Quello che sembrava la classica bufala giornalistica nel pieno dell’estate sta assumendo, ora dopo ora, connotati di realtà; sembra proprio che la Juventus sia pronta a chiudere l’acquisizione di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid. Un’operazione che, stando alle indiscrezioni della stampa, supererebbe i cento milioni di euro di cartellino e i trenta milioni annui per CR7 che diventerebbe, oltre che giocatore della Juventus, uomo immagine del marchio FCA e in particolare di Ferrari.

Qualora dovesse concretizzarsi questa operazione, senza dubbio la Juventus andrebbe ad acquistare un calciatore stratosferico e andrebbe a compiere un salto di qualità deciso e ulteriore nella scena europea; poco importa se la carta d’identità di Ronaldo parla di trentatré anni: un calciatore di questo livello e soprattutto un professionista di questa portata non conosce età, a maggior ragione se pensiamo al cambio di ruolo attuato da CR7 nell’ultima stagione, passato da esterno a centravanti. La stampa calcistica di tutto il mondo, in questi giorni, ha messo gli occhi su Torino e, seppur con interpretazioni diverse, la notizia emersa è che Juventus e Ronaldo sono veramente vicine a quello sposalizio che già si doveva celebrare quando il talento di Madeira giocava nello Sporting.

Fin qui tutto molto bello; ma forse troppo semplice. Perché nella narrativa di questa presunta trattativa in molti si sono scordati che tra CR7 e la Juventus c’è un “piccolo” ostacolo chiamato Real Madrid e, nella fattispecie, il suo presidente Florentino Perez. Non credo, infatti, che il club madrileno abbia tutta questa smania di vendere Ronaldo per cento milioni di euro: se Ronaldo volesse realmente lasciare Madrid lo farà alle condizioni dettate dal presidente dei Blancos, non propriamente un lassista quando si tratta di entrare in trattative per un calciatore, a maggior ragione se stiamo parlando del protagonista che ha firmato i successi collezionati in questi anni dal Real.

Florentino Perez lascerà partire Ronaldo a due condizioni: la prima che sia il lusitano ad ammettere al mondo madrileno di voler lasciare la “casa” che lo ha coccolato in tutti questi anni rendendolo con tutta probabilità il calciatore più forte mai visto ad oggi; la seconda è l’essersi cautelato con l’acquisto o gli acquisti di quello che sarà il sostituto di CR7, per placare gli animi di una delle tifoserie più esigenti e severe del mondo. Non credo che Ronaldo possa muoversi per qualsiasi nuovo club prima che queste due fondamentali riserve vengano sciolte; e anche nel caso si sancisse l’addio, non sono così sicuro che altri club europei siano già tagliati fuori dalla corsa. Ronaldo può aver dato precedenza all’Italia e alla Juventus ma ricordiamoci sempre che dietro di lui si muove un mondo fatto di business e affari che, qualora si presentasse l’occasione ghiotta, ci impiegherebbe poco a fargli cambiare idea. Altro fattore è Jorge Mendes: uno che fa benissimo il suo lavoro e che soprattutto quando si parla di fare gli interessi dei propri assistiti non guarda in faccia a nessuno; proprio Mendes ha sempre visto l’Italia, negli ultimi anni, più come trampolino di lancio per i membri della sua scuderia piuttosto che come una meta stabile, prediligendo campionati come quello inglese, francese o spagnolo. Ebbene, sono certo anche in questo caso che, qualora dovessero giungere offerte d’oltre Manica due parole con il suo assistito le farà; ragion per cui mi sento di invitare tutti alla calma: fino a quando Ronaldo e Perez non parleranno, siamo nell’ottica delle ipotesi, più o meno reali, ma pur sempre ipotesi.

In mezzo a tutto ciò c’è la Juventus, su cui non nutro dubbio alcuno circa la reale volontà di prendere CR7 ma che si è venuta a trovare in una situazione in cui rischia di trovarsi spalle al muro. Le trattative viaggiano bene quando sono dietro le quinte, nel momento in cui diventano di dominio pubblico, vanno chiuse al più presto possibile per evitare speculazioni e incidenti di percorso. Quando emerse la volontà della Juventus di acquistare Higuain, la trattativa era già bella e conclusa e, dopo pochi giorni, venne ufficializzato il tutto; in questo caso, al contrario, le carte sono ancora più che coperte. C’è sì una volontà chiara ma, ogni giorno che passa, sembrano aprirsi scenari di difficoltà soprattutto dettati dai silenzi provenienti da Madrid e da Ronaldo.

Ebbene, qualora non dovesse realizzarsi questa operazione, vuoi per l’ennesimo rinnovo faraonico in casa Real, vuoi perché alla fine CR7 andasse in un altro club, la Juventus passerebbe da presunta regina del mercato a “cornuta e mazziata”, nonché con le spalle al muro. Sì perché, dopo aver fatto presagire a tutto il suo tifo un arrivo di questo genere, sarebbe molto difficile fargli digerire un rifiuto. Nessun acquisto (o quasi) potrà infatti placare la delusione che si potrebbe generare qualora questa trattativa non dovesse andare in porto, a maggior ragione perché, sponda Juventus, in questi giorni nessuno ha mai smentito le voci circa questa trattativa. Anzi, sono arrivate in continuazione “frecciatine” e indizi che non hanno fatto altro che alimentare le fantasie di mezza estate dei tifosi.

Mi auguro che il corpo dirigenziale bianconero abbia quindi fatto bene i calcoli dell’oste con cui sta trattando e che si sia cautelato in tutti i modi per un’operazione che la può portare alle stelle ma, in men che non si dica, la potrebbe anche spedire alle proverbiali stalle.