La Fiorentina ha chiuso martedì scorso alle ore 20 la propria sessione di calciomercato estiva. Prima di dare un giudizio sul lavoro della sua dirigenza, con le relative motivazioni, riepiloghiamo le principali operazioni in entrata ed uscita della Viola.

Riepilogo operazioni calciomercato Fiorentina
La Fiorentina ha acquistato in prestito secco Odriozola dal Real Madrid, in prestito con diritto di riscatto Torreira dall’Arsenal, a titolo definitivo Nastasic dallo Schalke 04, a titolo definitivo Nicolàs Gonzalez dallo Stoccarda (per 23 milioni più 4 di bonus, l’acquisto più caro dell’intera storia gigliata), Maleh, preso in gennaio dal Venezia e lasciato alla stessa squadra in prestito fino a giugno, mesi in cui ha contribuito in maniera importante alla promozione in Serie A dei veneti.

In più sono tornati dai vari prestiti in giro per l’Italia: Duncan, Sottil (controriscattato dal Cagliari), Benassi (dopo una stagione priva di presenze in Serie A, per guai fisici), Saponara (rimasto per volere di Vincenzo Italiano, che lo ha allenato già allo Spezia) e Terzic.

In uscita Ranieri alla Salernitana (prestito con diritto di riscatto e controriscatto), Montiel al Siena, in prestito con diritto di riscatto che i toscani potranno far valere solo se saranno promossi dalla Serie C alla B, Lirola a titolo definitivo al Marsiglia, Kouamé in prestito secco all’Anderlecht, Pezzella a titolo definitivo (è tornato nel suo Betis), Hancko è stato riscattato dallo Sparta Praga, mentre la società gigliata non ha rinnovato i contratti a cinque calciatori in scadenza: Ribery, Caceres (finito al Cagliari poche ore fa), Borja Valero (che ha chiuso la sua carriera professionistica), Eysseric e Maxi Olivera.

Giudizio e voto sul calciomercato della Fiorentina
La Fiorentina aveva un grande occasione quest’estate, in un Campionato livellato verso il basso, ma non ha saputo approfittarne fino in fondo. Con un esterno offensivo in più (sappiamo quanto sia dispendioso il gioco di Italiano ed averne tre e mezzo, Saponara è adattato in quel ruolo, è un bel rischio) ed una buona riserva di ruolo di Vlahovic si poteva tornare fin da subito a lottare per un piazzamento europeo, habitat naturale della stessa Fiorentina, quinta società per storia della Serie A e sesto bacino d’utenza tra i tifosi italiani.

La Viola ha scelto invece un progetto di due anni con Italiano, per tornare in Europa appunto entro la seconda stagione, da qui il biennale con opzione, a favore della dirigenza viola, sul terzo anno. Se Italiano centrerà l’Europa avrà nella sua terza stagione, come premio, la possibilità di disputarla (sempre che nel frattempo non sia arrivata la chiamata di una big per un tecnico che, come visto dal suo comportamento nei confronti dello Spezia, è molto ambizioso).

Mi chiederete allora perché il 6,5 del titolo al mercato gigliato…….semplice, la Fiorentina (compresi i pagamenti ricevuti ed inviati per operazioni del passato) ha chiuso il calciomercato in leggerissimo attivo, creando una squadra più forte della precedente. Dal tredicesimo-quattordicesimo posto della scorsa stagione (finita a pari punti con l’Udinese), quest’anno la vediamo da parte sinistra della classifica: da nono-decimo posto. Poco per le ambizioni appropriate dei suoi tifosi, ma a livello strettamente matematico il miglioramento c’è, con tanto di attivo di bilancio. E poi resta la mina vagante Vincenzo Italiano, che viene da quattro miracoli sportivi in quattro anni, i tifosi gigliati sperano nel quinto che porti la Viola, almeno, in Conference League. Lui, ne siamo certi, ci sta già pensando, magari utilizzando l’abbondanza e qualità dei centrocampisti a disposizione, per spostarne magari qualcuno, all’occorrenza, nel ruolo di quinto esterno offensivo, vedi ad esempio Bonaventura e Castrovilli.