Tra una settimana il campionato riprenderà la sua marcia dopo la sosta natalizia con l'Inter pronta a ricominciare la sua corsa al primo posto ospitando a San Siro il neopromosso Crotone. Secondi in classifica (a meno uno dal Milan) e con un cospicuo vantaggio sui rivali bianconeri, i nerazzurri sembrano finalmente maturi per contendersi lo Scudetto dopo anni bui e complicati. Per arrivare primi al traguardo oltre a continuare la striscia di risultati utili e migliorare il gioco (nelle ultime giornate abbastanza latitante) potrebbero servire nuove pedine da aggiungere allo scacchiere di Conte. Per questo motivo i dirigenti nerazzurri sono già al lavoro anche se, come nelle ultime stagioni, la parola AUTOGESTIONE rischia di complicare i piani in entrata di Marotta e soci. 

Tra il fair play finanziario, la crisi economica globale e i mancati introiti della Champions (sui quali Conte ha più di una colpa) solo le cessioni potrebbero finanziare il mercato dei nerazzurri. Ecco, quindi, che ancora una volta diventa fondamentale il mercato in uscita.
Primo della lista dei partenti è sicuramente Eriksen, che dopo una sola stagione in nerazzurro è già pronto per volare verso altri lidi. Solo un anno fa, come detto, il danese veniva accolto in nerazzurro come l'uomo in più per la corsa Scudetto e così mentre Conte aveva finalmente a disposizione un calciatore dal background internazionale, Marotta veniva incensato come il re del mercato per aver portato Eriksen in nerazzurro ad una cifra quasi irrisoria visto il valore del giocatore. Sulla carta, quindi, tutti felici anche se la realtà era ben diversa: Conte, da sempre fautore di forza e corsa, voleva una mezzala ben diversa dal danese che fin dall'inizio ha faticato a comprendere i dettami tattici del mister. Passa così un anno tra musi lunghi e ingressi passerella di pochi minuti, tra dichiarazioni al vetriolo (fatte da Conte e dallo stesso Eriksen) e distensive (parole spesso figlie di Marotta). Insomma, passa un anno complicato che si sta per concludere con un'amara conclusione: Eriksen non è un giocatore utile ad una squadra allenata da Conte. Resta ora da capire solo dove andrà il centrocampista ex Tottenham: oltre alla Premier con qualche club che potrebbe farci più di un pensierino, il club più vicino ad Eriksen è il Psg: a rendere la trattativa più fattibile potrebbe contribuire il sempre più probabile approdo di Pochettino sulla panchina dei parigini. Grande estimatore del giocatore (dopo gli anni condivisi a Londra), il tecnico argentino potrebbe spingere la sua nuova società ad investire sul giocatore. Al momento i parigini sembrerebbero orientati ad inserire Paredes (spesso accostato all'Inter nelle ultime stagioni) nella trattativa, anche se Marotta vorrebbe guadagnare il più possibile dalla cessione di Eriksen.

Altro giocatore pronto ai saluti è Nainggolan: tornato dopo la buona stagione a Cagliari, il belga doveva essere sulla carta l'uomo in più nella rosa di Conte. Nei fatti, però, è diventato solo una zavorra (anche per via dell'ingaggio che percepisce) visto il poco minutaggio fin qui ottenuto. Tra una forma fisica mai ottimale e il feeling mai scoccato con il mister, Nainggolan è pronto di nuovo a cambiare aria anche se, al momento, trovare una nuova sistemazione al calciatore non sembra essere così facile. Sul centrocampista resta sempre vigile il Cagliari anche se la situazione dei sardi rispetto alla scorsa estate non sembra essere cambiata: troppo alta la richiesta dell'Inter e quella personale di Nainggolan. Ecco quindi che potrebbe tornare viva l'idea di uno scambio che però difficilmente vedrà inserito un calciatore come Nandez. Nonostante piaccia molto ai dirigenti nerazzurri, l'uruguaiano dovrebbe restare in Sardegna almeno fino a giugno, ecco quindi che potrebbe rientrare nella trattativa Pavoletti pronto ad una nuova grande occasione dopo quella sprecata a Napoli. Restano sullo sfondo la Fiorentina (che potrebbe subire una piccola rivoluzione durante il mercato) e il Torino (che però difficilmente accontenterebbe i dirigenti nerazzurri sul piano economico). Sempre il centrocampo potrebbe perdere un altro pezzo: Vecino. A lungo fermo ai box,l'uruguaiano è da tempo sul mercato dove avrebbe più di un estimatore tra la Premier e la Serie A. In Italia attenzione al Napoli che potrebbe inserire il giocatore in uno scambio con Milik. Scambio che potrebbe mettere d'accordo tutte le parti in causa.

Un'altra cessione potrebbe riguardare Perisic, che in caso di una giusta offerta potrebbe essere ceduto dalla società nerazzurra. Dopo il prestito al Bayern (dove ha vinto tutto), il croato è tornato in nerazzurro e nonostante non sia tatticamente centrato nel progetto è rimasto a Milano per mancanza di offerte soddisfacenti. Riciclato come quinto a tutto fascia da Conte, Perisic starebbe aspettando la giusta chiamata per tornare a giocare in un ruolo più congeniale alle sue qualità. Manchester United e Tottenham da tempo sono interessate al calciatore, anche se offerte vere non sono mai state pervenute ai dirigenti dell'Inter. In caso di cessione di Perisic, chiaramente, arriverebbe un nuovo esterno sinistro come Emerson Palmieri da tempo nel mirino di Conte e sicuramente più utile alla causa nerazzurra del croato.

In caso di arrivo di una nuova punta, poi, potrebbe terminare anzitempo il ritorno di Pinamonti in nerazzurro. Forse ancora non maturo, l'ex stella della primavera potrebbe essere mandato in prestito per fare le ossa. Su di lui, da tempo, ci sono gli occhi delle neopromosse Benevento, Crotone e Spezia oltre all'interesse dell'Udinese e del Genoa (dove ha giocato lo scorso campionato). In vantaggio però potrebbe esserci il Parma che in nome di una rivoluzione offensiva (vicini all'addio sia Inglese che Gervinho) potrebbe puntare sul giovane attaccante italiano per rinforzare il proprio reparto avanzato.