Una premessa è d'obbligo: oggi più che mai, da tifoso, penso sia giusto un ringraziamento verso la proprietà della Juventus e tutti i nostri dirigenti, per aver costruito una squadra fantastica, forse una delle migliori da quando seguo calcio. Il tanto criticato, nei momenti difficili, Marotta insieme al bravissimo Fabio Paratici, hanno confezionato una squadra che ora, sulla carta, può veramente misurarsi alla pari con tutti anche nell'assise europeo. Il colpo Higuain non è che la ciliegina sulla torta ad una campagna acquisti sensazionale. Proprio l'acquisto del Pipita però, mi ha provocato qualche considerazione: sicuramente i soldi spesi per acquistarlo sono moltissimi, forse anche più del (altissimo) valore stesso del calciatore; è però vero che, a volte, nel mondo del calcio bisogna rischiare e, probabilmente, i nostri dirigenti hanno capito che questa era l'ultima chiamata per aggiudicarsi un fuoriclasse inseguito dai tempi in cui calcava il Santiago Bernabeu; non è escluso che, in un secondo momento, il Napoli apra all'inserimento di calciatori. Un fattore che invece mi preoccupa un po' è lo stipendio che percepirà: pare superiore ai sette milioni di euro, il più alto della squadra e dell'intera serie a. Stipendio molto probabilmente meritato ma che tuttavia mi fa riflettere: non ho dubbi sull'unità e sulla compattezza del nostro gruppo, che nei momenti di maggiore difficoltà ha sempre fatto quadrato superandoli brillantemente; ma è altrettanto probabile il fatto che, soprattutto le colonne portanti del nostro spogliatoio, a fronte di un ingaggio così alto, si possano sentire parecchio sminuite. Ecco quindi che Il prossimo obiettivo della società, a mio modesto parere è quello di non creare gelosie e dualismi all'interno di un gruppo fantastico: per l'area dirigenziale andrà preso in considerazione di proporre giusti adeguamenti a quei calciatori ( ad esempio Bonucci, Dybala, Pogba qualora dovesse difficilmente rimanere) che rappresentano il massimo del valore tecnico individuale della nostra squadra. L'area tecnica dovrà, al contempo, lavorare perchè ogni calciatore non si senta subalterno ad altri e che tutti si sentano partecipi di un obiettivo comune. Su questo sono molto tranquillo perchè Allegri è (oltre che un grande tecnico) un abilissimo gestore di spogliatoi, uno che sa trattare con i giovani e dialogare fantasticamente con i senatori. Quindi ora il prossimo obiettivo è di rimodulare una macchina perfetta; perchè se è vero che più alzi il bagaglio tecnico più hai possibilità di vincere ma è, altrettanto, vero che non si ricordano squadre vincenti senza essere prima un gruppo unito e che viaggia in un'unica direzione.