A mente fredda, non a caldo come ieri ho fatto sui social, provo ad analizzare le motivazioni della debacle viola di ieri sera.
Vi indico subito i quattro punti su cui verterà la mia analisi del match:

  • Vlahovic era mezza squadra.
  • Le persone che danno dei brocchi a chi è arrivato da pochissimo tempo a Firenze non capiscono nulla di pallone, oppure sono in malafede.
  • La società ha messo al primo posto la plusvalenza rispetto all’obiettivo sportivo.
  • Italiano, da me per primo incensato, sta palesando delle lacune importanti dovute alla rigidità del suo intendere il calcio, mentre diversi giocatori ieri hanno sbagliato qualche pallone di troppo.

Procediamo quindi con ordine.
Vlahovic era mezza squadra
Ieri sera la Lazio ha battuto la Fiorentina per N motivi, ma nella prima mezz’ora di dominio si è fatta sentire tantissimo l’assenza del Vlahovic finalizzatore che abbiamo ammirato nell’ultimo anno in Toscana. Con i suoi goal ha salvato la squadra l’anno scorso e stava provando a portare in Europa la Viola in questa stagione. Ed anche il resto della squadra ha mostrato smarrimento alla prima apparizione senza di lui, segno che il colpo si è sentito.

Le persone che danno dei brocchi a chi è arrivato da pochissimo tempo a Firenze non capiscono nulla di pallone, oppure sono in malafede
Leggendo i post sui social network ho scoperto, mio malgrado, che Arthur Cabral con una settimana appena di allenamenti nel capoluogo toscano è un brocco. Purtroppo prima di un paio di mesi, invece, non si potrà cominciare nemmeno ad esprimere un giudizio sul giocatore (e poi per giudicarlo nella sua interezza ci vorrà ancora molto di più). Per questo certe rivoluzioni si fanno ad inizio estate, per dare la possibilità agli allenatori di lavorare il tempo necessario con i nuovi calciatori a disposizione. Lo stesso vale per Ikoné e Piatek, che ancora si son visti poco, nonostante siano a Firenze da circa un mese.

La società ha messo al primo posto la plusvalenza rispetto all’obiettivo sportivo
Ditemi che sbaglio, che non devo remare contro, che bisogna restare uniti, ma io rimango convinto che il suicidio sportivo di cedere il migliore giocatore della Fiorentina (secondo me il migliore della Serie A) a metà stagione sia stata una scelta palesemente sbagliata!
Ok, i soldi non ce li metto io, ma tra non rinunciare a lottare per l'Europa e prendere i 70 denari si sono scelti quest'ultimi, perché il progetto sportivo viene dopo. E questa cosa, a mio modestissimo parere, è molto grave!

Italiano, da me per primo incensato, sta palesando delle lacune importanti dovute alla rigidità del suo intendere il calcio, mentre diversi giocatori ieri hanno sbagliato qualche pallone di troppo
Io ho sempre considerato Vlahovic ed Italiano gli artefici dell’ottimo girone d’andata della Fiorentina. Però la rigidità tattica del tecnico nato in Germania comincia a scoraggiarmi un pochino. Non si può giocare ad esempio contro la Lazio, come lo si farebbe contro la Salernitana, con tutto il rispetto possibile per la squadra campana.
Mi spiego: la squadra gigliata ha giocato la prima mezz’ora in dominio assoluto del match, salvo poi essere fatta a fette nei restanti sessanta minuti dalla squadra biancoceleste. Questo perché? Il motivo sta nel fatto che non si può giocare sempre con la difesa nella metà campo avversaria perché, come cala il pressing e la squadra si allunga, gli avversari vanno a nozze nel verticalizzare e mettere in porta i propri compagni di squadra. L’errore di Italiano è ancora più grave, perché negli ultimi quindici minuti del primo tempo aveva già visto la Lazio sbagliare tre occasioni da goal nitide in contropiede. Ed allora perché non porre rimedio, ad inizio ripresa, facendo cambiare atteggiamento alla Viola?
Non posso tralasciare, infine, i discorsi sui singoli molto ingenerosi (tranne che per Sottil, autore di una grande prestazione): Nastasic imbarazzante, Biraghi inadeguato nella fase difensiva, Torrerira post Covid e trasferta sudamericana che non stava in piedi ecc. ecc.

Ma adesso basta, perché oggi inizia una nuova stagione per la compagine gigliata: l’obiettivo di noi tifosi deve essere comunque quello di stare vicino e sostenere la MAGLIA, perché è questa l’unica cosa che conta e per il bene, appunto, di tutta la Fiorentina.
Lo sfogo di oggi, però, consentitemelo perché ci stava tutto.