiva di ieri sera è stata la tenuta difensiva. Romagnoli e Musacchio formano da ormai 10 partite un muro quasi invalicabili. I terzini fornisco supporto in difesa e spinta in attacco. Non importa chi giochi, da Rodriguez a Laxalt, da Calabria a Conti il risultato non cambia. Gattuso ha registrato la fase difensiva in maniera egregia. Il sostegno di Bakayoko, perno davanti alla difesa, genera un muro difficilmente superabile dagli avversari. Fase difensiva registrata. Il lavoro di Gattuso può dirsi completato a riguardo.

La principale nota negativa, derivante dalla sfida di Coppa Italia, riguarda la fase offensiva. Non si può vivere di Piatek e basta. Gattuso ha espressamente parlato di "passo indietro". E cosi è stato. Le sfide ad eliminzazione diretta, andata e ritorno, sono diverse da una qualsiasi sfida di campionato. A volte uno 0-0, uscito da un match giocato male può rivelarsi fondamentale. Giocarsi la qualificazione a San Siro, con il proprio pubblico, non è cosa da poco. Serve però un ulteriore salto di qualità della banda Gattuso per lottare per obbiettivi che contano. Il derby con l'Inter tra due giornate ed il ritorno con la Lazio tra 2 mesi non potranno essere giocati in questo modo. Due tiri totali in un match decisivo come questo devono fungere da campanello d'allarme. Devono spingere i rossoneri a dare di più.

Gli obbiettivi del Diavolo di questo anno sono prestigiosi rispetto a quelli degli anni passati. Qualificazione alla Champions e possibilità di alzare al cielo la Coppa Italia. Non si può sbagliare quest'annata. Il raggiungimento di questi segnerebbe la rinascita del Milan, dal punto di vista dell'immagine ed economico.

La partita con il Sassuolo, a mio avviso, deve essere quella che segnarà la svolta tecnico/tattica per Gattuso. E' giunta l'ora di testare il 4-2-3-1. Un modulo che potrebbe dare quella marcia in più al Diavolo. 

La difesa intoccabile: Donnarumma-Rodriguez-Romagnoli-Musacchio-Conti (Calabria). Un vero e proprio muro attualmente. 

Mediana: Bakayoko-Biglia. Se Gattuso riuscirà a far coesistere i due il salto di qualità sarà automatico. Quantità e qualità. Solidità e tecnica. Con i giusti accorgimenti tattici i due possono coesistere. Bakayoko è diventato un maestro nel recupero palla. Anche con l'uscita di Kessie è riuscito a reggere il peso della fase difensiva dell'intero centrocampo. Corre, lotta e fa ripartire la squadra. Il francese però pecca in fase di impostazione. Non gli si può chiedere tutto. In una mediana a due con Biglia il problema verrebbe risolto. Le geometrie dell'argentino sono necessarie per innalzare l'asticella. Kessie infortunato non farà parte del match sabato. Perchè non provare questa coppia? L'apporto di Kessie non è da trascurare ma ci sono partite in cui serve più qualità che quantità. 

Trequarti: Paquetà-Chalanoglu-Castillejo (Suso). Una squadra di vertice non può vivere di sola difesa. Mettere Chala e Paquetà nella loro posizione naturare può aiutare a sviluppare una manovra offensiva più fluida. Mettere i due in condizione di andare al tiro più spesso e di sfornare assist per Piatek è necessario per dare una svolta alla fase d'attacco rossonera. Al momento Suso non è in condizione. Casillejo con la sua capacità di cambiare passo può diventare essenziale per spaccare le difese avversiarie. Visto la capacità di difendere, oltre che di offendere, di questo trio, la fase difensiva non dovrebbe risentirne. 

Attacco: Piatek. Può fare reparto da solo. Deve esserse assistito. Non con lanci lunghi come ieri sera. Se gli arrivano palloni giocabili in prossimità dell'area il goal è assicurato. Potrebbe giocare anche Cutrone al suo posto sabato. Il ragazzo però deve tranquillizzarsi ed il suo procuratore deve mettere fine a dichiarazioni che potrebbero mettere in cattiva vista il giocatore nello spogliatoio. Patrick deve capire che se il Milan giocherà tre competizioni l'anno prossimo avrà grande spazio. Al momento Piatek è il titolare. E' indubbiamente più pronto di Cutrone sopratutto a livello tecnico. A lui mettersi in gioco e far vedere a Gattuso che può contendere il posto al polacco. 

Il quarto posto (o il terzo) è li a portata dei rossoneri. La Coppa Italia anche. Il Milan di ieri sera rischia di non bastare per raggiungere obbiettivi cosi importanti. Serve un'ulteriore crescita della squadra. Serve ul'ulteriore crescita di Mister Gattuso. Se ciò avverrà ci sarà da divertirsi per il popolo rossonero.