La lunga attesa sta finalmente per finire. Dopo un anno, infatti, gli Europei di calcio si apprestano a partire nella splendida cornice dello stadio Olimpico di Roma dove la Nazionale di Mancini affronterà la Turchia nel primo match del gruppo A di Euro2020.
Per l’Italia questo Europeo avrà un sapore speciale non solo perché giocherà le tre partite della fase a gironi in casa (e con il pubblico, anche se una piccola porzione, sugli spalti) ma anche perché rappresenterà la grande occasione di riscattare la mancata qualificazione all’ultimo Mondiale. Che la voglia di riscatto sia ben presente all’interno del gruppo azzurro lo si capisce anche dalle parole della vigilia dove calciatori,Mancini e anche il presidente Gravina hanno più volte annunciato di voler centrare la final four di Londra,migliorando di conseguenza il risultato dell’ultimo Europeo dove la Nazionale chiuse il suo percorso ai quarti di finale.

Per poter arrivare all’obiettivo prefissato sarà importante partire con il piede giusto sin da subito per così indirizzare al meglio la fase a gironi degli Azzurri. Nonostante la Nazionale sia stata inserita in un girone tutto sommato abbordabile,sarà comunque fondamentale non sottovalutare gli avversari curando ogni piccolo particolare per poter evitare brutte sorprese (in fondo anche la Svezia era inferiore a noi nel 2018 e sappiamo tutti come andò a finire). La Turchia (prima avversaria dei ragazzi di Mancini) può contare su alcune buone individualità (come Calhanoglu,Yazici e Burak Yilmaz) e grazie ad alcuni giovani come Demiral e Soyuncu è anche riuscita a migliorare la fase difensiva. La Svizzera (inserita anche nel girone di qualificazione ai prossimi Mondiali) è da sempre una Nazionale compatta e complicata da affrontare e può anche puntare su giocatori di esperienza come Xhaxa e Shaqiri. Meno complicato (sempre sulla carta) appare il match contro il Galles visto che la Nazionale di Bale e Ramsey sembra aver fatto un passo indietro rispetto alla Nazionale che stupì l’Europa cinque anni fa quando raggiunse la semifinale dell’Europeo francese (superando addirittura il quotatissimo Belgio).

Gli azzurri oltre all’entusiasmo e alla voglia di rivalsa hanno dalla loro anche una discreta qualità di gioco data dal grande lavoro svolto da Mancini in questi tre anni. Il tecnico jesino è stato non solo bravo nel ricreare entusiasmo in un gruppo deluso e ferito dal mancato accesso al Mondiale di Russia,ma anche nel dare un’identità precisa alla squadra grazie ad un 4-3-3 che ha saputo fin da subito esaltare le qualità dei giocatori a disposizione. Jorginho,Verratti,Insigne,Barella,Berardi sono solo alcuni dei giocatori che hanno beneficiato del cambio di modulo e delle idee di Mancini. In più la Nazionale può contare su una solida fase difensiva (da sempre vanto del calcio italiano) e su uno dei centrocampi più forti del torneo (vista la perfetta sintonia tra Barella, Jorginho e Verratti). Come detto uno dei fattori più importanti è senza dubbio il gruppo e l’unità di intenti. Elementi, questi che sembrerebbero appartenere a questa Nazionale che (si spera) potrebbe ripercorrere le orme delle due precedenti spedizioni europee quando la Nazionale fu capace di riscattare i disastri mondiali nella manifestazione continentale: nel 2012 Prandelli fu l’artefice del rilancio azzurro, rilanciando la Nazionale dopo il disastro del Lippi bis in Sudafrica centrando la finale poi purtroppo persa contro la Spagna (all’epoca la squadra più forte del mondo). Nel 2016 toccò a Conte rimettere insieme i pezzi dopo il fallimento brasiliano e ci riuscì creando una Nazionale tutta cuore e corsa (e capace di sopperire alle forti limitazioni tecniche) capace di arrivare ad un passo dalla semifinale.

Ora tocca quindi a Mancini ricreare quelle atmosfere e trascinare la Nazionale il più avanti possibile.
Per l’esordio contro la Turchia non ci dovrebbero essere dubbi sull’undici titolare da opporre agli avversari. Nel 4-3-3 che sta facendo le fortune degli azzurri spazio a Donnarumma tra i pali (che nel frattempo dovrebbe aver chiuso la questione mercato visto che manca solo l’annuncio del suo arrivo al Psg),Florenzi,Bonucci,Chiellini e Spinazzola (in vantaggio su Emerson) in difesa. In mezzo al campo dovrebbero giocare Barella,Jorginho e Locatelli (visto che Verratti è ancora alle prese con un infortunio dal quale dovrebbe recuperare contro la Svizzera), mentre in avanti spazio al trio Berardi-Immobile-Insigne.

Oltre al predominio del gioco (e del possesso palla possibilmente non sterile), gli Azzurri dovranno puntare sugli esterni (sfruttando sia i terzini che le ali) e sugli inserimenti senza palla delle mezzeali (soprattutto Barella) per cercare di fare male ad una squadra che fa della fisicità una delle sue armi tattiche. Importanti, poi, potrebbero essere i cambi con Chiesa che potrebbe rappresentare la giusta arma tattica per fare male agli avversari sfruttando la sua freschezza. Peccato per le assenze di Pellegrini (forfait dell’ultimo minuto e sostituito da Castrovilli) e Zaniolo (da un anno fermo ai box) che avrebbero senza dubbio rappresentato due jolly in più per Mancini. Da questo punto di vista pesa anche l’assenza di Sensi che nel triennio si è dimostrato essere l’unica alternativa valida a Jorginho (Locatelli meglio da mezzala che da play puro).

Da parte sua la Turchia cercherà in tutti i modi di bloccare le linee di gioco degli Azzurri e di utilizzare al meglio la propria fisicità contro una Nazionale meno prestante da quel punto di vista. A guidare la Nazionale turca verso l’impresa ci sarà Senol Gunes tornato alla guida della Nazionale nel 2019 dopo averla portata nel lontano 2002 al terzo posto del Mondiale nippo-coreano. Tatticamente parlando la Turchia ha spesso variato sistema tattico alternando al 4-3-3 il 4-2-3-1. A fare la differenza sarà sicuramente la posizione di Calhanoglu visto che il giocatore del Milan (almeno fino al 30 giugno) si alterna spesso tra il ruolo di mezzala offensiva e quello di trequartista. Al di là del modulo la Turchia dovrebbe schierare tra i pali Cakir,in difesa il quartetto formato da Celik,Demiral,Soyuncu, e Meras. A centrocampo spazio a Yokuslu e ad uno tra Tufan e Ayhan (giocatore del Sassuolo). Davanti tocca a Karaman e Yazici (una delle stelle del Lille campione di Francia) sugli esterni con Calhanoglu (probabilmente nel ruolo di trequartista) alle spalle del bomber Burak Yilmaz (reduce anche lui da una grande stagione al Lille come dimostrano i sedici gol messi a segno).

Importante per gli Azzurri sarà evitare di concedere situazioni dalla distanza (spesso e volentieri gli uomini di Gunes provano a colpire da fuori) oltre ai calci piazzati contro (altra situazione dove gli avversari potrebbero essere pericolosi).