Alla fine del calciomercato manca ormai poco con le ultime ore che come da tradizione saranno frenetiche soprattutto per i club di seconda e terza fascia che proprio negli ultimi istanti potrebbero chiudere colpi ad affetto per rinforzare la propria rosa. Ultime ore che non dovrebbero vedere protagonista l’Inter che con l’acquisto di Pavard (finalmente la telenovela è finita) ha chiuso il suo mercato. Ora la domanda (abbastanza ovvia) che si pongono tifosi e addetti ai lavori è: quale Inter è più forte? Quella della passata stagione culminata con la finale di Champions o quella che si appresta a dare battaglia per la seconda stella (obiettivo dichiarato della stagione)?

Rispondere a questa domanda non è facile (anche perché sarà il campo a dare risposte) visto che la squadra ha perso alcuni elementi chiave e ha dovuto fare i conti con un processo di ringiovanimento messo in atto da società e mister.
Analizzando però nomi e affari (anche quelli saltati) si può provare a dare un primo giudizio puramente basato sulla passata stagione e su quello che hanno fatto in carriera i nuovi volti arrivati alla Pinetina, partendo dalla porta dove i nerazzurri hanno dovuto fare i conti con l’addio di Onana e di Handanovic (oltre che di Cordaz).
La cessione di Onana è senza dubbio dolorosa anche perché in poco tempo il portiere camerunense era riuscito a diventare un punto di riferimento per la squadra sia in campo (importantissimo in fase d’impostazione) che fuori. Davanti ad un’offerta come quella dello United era però impossibile rifiutare anche perché gli stessi soldi arrivati dall’Inghilterra sono serviti per acquistare altri calciatori (la famosa autogestione voluta da società e fair play finanziario).
Se la cessione è stata logica dal punto di vista finanziario (mai cessione può definirsi logica dal punto di vista dalla squadra quando si perde un giocatore forte) è logico l’acquisto di Sommer come suo sostituto? In principio l’idea era quella di affidare la porta nerazzurra a Vicario (scelta logica per età e conoscenza del campionato) ma l’arrivo del Tottenham sul giocatore ha cambiato i piani portando l’Inter ad andare su Sommer. A livello economico un affarone che può diventarlo anche a livello tecnico: il portiere svizzero ha esperienza e una buona padronanza del ruolo oltre ad avere dimestichezza con la palla tra i piedi come adesso viene richiesto al portiere anche se viste le prime due giornate si può già notare come la palla passi di meno tra i piedi dell’estremo difensore rispetto alla passata stagione.
Per il ruolo di dodicesimo la scelta è ricaduta su Audero, piano b rispetto all’ucraino Trubin sfuggito dalle mani dei dirigenti. Audero è un buon vice (e soprattutto gratis visto che è arrivato in prestito) ma mentre Trubin (sulla carta) si sarebbe alternato a Sommer al momento risulta difficile che l’ex portiere della Samp entri con prepotenza nelle rotazioni (probabile un impiego in Coppa Italia).

In difesa l’Inter ha dovuto fare i conti con gli addii di D’Ambrosio e Skriniar sostituiti da Bisseck e da Pavard. Il giovane tedesco è una scommessa su di un calciatore di belle speranze che potrà diventare importante in futuro mentre con Pavard l’Inter porta a casa un vero e proprio colpo di mercato. Campione d’Europa con il Bayern e del mondo (da protagonista) con la Francia Pavard è il giusto elemento per rinforzare il reparto e rispetto a Skriniar porta più naturalezza nel ricoprire il ruolo di braccetto (più di posizione lo slovacco).
Sulla carta l’Inter almeno in difesa può dirsi rinforzata, anche perché nell’Inter della passata stagione Skriniar non si è quasi mai visto con Darmian titolare sulla destra che ora si giocherà il posto con il nuovo arrivato.

Anche sugli esterni l’Inter può dirsi rinforzata: fuori Bellanova (ancora acerbo per certi livelli) e Gosens (biennio nella media) dentro Cuadrado e Carlos Augusto per un Inter più vivace sulle corsie laterali. Al di là del passato Cuadrado è un colpo sia perché preso a zero sia perché aumenta il livello sulla destra portando caratteristiche diverse rispetto a Dumfries (Cuadrado porta dribbling e cross più precisi). In più il grande avvio di Dumfries potrebbe essere arrivato proprio come reazione all’arrivo del colombiano è questo potrebbe essere un motivo in più per accettare il suo sbarco nella Milano nerazzurra. A sinistra Carlos Augusto è il perfetto doppione di Dimarco visto che i due hanno più o meno lo stesso modo di ricoprire il ruolo (a differenza di Gosens che amava più inserirsi senza palla sul secondo palo).
Bisogna poi ricordare che nel calcio delle cinque sostituzioni il ruolo dei quinti è quello più soggetto a cambi durante la partita visto che è uno dei più dispendiosi (attaccare e difendere per novanta minuti non è certo una passeggiata).

In mezzo al campo, invece, l’Inter ha dovuto fare i conti con l’addio di Brozovic (addio pesante per quanto il croato ha dato alla causa e per come interpretava il ruolo di regista) e con la decisione di non sostituirlo visto che il ruolo è passato nelle mani (o meglio dire nei piedi) di Calhanoglu. Novità è invece Frattesi mezzala moderna che porta con sé gol importanti mentre il ritorno di Sensi,se in forma,potrebbe diventare un colpo a tutti gli effetti anche se bisogna ricordare come il mancato arrivo di Samardzic sia il motivo per il quale Sensi è restato in nerazzurro.

In avanti l’Inter ha perso due pezzi da novanta come Lukaku e Dzeko oltre Correa mai a suo agio sotto la Madonnina. Al loro posto sono arrivati Thuram (soffiato ad una folta concorrenza e arrivato a zero) e i due cavalli di ritorno Sanchez (sperando che non si senta di nuovo un leone in gabbia) e direttamente dall’era del triplete Arnautovic (tornato più maturo e voglioso di riscrivere la sua storia con la maglia dell’Inter).
Sulla carta l’attacco era più forte nella passata annata (e questo lo sa anche Inzaghi) e il mancato arrivo di uno tra Scamacca e Balogun oltre che quello di Lukaku (dato per certo fino alla famosa telefonata tra il belga ed Ausilio) potrebbe pesare nel corso della stagione.

Per ora grazie ad un sontuoso Lautaro l’assenza dei partenti non pesa chissà come andrà in futuro sperando che Thuram porti in dote gol (per ora mostra segnali di crescita importanti in fase di costruzione mentre latita dal punto di vista della finalizzazione) e che sia Sanchez che Arnautovic diventino importanti nelle rotazioni di mister Inzaghi che diventeranno più evidenti con l’inizio della Champions League.