La Coppa Italia è pronta per il suo atto finale visto che questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia andrà in scena la finale tra Atalanta e Juventus.
Finale ricca di molteplici significati a partire dal ritorno del pubblico sugli spalti. Saranno 4300 i tifosi ad accedere allo stadio ed oltre ad essere un primo segnale di ritorno alla normalità, sarà anche l’occasione per testare l’app con la quale la Lega controllerà l’effettiva negatività al tampone (fattore necessario per entrare allo stadio) da parte di tifosi che accederanno all’interno dell’impianto.
Insomma, sarà la prova generale in vista di agosto quando la capienza degli stadi dovrebbe essere occupata per il suo 50% (obiettivo, questo, dichiarato a più riprese dalla Lega).
A livello calcistico, invece, per l’Atalanta la finale di Coppa rappresenta la possibilità di coronare i cinque anni di lavoro con Gasperini con un trofeo da aggiungere alla bacheca bergamasca e che manca dal 1963 (vittoria della Coppa Italia contro il Torino), oltre a “vendicare” la sconfitta di due anni fa che tra mille polemiche regalò il trofeo alla Lazio.
Per la Juventus, invece, la finale di Coppa rappresenta la possibilità di rendere meno amara una stagione fin qui fallimentare. Male in campionato dove non solo non è stata mai in lotta per il titolo, ma dove rischia anche di non centrare la qualificazione in Champions (alla quale è ancora aggrappata grazie alla vittoria fortunosa con l’Inter e al contestuale suicidio dal Milan incapace di andare oltre allo zero a zero contro un Cagliari matematicamente salvo da poche ore), malissimo in Europa vista l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions per mano del Porto (non certo una squadra di prima fascia).

Ad arrivare meglio a questo appuntamento è sicuramente l’Atalanta, che sabato (grazie alla vittoria sul Genoa) ha centrato matematicamente la qualificazione (terza consecutiva) alla prossima Champions. Qualificazione, quella della dea, meritata e che mostra ancora una volta la bontà del progetto Gasperini e la lungimiranza della famiglia Percassi, capace in questi anni di creare, insieme all’allenatore, una vera e propria isola felice capace di esaltare i singoli giocatori attraverso il gioco di squadra.

Per fare male alla Juventus e portare a Bergamo il trofeo tanto atteso, Gasperini può contare su tutta la rosa a disposizione (ad eccezione di Kovalenko) e dovrebbe giocare dal primo minuto con il suo classico 3-4-2-1 con Gollini in porta (preferito a Sportiello), Toloi (fresco di convocazione pre Europeo), Romero e Djimsiti in difesa, Hateboer (ormai al 100% dopo l’infortunio), De Roon, Freuler e Gosens in mezzo al campo, Pessina (anche lui nei 33 di Mancini) e Malinovskyi (suo il gol vittoria nell’ultimo match tra le due compagini in campionato) alle spalle di Zapata. Dovrebbero partire dalla panchina, invece, Muriel (che potrebbe diventare l’arma da sfoggiare in corso d’opera puntando sulla sua velocità e sulla conseguente stanchezza degli avversari), Ilicic (sempre meno al centro del progetto di Gasperini) e Pasalic (che come Muriel potrebbe trovare spazio in corso d’opera).

Diversa, invece, la situazione in casa Juve dove Pirlo deve fare i conti con un ambiente deluso ed involuto da una stagione nettamente sotto il livello di sufficienza. Per salvare in parte la stagione (e per portare a casa il secondo trofeo da allenatore dopo la Supercoppa), Pirlo si affiderà alla migliore formazione possibile anche se dovrà fare i conti con le assenze nel reparto difensivo di Alex Sandro (squalificato) e Bonucci (out per un infortunio). Nel 4-4-2 di Pirlo spazio dunque a Buffon tra i pali (forse all’ultima partita della sua carriera), Cuadrado (reduce dalla doppietta all’Inter), De Ligt, Chiellini e Danilo (dirottato sulla corsia mancina) in difesa, McKennie (preferito a Kulusevski), Bentancur, Rabiot e Chiesa (uno dei pochi se non l’unico a salvarsi della stagione bianconera) a centrocampo, mentre in attacco spazio al duo Dybala (escluso anche dalla Nazionale e sempre più lontano dalla Juventus nel futuro)-Ronaldo (al quale si chiede una prestazione importante vista la classe che possiede) con Morata (spesso decisivo nelle finali in maglia bianconera) che partirà dalla panchina.

L’eventuale vittoria della Coppa Italia potrebbe mitigare la stagione della Juventus e l’operato di Pirlo anche se il futuro dell’ex centrocampista della Nazionale appare ormai segnato. Dal ritorno di Allegri passando per Zidane e Simone Inzaghi sono tanti gli allenatori che potrebbero prendere il posto di Pirlo nella prossima stagione sulla panchina della Juventus. Nella lista dei dirigenti bianconeri (anche loro però a rischio dopo le difficoltà dell’ultima annata) figura anche Gasperini che potrebbe essere l’uomo giusto per il rilancio dei bianconeri. Al momento, però, il tecnico di Grugliasco si trova abbastanza in basso nelle gerarchie per la panchina della Juventus visto che per far sì che il suo valore venga messo in luce, il tecnico avrebbe bisogno di tempo e giocatori capaci di adattarsi alle sue richieste. Fattori questi che non sembrerebbero trovare spazio in un club come la Juventus dove bisogna vincere subito (vista anche l’annata in corso) e che, soprattutto, non potrebbe creare la rosa giusta per il Gasp viste le difficoltà finanziarie. Da non sottovalutare, poi, il rapporto tra Gasperini e la famiglia Percassi, che oltre a mettere a disposizione del tecnico il tempo e i giocatori giusti per mettere in pratica il suo gioco, ha più volte dimostrato di tenere al tecnico come dimostra il caso Gomez e la sua soluzione.
La Juventus, come detto, ha nella Coppa Italia una parziale rivincita su una stagione altrimenti anonima, per questo cercherà con tutte le proprie forze di vincere e di ribaltare il pronostico che vede favorita (sorprendentemente vista la forza dei bianconeri) l’Atalanta.
La forma fisica dei nerazzurri sommata al livello di gioco delle due squadre (bergamaschi almeno una spanna sopra i bianconeri in questa stagione) mette infatti la squadra di Gasperini come favorita per la vittoria.

Riuscirà a mettere la famosa ciliegina sulla torta regalando ai tifosi e alla città di Bergamo il trofeo? Oppure sarà ancora la Juventus a vincere la Coppa nonostante il momento di forte difficoltà che sta attraversando?
Ancora poche ore è sarà il campo a dare il verdetto finale su di una finale di Coppa Italia mai così attesa.