Il Milan sta preparando una rivoluzione con pochi precedenti: vista la fase storica sfavorevole ai rossoneri è arrivato il momento di invertire la rotta.

La dirigenza e l’ambiente sono stanchi di risultati che non arrivano, e dopo molteplici cambi di giocatori e allenatori negli ultimi anni, è il momento di piazzare uno step importante per il Diavolo.

Questa volta, la società, non vuole commettere gli errori del passato che sono costati disapprovazione e risultati scadenti, che per un club del blasone del Milan, sono inaccettabili.

Dunque il club, in questi mesi, si è preso tempo per riflettere sul futuro per ripartire al meglio.

L’obiettivo dichiarato è di tornare il prima possibile in Europa, salvo pian piano riacquisire fama e risultati al di fuori dei confini nazionali.

La squadra di via Aldo Rossi sta prendendo tempo per decidere il futuro sulla panchina: Pioli nei primi mesi in rossonero non ha sfigurato portando un segnale di ripresa e revitalizzando Rebic, ma il grande sogno sarebbe di acquistare Ralf Rangnick.

Il tecnico ex-Lipsia è l’obiettivo dichiarato, ma al momento non vi è nulla di ufficiale, ma solo una trattativa avviata.

Arrivare al tecnico tedesco non pare impossibile, ed ecco che anche sul suo stipendio potrà essere fatto un piccolo sforzo.

Sciolto il nodo dell’allenatore, non ancora imminente, è arrivato il momento di spostarci sul rettangolo verde, dove i dubbi sono ancora molteplici.

Per la porta si sta discutendo sul rinnovo di Donnarumma, il cui stipendio potrebbe ritoccare i 6 milioni, e che il Milan, viste le svalutazioni dei prezzi, non vorrebbe cedere.

Blindato il giovane portiere italiano, la difesa pare rimanere quasi intatta: verrà data piena fiducia a Romagnoli, mentre il suo compagno di reparto non è ancora sicuro.

Musacchio dovrebbe partire, Kjaer non pare una certezza, Duarte non ha ancora avuto minutaggio consistente, Gabbia deve ancora crescere ma si punta molto su di lui essendo di scuola rossonera.

Riguardo questo tassello non vi è la certezza matematica, ma sicuramente la società punterà prima ad altri acquisti. Il nome Todibo, in uscita dallo Schalke, resta il più caldo.

Sulle fasce verrà blindato Theo Hernandez, salvo offerte folli, mentre sulla destra resta da capire il futuro di Calabria e Conti.

Entrambi con Pioli hanno avuto un po’ di spazio, con il secondo che sembra in crescita di rendimento. Paradossalmente Calabria potrebbe salutare Milanello, essendo quello più sondato sul mercato: su di lui Bologna e Fiorentina puntano, e i rossoneri potrebbero totalizzare una plusvalenza.

Per rimpiazzare l’italiano si è già parlata di più calciatori: Emerson del Betis piace per le caratteristiche offensive, ed è futuribile, mentre la dirigenza segue Karbownik, classe 2000 polacco che ricorda molto Hernandez.

In mezzo al campo si sta preparando una rivoluzione, e la parole d’ordine sembra riguardare profili con ampio margine di crescita.

L’obiettivo assoluto è di ringiovanire la rosa, e soprattutto, qualora arrivasse Rangnick sarebbe la scelta più gradita.

In mediana si punterà su Bennacer, che sta migliorando molto , mentre Biglia e Kessie paiono avere un futuro lontano da Milano.

Al loro posto si sono valutati Samuele Ricci, millenial dell’Empoli che arriverebbe low-cost, Koopmeiners dell’Az calciatore molto duttile, Soumarè che piace alla follia ma sul quale c’è concorrenza e Tonali, per il quale la cifra richiesta sforerebbe i piani del Milan.

Avanzando il bacino d’utenza vi è molta scelta: Bonaventura, che piace all’Atalanta, potrebbe rientrare nel progetto, Krunic andrà in prestito, Laxalt non convince, mentre Saelemakers si potrà riscattare.

Il Milan, però, cerca calciatori in grado di portare fantasia e un po’ di cambiamento, insomma qualcuno con un quid superiore, e perciò ci si potrebbe aspettare il grande colpo.

Si riflette sui nomi, per i quali si è disposti ad elevare la cifra: Szoboszlai è il talentino sul quale la società ha messo gli occhi, in passato accostato alla Lazio.

L’ungherese, in forza al Salisburgo, ha tutto per diventare un top player: calciatore duttile, con grande visione di gioco e senso della posizione, costa abbastanza, ma non è inarrivabile.

La fisionomia del centrocampo verrà in parte stravolta, e nemmeno Paquetà sembra sicuro del posto in squadra.

Il brasiliano vuole rilanciarsi dopo un’annata buia, ma al Milan oltreché aver affrontato una depressione per l’ambientamento negativo, non riesce ad integrarsi nello scacchiere tattico.

La domanda, però, sorge subito spontanea: il brasiliano ha talento, e se rilanciato, è un ottimo profilo sulla trequarti.

Su di lui c’è mercato, ma il Milan non vorrebbe privarsene facilmente, e non farà sconti.

Il calciatore ex-Flamengo ha usato questo periodo per staccare, cercando meno pressioni possibili, con lo scopo di tornare a deliziare con le sue giocate.

In avanti c’è molta preoccupazione per un dato realizzativo al minimo negli ultimi 28 anni, e il reparto da rilanciare, è proprio quello.

I nomi non sono troppi, e la qualità non abbonda, perciò la maggior parte del budget verrà investito dalla cintola in su.

Calhanoglu non convince al 100%: Pioli non lo ritiene fondamentale, ma in parte ha detto di voler puntare sul turco.

In Germania, qualche club potrebbe cercare di acquistarlo, e in quel caso le preferenze di tutti cambierebbero rotta.

Castillejo dovrebbe rimanere, mentre la punta centrale ha alcuni interrogativi.

Rebic, che ha sorpreso da Gennaio in poi, è un calciatore di spicco in questo Milan, e l’obiettivo è di trattenerlo, mentre Leao dovrà continuare il percorso di crescita iniziato in maniera discontinua questa stagione.

Ibrahimovic invece? Il rinnovo dello svedese è uno dei temi più discussi dell’ultimo mese.

Ibra e i rossoneri potrebbero trovare un punto di giuntura qualora il Milan fosse disposto a fare uno sforzo sullo stipendio.

La sua permanenza, per tutto il reparto offensivo, sarebbe vitale: la media realizzativa dello svedese è ancora importante, e lo ha dimostrato nei primi mesi al ritorno in Serie A.

Sicuramente un altro 9 arriverà, ma è da svelare ancora il nome: piacciono punte con esperienza importante come Jovic, che con Ragnick, ha già militato assieme al connazionale Rebic nell’Eintracht.

Questo fattore è molto importante, ma il Real Madrid vuole 50 milioni per il suo cartellino, ritenuti eccessivi dal club di via Aldo Rossi.

Arkadiusz Milk, che già conosce la Serie A, piace da tempo, ma anche il suo costo si aggira intorno ai 40 milioni, e soprattutto la volontà del polacco di non voler cambiare aria rendono la trattativa complicata.

Osimhen è un calciatore interessante, ma il Lille fa muro, e pensa a cifre sopra gli 80 milioni, probanti per le casse dei rossoneri.

Il profilo sul quale si punta con decisione è Myron Boadu, compagno di squadra di Koopmeiners.

Il classe 2001 ha già debuttato e segnato con gli Orange, mentre alla prima stagione nel grande calcio ha mantenuto una vena realizzativa invidiabile.

Storicamente per il Milan investire in Olanda ha sempre dato ottimi risultati.

 

 

Sicuramente a completare il pacchetto offensivo arriverà un nuovo calciatore, e l’obiettivo dichiarato è di portare qualità.

Il nuovo Milan sta per arrivare, con il tentativo di instaurare un ciclo vincente degno dei fasti passati.