Un gol per tempo, difesa imbattuta ed ottime risposte dalle seconde linee. È questo il bottino dell’Inter che torna dalla trasferta di Empoli con tre punti importantissimi in classifica (soprattutto alla luce del solo punto portato a casa negli ultimi due incontri) e con la consapevolezza di avere una SQUADRA di ottima qualità che potrà lottare fino alla fine per le posizioni di vertice.

I tanti incontri ravvicinati hanno costretto Inzaghi a puntare su di un turnover ragionato dando così spazio ad alcuni giocatori fin qui poco utilizzati come D’Ambrosio scelto per sostituire Skriniar nelle line difensiva con De Vrij e Bastoni. In mezzo al campo tocca di nuovo a Gagliardini giocare con Barella e Brozovic (ai quali è quasi impossibile rinunciare), mentre Darmian e Dimarco agiscono sugli esterni. Davanti riposa (giustamente) Dzeko con Sanchez scelto come partner di Lautaro Martinez. In casa Empoli, invece, Andreazzoli punta sul suo undici più fidato rinunciando quindi all’idea del doppio trequartista (per coprire meglio il campo) per continuare con le due punte (nel caso Cutrone e Pinamonti) con Bajrami alle loro spalle.

Inizio di partita abbastanza attendista per entrambe le squadre con l’Inter che fatica a trovare spazi e l’Empoli che, a sua volta, non riesce a mettere in campo la solita manovra corale. Nonostante le difficoltà, però, sono proprio i toscani i più pericolosi prima con una botta da fuori di Stojanovic (bravo Handanovic che mette in corner), poi su calcio d’angolo con il tiro a botta sicura di Luperto salvato quasi sulla linea da D’Ambrosio (sempre più specializzato in salvataggi). La grande occasione di Luperto sveglia i nerazzurri che prima sfiorano la rete con un gran tiro dalla distanza di Dimarco (bravo Vicario che allunga in angolo), poi segnano il gol del vantaggio con D’Ambrosio (bravo a recuperare palla e seguire l’azione) che serve Sanchez che con un dolce pallonetto riserve il difensore che indirizza di testa sul palo lontano il gol dell’uno a zero. Di concreto accade poi poco e la prima frazione termina così con i nerazzurri in vantaggio.

La ripresa è praticamente solo di marca nerazzurra con la squadra di Inzaghi che cerca con insistenza il gol del raddoppio e l’Empoli (rimasto in dieci per l’espulsione di Ricci dopo pochi istanti di frazione) che prova, invece, a restare in partita difendendo il solo gol di svantaggio. Sanchez, Lautaro e Darmian sbattono su Vicario mentre è il palo a negare il gol del raddoppio a Gagliardini. A mettere in cassaforte il match ci pensa quindi Dimarco che ben servito da Lautaro insacca il gol del due a zero con un preciso tap-in dal limite dell’area piccola. Il due a zero chiude praticamente la partita nonostante l’Inter provi a più riprese la via del gol (da segnalare la grande parata di Vicario sul colpo di testa di Lautaro).

Termina così 2-0 con i nerazzurri che ricominciano la loro scalata verso la vetta della classifica dove in attesa del Napoli c’è il Milan a ventotto punti. Come detto oltre ai punti la vittoria di Empoli mette in mostra un'Inter sicuramente vogliosa di mettersi alle spalle gli ultimi risultati e che, nonostante i cambi, dimostra di avere gli schemi di gioco ben impiantati nella mente dei propri giocatori. Proprio le prestazioni di D’Ambrosio, Gagliardini, Sanchez e Dimarco (anche se in questo ultimo caso possiamo parlare più di un titolare aggiunto che di una riserva) sono il valore aggiunto di questa vittoria e per Inzaghi rappresentano un’ottima notizia vista l’importanza delle turnazioni in una stagione così fitta di impegni. La tenuta difensiva, poi, è un’altra notizia importante visto che proprio i gol subiti iniziavano ad essere un problema (quasi) irrisolvibile per i campioni d’Italia.
Altro fattore importante è poi il senso di squadra mostrato in primis da D’Ambrosio che al momento del gol cerca Dumfries in panchina per esultare insieme. L’errore dell’olandese contro la Juventus è chiaro, ma mettergli ulteriore pressione addosso rischierebbe di far perdere certezze ad un giocatore arrivato come perfetta alternativa ad Hakimi (considerando i calciatori prendibili sul mercato) e che al momento si trova ancora in una fase di apprendimento del campionato, degli schemi e della lingua. Insomma la voglia di rendere partecipe del gol Dumfries è certamente da lodare e mostra il grande salto in avanti fatto dallo spogliatoio in termini di unità d’intenti (vero problema dell’Inter del passato che ha ostacolato la velocità di crescita del club in termini di risultati).

Ora testa all’Udinese, squadra rognosa e che fa della solidità difensiva un suo vanto personale, dove sarà importante ripetere prestazione e risultato per continuare la rincorsa verso la vetta della classifica.