Da quel fatidico 9 giugno 2019, dove sulla panchina del Venezia sedeva l'ormai ex allenatore del Crotone Serse Cosmi, sono passati quasi 2 anni esatti, ma la situazione della società e durante il campionato è cambiata completamente.
Dopo pochi giorni dalla retrocessione in serie C ci fu però la notizia che sconvolse il campionato cadetto, il Palermo Calcio non venne iscritto al campionato.

"Venezia con un piede e mezzo in serie B, Palermo bocciato, Chievo Verona salvo". Questo è il verdetto della Covisoc, che ieri ha comunicato alle società l'esito dell'istruttoria sulle domande di iscrizione al prossimo campionato di B. Dopo una lunghissima attesa, è arrivata la conferma: il Palermo non risulta iscritto. Una sentenza annunciata, già praticamente scritta dopo la mezzanotte del 24 giugno, termine entro il quale i club avrebbero dovuto consegnare tutta la documentazione (con fideiussione da 800.000 euro a garanzia). Ma i rosanero, attraverso il presidente Salvatore Tuttolomondo, annunciano ricorso contro questa decisione.

Dopo la seconda sentenza, il verdetto venne confermato e riassegnò al Venezia il posto in serie B e decretò per fallimento la retrocessione del Palermo in Serie D.
Da quel giorno cambiò tutto: dai dirigenti con l'addio di Cosmi, Angeloni e dell'ex amministratore delegato ai giocatori che non vennero riscattati.
Filippo Collauto e Paolo Poggi diventarono i nuovi dirigenti del Venezia, loro, ex calciatori del Venezia nell'ultima stagione in A con Maurizio Zamparini come Patron.
Con il loro avvento iniziò un lavoro di scouting e di osservazione eccellente, si iniziò a dare maggiore importanza ai giocatori giovani stranieri in paesi come Olanda o Norvegia. A 2 anni dall'inizio di quel progetto si può dire con certezza che il Venezia, grazie al suo ottimo lavoro, ha in casa giocatori dal futuro certo, uno su tutti Denis Johnsen ex vivaio dell'Ajax.

Per ora non si può dire con certezza quale sarà il futuro del Venezia, se rimarrà in Serie B o approderà in Serie A, considerando la vittoria ottenuta al Tombolato ai danni del Cittadella domenica scorsa.
L'unica osservazione che si può fare è che da questi esempi di calcio si può iniziare a formare una scuola di calcio e un vivaio pieno di talenti e non serve parlare di Superleghe o altri campionati, atti solo a garantire introiti per spese pazze.