La Fiorentina espugna il Gewiss Stadium di Bergamo (non succedeva dal 2016 con Paulo Sousa) contro l’Atalanta e coglie la sua seconda vittoria di fila in Campionato (non accadeva dalla stagione 2019/2020).

Nonostante le proteste degli avversari, alcune di queste addirittura puerili, la Viola non ha rubato niente, dimostrando ancora una volta che il lavoro che sta facendo Vincenzo Italiano è da considerarsi fin da subito straordinario. Pure ieri sera, a parte Torreira e Sottil (quest’ultimo che comunque era di proprietà della società gigliata), nove undicesimi della squadra titolare erano costituiti da calciatori (da cui sta ottenendo il 100%) della Fiorentina già da prima del suo arrivo.
E poi, anche nelle scelte, Italiano non ha paura di nulla: tutti i Nazionali lasciati fuori tranne Biraghi, Milenkovic e (ovviamente) Vlahovic. Come ha ricordato lo stesso tecnico nostrano, ma nato in Germania, per ogni ruolo c’è una coppia di giocatori (a centrocampo tre per ruolo), e non ci sono titolari e riserve in partenza, ma gioca chi ha lavorato meglio in settimana. Questo vale anche per il portiere: Dragowski è stato in Polonia per dieci giorni ed allora spazio a Terracciano, che è senz’altro più bravo del suo “antagonista” con i piedi.
D’altronde le 35 formazioni diverse in 38 partite l’anno scorso con lo Spezia la dicono tutta in proposito (come diceva Zeman, che lo ha definito da tempo il suo erede, nel calcio non vince la squadra che ha i giocatori più forti, ma quella che arriva per prima sul pallone, quindi con la migliore condizione fisica).
Unico neo? Non aver chiuso la gara nelle tante potenziali occasioni avute in contropiede, con Sottil e Gonzalez (errore nell’ultimo passaggio, tocco, o scelta). Ma anche l’Atalanta ha sbagliato diverse situazioni sotto porta e quindi la Fiorentina alla fine ha portato a casa i tre punti.

Pagelle Atalanta-Fiorentina

Terracciano 7,5: non sbaglia un colpo chiamato continuamente in causa con i piedi, e poi compie due parate salva risultato. Baluardo.
Venuti 6,5: un grosso in bocca al lupo per la lussazione alla spalla rimediata a metà primo tempo, nel tentativo riuscito di chiudere una diagonale perfetta in difesa. Soldatino.
Milenkovic 7: “si narra” che, anche negli spogliatoi di Bergamo, abbia continuato, per tutta la notte, a chiudere ogni spiraglio offensivo agli avversari
Igor 6,5: qualche errore lo fa, ma nel complesso gioca una gara più che dignitosa. Roccia.
Biraghi 6+: soffrirà anche Zappacosta, ma corre su e giù per 90 minuti. Utile.
Bonaventura
6,5: mezzo voto, in meno in un’altra grande partita di Jack (si procura pure il secondo rigore per la Fiorentina), per l’ennesimo episodio di nervosismo gratuito, che poteva costare la gara ai viola (giallo per una gomitata ad inizio ripresa che era da arancione). Classe ed eleganza, ma attenzione alla trance agonistica.
Torreira 6: inizia la partita da corpo estraneo (è naturale essendo arrivato da poco), ma via via si conquista la scena. Farà molto comodo.
Duncan 6+: irrobustisce il centrocampo gigliato. Muscoli d’acciaio.
Callejon 6: gioca una partita positiva di sacrificio, macchiata però dal rigore procurato agli avversari che riapre pericolosamente la gara. Ordinato.
Vlahovic 8: il voto non deriva soltanto dai due rigori trasformati in maniera perfetta, ma da come e quanto lotta su ogni pallone, facendo reparto da solo. Campione senza più l’aggettivo potenziale davanti.
Sottil
6: “Il talento c’è ed è enorme, se solo avesse la continuità di testa…..”, questo dicono di lui gli addetti ai lavori e lo dimostra anche nella serata di Bergamo, alternando giocate mozzafiato ad errori banali. Genio e sregolatezza.
Odriozola
7: da Madrid e Monaco si stropicciano gli occhi. E’ proprio lui, tornato ai suoi livelli, tanto da non temere lo scontro neanche con Zapata, che lo sovrasta fisicamente. Redivivo.
Amrabat
6: entra per far legna. Frangiflutti.
Saponara
5,5: l’unica insufficienza gigliata, tra l’altro non grave, della serata. Non appare brillante. Appesantito.
Castrovilli
n.g.
Gonzalez n.g.
Italiano 8: ha rivoluzionato la testa ed il fisico dei calciatori, in maniera semplicemente strabiliante. Unico neo? Aver tolto Sottil che, seppur stanco, stava tagliando in due la difesa avversaria in contropiede, per un abulico Saponara. Comunque Santo Subito!