Nei sessanta giorni di quarantena vissuta intensamente, in cui si è sovente udito il termine lockdown dai media mainstream, abbiamo spesso atteso delucidazioni in merito alla ripresa delle attività, lavorative e non, con un occhio di riguardo alle dinamiche rigurdanti lo sport e il calcio in toto.

Dopo mesi di attesa, adesso il termine lockdown viene cestinato e l'attenzione si sposterà su un nuovo termine, dalla comune desinenza ma da differente radice: COUNTDOWN
Il countdown è iniziato e, lasciapassare del governo e pandemia permettendo, il 13 giugno è diventata la data più attesa dal fandom. Dopo il via libera agli allenamenti di squadra da parte del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, la Lega si è riunita e la maggioranza ha optato questa data per la ripresa del campionato (l'alternativa era il 20 giugno).

Un evento atteso e sospirato, sui quali permanevano e permangono tutt'ora dei dubbi in considerazione della tenuta atletica dei calciatori e dei possibili sviluppi legati alla fase 2 del Coronavirus.
La prudenza e la precauzione sono ancora dei dogmi indossulibili, cui ogni italiano deve far fede, ma la ripresa della Serie A è un evento che deve avvenire per svariate ragioni che toccano l'aspetto economico in sé per le società sino ad arrivare all'aspetto emotivo dei tifosi, desiderosi di riprendere la loro quotidianità anche godendosi la propria squadra del cuore. 

La Bundesliga sarà il primo campionato a ripartire, differentemente dalla Ligue 1, che ha optato per la cessazione della competizione, così come la Eredivisie e la Pro Leaugue. La Serie A spera di emulare l'esempio tedesco, per dare una svolta alla situazione paradossale che l'Italia e tutto il mondo ha dovuto convivere in questi mesi.
Essere un calciatore adesso sarà un lavoro ancora più duro, ma anche magico. Gli atleti scenderanno in campo non solo per adempiere al proprio dovere da professionista, ma anche per regalare un sorriso ai propri tifosi, un modo per essere vicini in questo delicato momento storico. 

Un gol per la vita, un'esultanza per chi non c'è più e una lacrima per dimenticare quanto accaduto.
Ti aspettiamo, Serie A!