Un’altra vittoria sofferta per l’Inter che vince per 2-1 sul Venezia grazie ad un gol al novantesimo di Dzeko che permette così ai nerazzurri di passare la sosta prima del derby in tranquillità e non con ansia cosa che un pareggio avrebbe sicuramente portato all’ambiente.

Per chiudere bene il mese di gennaio e mettere ulteriore pressione sul Milan (impegnato nel posticipo contro la Juventus),Inzaghi si è affidato all’undici tipo evitando di far riposare i giocatori a rischio squalifica e scegliendo Darmian al posto di Dumfries nell’unico ballottaggio della vigilia. Ad affrontare i nerazzurri c’era un Venezia rimaneggiato causa Covid (privo anche di Zanetti in panchina) e che per cercare di strappare punti a San Siro si è schierato con un prudente 5-3-2 con Ampadu e Ullmann (appena arrivato) sugli esterni e la coppia Okereke-Henry in avanti.

L’inizio di partita è di marca nerazzurra con la squadra campione d’Italia in carica che però non riesce ad abbinare la solita qualità al possesso palla. In più la scelta del Venezia di chiudersi centralmente lasciando quasi scoperte le fasce (stile Shakhtar l’anno scorso) sembra prendere di sprovvista l’Inter che per tutto il primo tempo crossa in area una sequela di palloni di facile lettura per la difesa avversaria anche per colpa del duo offensivo formato da Lautaro e Dzeko che fatica più del previsto nell’aiutare la squadra in fase di palleggio. Così tra mille difficoltà nel trovare spazi,a portarsi in vantaggio ci pensa il Venezia con Ampadu libero di crossare che mette un buon pallone in area che trova la giusta deviazione in Henry,lasciato colpevolmente solo da Skriniar,che con la complicità di un poco reattivo Handanovic insacca così il gol del vantaggio. Gol che sembra dare più certezze ai lagunari (che iniziano ad avere più possesso) che ai nerazzurri che si perdono con soluzioni imprecise dalla distanza e che iniziano a mostrare un certo nervosismo certificato dalle ammonizioni di Barella e Bastoni. Un lampo sul finire del primo tempo però rimette l’Inter nei giusti binari: Darmian sfugge sulla fascia destra e mette in mezzo un pallone che trova libero sul secondo palo Perisic che al volo indirizza verso la porta. Lezzerini riesce a deviare la sfera che però finisce sui piedi di Barella che da due passi segna il gol del pareggio. Gol meritato da parte del centrocampista ex Cagliari che sugella così una buona frazione di gioco dove a differenza dei compagni aveva provato a più riprese a dare dinamismo e un minimo di qualità alla manovra.

Nella ripresa non cambia lo spartito con l’Inter che fatica a creare nitide occasioni da gol e il Venezia che cerca attraverso il contropiede di fare male agli avversari (e per poco non ci riesce con Okereke che trova però sulla sua strada un attento Handanovic). Nemmeno i cambi sembrano dare slancio alla manovra almeno fino al novantesimo quando Dumfries (entrato al posto di Darmian) accelera sulla sua corsia e crossa un pallone preciso in area che trova la testa di Dzeko che segna così il gol vittoria. 2-1 e nerazzurri in vantaggio all’ultimo istante di gioco come contro la Juventus e l’Empoli. Nel finale Vidal sfiora anche il gol del tris che però sarebbe stata una punizione troppo severa per un Venezia coriaceo e che ha dimostrato di voler rimanere nella massima serie.

Una vittoria di cuore più che di testa per i nerazzurri che ora avranno la sosta per ricaricare le pile in vista di un febbraio di fuoco tra campionato e coppe. La stanchezza,infatti,è stata una dei fattori che più ha influito nella sfida al Venezia con un Inter apparsa fuori fuoco e poco logica nella manovra. Stanchezza che ha contagiato tutti i reparti dalla difesa (con Skriniar,De Vrij e Bastoni che nelle ultime uscite sono apparsi poco lucidi soprattutto in fase di marcatura) all’attacco (Lautaro e Dzeko non possono giocare così a basso ritmo) passando per il centrocampo (dove Barella ha dovuto fare anche il lavoro di Brozovic e Calhanoglu). Oltre al riposo sarà importante anche l’approccio della società sul mercato visto che siamo all’ultima settimana e Inzaghi si aspetta almeno un rinforzo. Tra gli obiettivi dei dirigenti nerazzurri ci sono un esterno di fascia mancina (Kostic e Bensebaini i preferiti con Sosa alternativa) ed una punta soprattutto visto l’infortunio occorso a Correa (attenzione al profilo di Caicedo ottimo sia per il tecnico che già lo conosce sia per la società che potrebbe prenderlo in prestito).

In uscita rimangono Kolarov (si aspetta l’annuncio di addio al calcio sempre più probabile per il serbo),Sensi (che dovrebbe approdare in prestito secco alla Sampdoria per rilanciarsi dopo i mille guai fisici che ha passato in questi anni) e Vecino con la Lazio che potrebbe spingere nelle prossime ore. Se dovessero uscire sia Sensi che Vecino,allora Marotta e Ausilio sarebbero costretti ad intervenire anche in mezzo al campo con il sogno Frattesi che potrebbe essere anticipato di qualche mese (è il primo della lista per il mercato estivo).