Il Chelsea cambia pelle in panchina per cercare di dare un senso alla sua annata. Partita la stagione con alte aspettative, vista anche la rosa a disposizione, tuttavia i blues con Lampard hanno decisamente arrancato e sono lontani dai primi posti della premier league, con il Manchester City che sembra davvero inavvicinabile. Grandi colpe sono di Lampard e di chi gli ha affidato la panchina del Chelsea, probabilmente per una visione romantica della situazione, ovvero l'ex grande calciatore e leggenda dei blues, inglese, che siede anche in panchina come allenatore, oltre che come calciatore, con la speranza che ripeta i risultati avuti quando era il perno del centrocampo del Chelsea. Frank Lampard é e resterà per sempre una icona del Chelsea, ma con il senno di poi, risultati alla mano, si è fatto il passo più lungo della gamba. Del resto Lampard é diventato tecnico del Chelsea dopo solo un anno di gavetta come coach accumulato con il Derby County in Championship.  E al suo primo anno da allenatore del Chelsea non ha vinto nulla.

Più che una visione romantica, in panchina la scelta sarebbe dovuta essere più pragmatica affidandosi a un tecnico che garantisse più certezze e con più esperienza. Bruciare le tappe con Lampard si è rivelato un pessimo errore. La maggior parte delle colpe sono del tecnico inglese. Nelle ultime 9 gare in cui ha allenato il Chelsea, ha vinto la miseria di due volte.

Il Chelsea con Lampard era impostato con il 4/3/3 che in fase offensiva diventava un 3/3/4 e a volta 3/2/4/1 e in fase difensiva diventava  il 5/4/1 o a volte 4/4/1/1. La peculiarità del gioco di Lampard erano i cross dei terzini. Il giro palla veniva fatto anche palla a terra, ma nell'ultimo passaggio, la maggior parte dei palloni per gli attaccanti arrivavano da degli spioventi da parte dei terzini che salivano. Se questo tipo di gioco magari avvantaggia dei centravanti boa come Giroud, ha comunque penalizzato molto gente tecnica e brava a giocare palla a terra come il trequartista Havertz e anche la punta Timo Werner, che è sì bravo anche nel gioco aereo, ma è letale se servito palla a terra. Anche la cessione di Tomori, pupillo di Lampard, che ha avuto con sé al Derby County anche, ma che, a differenza dell'annata scorsa non ha praticamente quasi mai fatto giocare, preferendo puntare sulla coppia Zouma- Thiago Silva, viene addossata all'ex tecnico dei blues. Difatti molti supporter dei blues non hanno preso bene la cessione del promettente classe 1997 Tomori al Milan. Tuttavia la coppia Zouma-Thiago Silva è una delle più affidabili della premier league.

Al posto di Lampard, tocca a Tuchel subentrare sulla panchina del Chelsea. Il tecnico tedesco è stato il prescelto. Tuca-Tuca- Tuchel, come il titolo di un brano di Raffaella Carrà, ovverto Tuca-Tuca. Si vociferava anche di Massimiliano Allegri come tecnico del Chelsea al posto di Lampard. Lo stesso ex tecnico di Milan e Juventus, ha anche frequentato un corso di inglese presso una importante scuola di Milano. Personalmente chi scrive avrebbe optato per il tecnico italiano. Allegri ha accumulato una ingente esperienza, davvero notevole, specie negli ultimi anni con Milan e Juvenus, ha vinto molto a livello nazionale e ha fatto con la Juventus anche due finali di Champions League. Si è dimostrato un tecnico concreto, efficace, vincente e bravo soprattutto nella gestione degli uomini, anche dalla personalità forte, e anche nella gestione dei top player. E' un tecnico con una comprovata esperienza. Il Chelsea ha sempre avuto fortuna con il made in Italy, lo sappiamo. La storia dei blues brilla grazie all'apporto dato da tecnici e calciatori italiani tra gli altri come Gianluca Vialli, Gianfranco Zola, Roberto Di Matteo, lo stesso Claudio Ranieri, Carlo Ancelotti, Antonio Conte, Maurizio Sarri e così via, senza contare i calciatori italiani che hanno militato nei blues, e che militano ancora nel Chelsea come Jorginho e Emerson Palmieri, brasiliani ma naturalizzati italiani e nazionali italiani. Ha una sorte favorevole con il made in Italy.

Tuttavia questo non significa che Tuchel non sia un tecnico valido, anzi. Thomas Tuchel, tedesco, classe 1973, dopo aver accumulato esperienza in Germania come coach sulla panchina di Stoccarda (giovanili), Augusta II, Magonza e Borussia Dortmund, con il quale vincerà una coppa di Germania nel 2016/2017, nel 2018/2019 si appresta a vivere la sua prima esperienza all'estero, in Francia, nel Psg. Con il Psg resterà fino al dicembre 2020 e come tecnico della squadra francese vince 2 Ligue 1, 2 Supercoppe Francesi, 1 Coppa di Francia e 1 Coppa di Lega francese, ma soprattutto porta il Paris Saint Germain a disputare una finale di Champions League nel 2019/2020 contro il Bayern Monaco, persa proprio contro i tedeschi.

Tuchel di base usa un 4/3/3 camaleontico, ovvero capace di cambiare pelle anche in base agli avversari e al loro modo di giocare. I terzini devono spingere molto in fase offensiva, i centrocampisti devono essere i primi protettori della difesa, ma una volta recuperata la palla, devono subito giocarla velocemente. Gli attaccanti devono fare un gran pressing e pretende un gran controllo dello spazio di gioco. La palla viene giocata prevalentemente a terra, senza disprezzare i lanci lunghi quando necessario, specie quando i terzini salgono. Quando si recupera la palla, i calciatori che non hanno il possesso del pallone, devono mantenere le posizioni, Chiede quindi molto equilibrio ma anche flessibilità nell'interpretazione della partita. Spirito di sacrificio ma anche duttilità sono importanti per Tuchel. Il portatore di palla deve sempre avere due opzioni di gioco. Non è da escludere nemmeno la difesa a tre con Tuchel, come dimostrano anche le sue prime uscite da tecnico del Chelsea.

Sicuramente Tuchel è stato preso anche per valorizzare al meglio i fiori all'occhiello del mercato dei blues, ovvero i gioielli tedeschi suoi connazionali Havertz e Werner. Sono al primo anno al Chelsea, quindi un minimo di ambientamento gli va concesso, ma di certo vanno valorizzati meglio di come ha fatto Lampard. Tuchel che tra l'altro ha in rosa anche un altro suo connazionale, l'ex difensore centrale della Roma Rudiger.

Il Chelsea a inizio stagione sembrava una delle candidate alla vittoria della Premier League. A gennaio ha operato solo in uscita cedendo elementi che non trovavano spazio e diminuendo da inizio anno la rosa da 30 elementi a 26 unità. Tuchel deve invertire la rotta. Un posto in Champions League è il minimo sindacale ma anche portare a casa qualche coppa nazionale sarebbe altamente possibile per l'organico a disposizione del tecnico tedesco.

ROSA CHELSEA 2020/2021

PORTIERI: EDOUARD MENDY, KEPA, WILLY CABALLERO, KARLO ZIGER

DIFENSORI: KURT ZOUMA, ANTONIO RUDIGER, ANDREA CHRISTENSEN, THIAGO SILVA, BEN CHILWELL, EMERSON PALMIERI, MARCOS ALONSO, REECE JAMES, CESAR AZPILICUETA (CAPITANO)

CENTROCAMPISTI: JORGINHO, N'GOLO KANTE', MATEO KOVACIC, BILLY GILMOUR, KAI HAVERTZ, MASON MOUNT, CHARLY MUSONDA JR, CALLUM HUDSON-ODOI,  CHRISTIAN PULISIC, HAKIM ZIYECH

ATTACCANTI: TIMO WERNER, TAMMY ABRAHAM, OLIVIER GIROUD.

COACH: THOMAS TUCHEL

PROBABILE FORMAZIONE TITOLARE DI BASE: 4/3/3: MENDY, AZPILICUETA (REECE JAMES), ZOUMA, THIAGO SILVA, CHILWELL, JORGINHO, KANTE', KOVACIC, CALLUM HUDSON ODOI, HAVERTZ, ZIYECH, WERNER

CON IL 3/4/2/1: MENDY, AZPILICUETA, THIAGO SILVA, RUDIGER,  CALLUM HUDSON ODOI, JORGINHO, KANTE', MARCOS ALONSO, MOUNT, WERNER, ABRAHAM