Mancano solo cinque giornate al termine della stagione e mentre uno dei campionati più incerti degli ultimi anni (corsa Champions e salvezza ricca di possibili stravolgimenti) si avvia alla sua conclusione, le società stanno già iniziando a programmare il prossimo futuro a partire dalla scelta degli allenatori.
Se un anno fa solo la Juventus tra le big del campionato decise di cambiare allenatore, ora si prevede più di uno stravolgimento (che potrebbe colpire anche le altre squadre della massima serie) con la Serie A pronta a riaccogliere grandi ritorni e a dire addio ad alcuni dei protagonisti di queste ultime stagioni.
La situazione più complessa è quella della Juventus che, dopo solo un anno di gestione Pirlo, potrebbe congedare l’allenatore in nome dei risultati negativi ottenuti in questa stagione. Quella che doveva essere la rivoluzione bianconera (con la famosa pirlolandia che doveva cambiare i canoni del gioco bianconero creando spettacolo e imprevedibilità), si è trasformata in una Caporetto che fatica a trovare la sua fine. Squadra senza gioco e idee, acquisti sbagliati (Arthur su tutti), Ronaldo incapace di fare la differenza e Dybala ai margini del progetto (contratto in scadenza tra un anno e ancora non rinnovato), sono solo alcuni dei problemi riscontrati dai bianconeri durante la stagione. Problemi che molto probabilmente hanno mandato in ulteriore confusione Pirlo, che alla prima esperienza da allenatore si è forse trovato in una situazione più grande di lui. La separazione tra il maestro e la Juventus è ormai cosa certa (addirittura si parla di esonero in caso di mancata vittoria ad Udine con squadra affidata a Tudor fino al termine della stagione), meno certa invece è la scelta del suo successore anche se nelle ultime ore sta avanzando sempre di più l’ipotesi (fino a qualche tempo fa clamorosa) del ritorno di Allegri.
Voglioso di tornare ad allenare, Allegri sarebbe, senza dubbio, la scelta più logica da parte della società per riportare calma e tranquillità in un ambiente che rischia il tracollo senza la guida di un tecnico forte (come dimostra questa stagione). Ma se alla Juve conviene richiamare Allegri, al tecnico conviene tornare alla Juve?
Da una parte il tecnico toscano avrebbe l’opportunità di provare a chiudere il suo percorso in bianconero con l’unico trofeo che manca nella sua bacheca (la Champions). In più potrebbe prendersi una rivincita personale visto che all’epoca fu allontanato per il gioco poco spettacolare (gioco che né Sarri né Pirlo sono riusciti a portare alla Juve) e per la sua idea di rivoluzionare l’organico ormai a fine ciclo (come dimostra questa stagione). Dall’altra, invece, potrebbe essere più logico accettare un’altra avventura e ripartire da una società diversa rispetto a quella che ha guidato (brillantemente) nelle ultime stagioni. In più una delle discriminanti che potrebbe spingere il tecnico ad accettare o rifiutare l’offerta è la Champions che al momento la Juventus potrebbe anche non disputare. Attenzione poi alle possibili offerte dall’estero: se Napoli e Roma non sembrerebbero più interessate ad Allegri, squadre come il Tottenham ed il Leicester potrebbero fare più di un pensierino sul tecnico toscano. Gli Spurs (che hanno appena esonerato Mourinho) sono alla ricerca di una guida per rilanciare il progetto ed oltre al tecnico italiano, starebbero facendo più di un pensierino su Brendan Rodgers, attuale tecnico del Leicester che a quel punto potrebbe virare su Allegri (al momento proprio il Leicester sarebbe qualificato alla prossima Champions, a differenza del Tottenham). Sullo sfondo, poi, c’è anche il Real Madrid che in caso di addio di Zidane potrebbe tornare alla carica con Allegri, già contatto in passato. Proprio Zidane,al momento, rappresenta l’unica alternativa percorribile ad Allegri per il futuro della panchina bianconera.

Un altro ex tecnico bianconero pronto al rientro in panchina è Sarri, sempre più vicino a diventare il nuovo tecnico della Roma. Nonostante i giallorossi siano ancora in corsa per la vittoria dell’Europa League, la nuova società americana avrebbe già deciso il futuro di Fonseca che anche in caso di vittoria europea sarebbe allontanato al termine della stagione. I contatti tra Sarri e la proprietà giallorossa sarebbe frequenti e in attesa che il tecnico trovi la chiave giusta per rescindere con la Juventus, sarebbero già partite le prime riunioni di mercato per iniziare a costruire la Roma del futuro.

Altra panchina, altro tecnico toscano pronto al rientro. A fine stagione, infatti, si separeranno le strade di Gattuso e il Napoli, con il club campano pronto ad accogliere Spalletti per dar vita ad un nuovo progetto tecnico che potrebbe essere facilitato dalla scelta del modulo (4-2-3-1) che Gattuso e Spalletti hanno in comune. Attenzione, però, al finale di stagione dei partenopei: se dovesse arrivare la qualificazione alla prossima Champions, potrebbe anche esserci un ultimo tentativo da parte di De Laurentiis di ricucire il rapporto con Gattuso, che da parte sua sarebbe comunque orientato a rifiutare qualsiasi proposta visto il comportamento del presidente nei suoi confronti. In caso di Europa League, invece, potrebbe essere più difficile la trattativa con Spalletti e allora si potrebbe puntare su un progetto di rinnovamento con uno tra Juric, De Zerbi o Italiano sulla panchina azzurra sperando di ripetere le stagioni con Sarri in panchina.

Se Atalanta (Gasperini è sempre più al centro del progetto) e Lazio (vicina la firma del rinnovo per Inzaghi) continueranno con i rispettivi allenatori, più di qualche nube potrebbe arrivare sui cieli di Milano: in casa Inter, Conte vuole vederci chiaro sul futuro. Se arriveranno garanzie sul progetto allora Conte rimarrà ben felice sulla panchina nerazzurra (e potrebbe anche allungare di un anno il contratto) altrimenti potrebbe anche decidere di dimettersi. A quel punto sarebbero importanti le tempistiche perché il primo allenatore in caso di addio (lo era anche l’anno scorso) è Allegri che però potrebbe già essersi accasato su di un’altra panchina lasciando l’Inter con il cerino in mano. Per questo sarà importante per la famiglia Zhang dare garanzie al tecnico sul futuro societario e dirigenziale. Al Milan invece, rischia di complicarsi il futuro di Pioli che in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions potrebbe rischiare il posto sulla panchina rossonera.

Tra le altre panchine bollenti attenzione alla Fiorentina che per il dopo Iachini (non sarà riconfermato al termine della stagione) potrebbe puntare su De Zerbi mentre Gattuso al momento appare più un’alternativa al tecnico del Sassuolo che oltre alla proposta dei viola deve fare i conti con la chiamata dello Shakhtar Donetsk che avrebbe puntato il tecnico italiano per la prossima stagione. Per il Sassuolo, invece, appare concreta la pista Italiano che comunque finisca la stagione dovrebbe lasciare lo Spezia al termine del campionato. Dovrebbero continuare con i rispettivi allenatori le due genovesi, il Verona (anche se Juric vuole garanzie sul futuro), il Bologna e l’Udinese. Diverso il futuro per Torino e Cagliari che anche in caso di salvezza potrebbero decidere di non continuare con Nicola e Semplici, mentre dovrebbe cambiare il Benevento (che anche in caso di salvezza potrebbe cambiare guida tecnica visto il finale complicato di stagione). Nonostante la retrocessione ormai imminente potrebbero continuare con i rispettivi allenatori sia il Parma (D’Aversa potrebbe restare in caso di progetto condiviso) che il Crotone (che potrebbe dare la chance a Cosmi di riguadagnarsi la Serie A sulla panchina calabrese).