Prima sconfitta stagionale per l’Inter che cade a sorpresa nel turno infrasettimanale perdendo il match casalingo contro il Sassuolo. Una sconfitta per 2-1 dove si sono rivisti i vecchi fantasmi degli anni passati con un’Inter incapace di reagire ai problemi e che soprattutto mette in campo una ripresa a basso ritmo rispetto ad una prima frazione comunque buona dove tra l’altro era arrivato anche il gol del vantaggio.

Affrontare il Sassuolo non è mai facile vuoi perché i neroverdi sembrano spesso esaltarsi contro le big,vuoi perché il buon Dionisi vive ormai con l’etichetta di ammazza grandi. In più la vittoria contro la Juventus ha dato agli emiliani quella voglia in più di fare e di vincere che era mancata nei primi appuntamenti stagionali dove il Sassuolo era stato piuttosto claudicante.
Prestazioni, quelle di inizio stagione, figlie però dell’ennesimo mercato rivoluzionario (importanti le perdite di Frattesi e Maxime Lopez) e vissute con la situazione particolare di Berardi ancora una volta vicino all’addio ma ancora una volta rimasto a Sassuolo (per sua volontà o del club non è dato sapere anche se la logica lascia propendere per la seconda opzione).

Che il Sassuolo potesse rappresentare un ostacolo piuttosto alto da saltare lo aveva immaginato anche Inzaghi che ha messo da parte l’idea del turnover schierando in campo l’undici titolare (forse l’unica eccezione è stato Darmian al posto di Pavard anche se il francese almeno al momento appare ancora indietro nelle gerarchie). Undici che tutto sommato aveva anche iniziato bene la partita approcciando nel migliore dei modi la sfida contro un Sassuolo determinato che ha messo fin da subito sull’attenti la squadra avversaria grazie ad una difesa alta e compatta e ad una marcatura a uomo che ha quasi sorpreso la squadra di Inzaghi.
Nonostante il buon approccio alla partita, l’Inter ha comunque faticato nel creare occasioni e anche quando ci è riuscita è sempre mancato l’ultimo guizzo per deviare in porta il pallone (tanti cross bassi senza però trovare deviazioni decisive).

Dall’altra parte il Sassuolo ha fatto il suo aspettando il momento giusto per ripartire trovando prima il tiro da fuori di Laurientè (palla alta di poco) e poi la decisiva chiusura di Darmian su Pinamonti pronto ad involarsi verso la porta avversaria. Sul finire di tempo però le due squadre aumentano i giri del motore: prima ci prova Thuram che ben imbeccato da Dumfries sfiora di testa il gol del vantaggio (palla alta di poco grazie anche ad Erlic che sbilancia il tanto che basta il francese al momento dello stacco) poi tocca a Toljan che liberato al limite dall’area da uno splendido colpo di tacco di Berardi tira verso la porta trovando la buona opposizione di Sommer.
Passano pochi istanti è questa volta arriva il gol del vantaggio dell’Inter con Dumfries bravo ad accentrarsi e a tirare un mancino forte e preciso che finisce in fondo al sacco. Uno a zero e prima frazione in archivio però con ultimo brivido finale con Calhanoglu che sbaglia il retropassaggio verso Sommer e per poco non consente a Bajrami di trovare il pareggio (palla fuori di poco).

L’inizio di ripresa però cambia completamente il film della partita con un’Inter che praticamente rimane negli spogliatoi ed un Sassuolo che capisce subito di dover aggredire la partita perché l’occasione di ribaltare il risultato non è poi così peregrina. Al 51’ arriva la prima occasione neroverde con Erlic su sviluppo da angolo che sfiora di testa il gol. Passano soli tre minuti ed il gol arriva grazie all’inserimento in area di Bajrami che ben servito da Berardi calcia verso il primo palo dove il goffo intervento di Sommer aiuta non poco l’albanese nel mettere a segno il suo primo gol stagionale. Il gol dà ancora più energie agli ospiti che completano l’opera dieci minuti dopo grazie all’eurogol di Berardi, che dal limite dell’area si accentra e tira uno dei suoi micidiali tiri mancini che Sommer può solo guardare entrare in porta.

Il secondo gol subito tramortisce i padroni di casa e per cercare di dare una scossa alla squadra Inzaghi decide di affidarsi alla panchina mettendo dentro ben quattro giocatori: entrano De Vrij, Frattesi, Carlos Augusto e Sanchez mentre escono Bastoni, Mkhitaryan, Dimarco e Thuram. I cambi sembrano portare nuove energie (sia mentali che fisiche) ma l’unica azione degna di nota arriva un minuto dopo i cambi quando grazie ad una difesa distratta Carlos Augusto si invola sulla corsia mancina e serve un preciso pallone a Frattesi tutto solo sul secondo palo. L’uscita tempestiva di Consigli sommata alla poca lucidità dell’ex di giornata fanno però si che l’azione si chiuda con un niente di fatto.

L’Inter si ferma così al 70’ mentre il Sassuolo aspetta il momento giusto per chiudere il match. Momento che arriva sul finale quando Laurientè prima colpisce l’esterno della rete da buona posizione, poi trova sulla sua strada un attento Sommer che in due tempi para la botta dal limite del francese (bella parata del portiere svizzero che riscatta parzialmente il grave errore sul gol dell’uno a uno).
All’ultimo secondo arriva però l’ultimo sussulto d’orgoglio dei padroni di casa, con Dumfries che serve un pallone d’oro a Lautaro il quale di sinistro manda a lato di poco il pallone che avrebbe cambiato l’esito della partita.

A San Siro termina così 2-1 per il Sassuolo che dopo la Juventus porta a casa un altro scalpo pregiato. Per l’Inter una sconfitta che permette al Milan di raggiungere la vetta della classifica a pari punti con i cugini.
Sconfitta che ora dovrà essere riscattata sul difficile campo di Salerno dove con molta probabilità Inzaghi ridarà spazio al turnover visto l’incombere della Champions.