Premetto che Mino Raiola è uno dei migliori agenti di calciatori in assoluto. È innegabile.
È uno dei migliori per quello che concerne la parte prettamente economica dei suoi assistiti.
Personalmente io non apprezzo molto la figura dei procuratori e degli agenti dei calciatori e anche degli intermediari.
Per me non sono un bene per il movimento calcio in generale. Sono un bene per le loro tasche e per le tasche dei loro assistiti. Per carità, tutto legittimo, ma personalmente è una figura che abolirei o comunque impedirei ai procuratori di incassare commissioni dalle società, dalle intermediazioni per il trasferimento dei calciatori, così come impedirei ad un procuratore di poter in un certo senso "ricattare" una società per il rinnovo di un assistito.
Per ricattare intendo il dover ingaggiare un altro calciatore di livello minore spesso e volentieri, per il rinnovo di un assistito più quotato.

Detto questo, come sappiamo c'è stata una diatriba tra Massimiliano Mirabelli e Mino Raiola quando si è discusso del rinnovo di Gianluigi Donnarumma. Donnarumma che ha rinnovato alle condizioni del Milan, inserendo una clausola rescissoria di 75 milioni di euro che incasserà eventualmente solo la società Milan.
Nessuna percentuale per Raiola, che però è riuscito a strappare per Gianluigi Donnarumma un ingaggio di 6 milioni di euro netti a stagione, più un milione per un altro suo assistito, ovvero Antonio Donnarumma, fratello di Gigio e ingaggiato dal Milan dall'Asteras Tripolis per 300 mila euro con ingaggio di 1 milione di euro netti a stagione che gli viene corrisposto.

Ma passiamo a parlare della diatriba tra Mirabelli e Fassone. Premesso che, come dichiarato da entrambi, mentre sono ottimi i rapporti tra Fassone e Mirabelli, come dichiarato dallo stesso AD rossonero e confermato dallo stesso Raiola, i rapporti tra Mirabelli e Raiola non sono dei migliori, per usare un eufemismo.
A precisa domanda fatta a Mirabelli, dove gli viene chiesto come si è sentito quando Raiola disse: "Con Mirabelli non voglio parlare", il Ds rossonero ha risposto che con quella frase: "Raiola è diventato un uomo piccolo nei miei confronti".

Il rinnovo di Gigio Donnarumma è stata la prima sconfitta lavorativa di Mino Raiola, lo si deduce anche  dalle frecciatine e dall'astio di Mino Raiola, che non ha ottenuto totalmente quello che voleva, ovvero una clausola bassa e una percentuale sulla rivendita.
Mino Raiola deve accontentarsi solo della percentuale che gli spetta come procuratore sull'ingaggio dei fratelli Donnarumma. Oggi Raiola ha dichiarato che non ha nulla di personale contro Fassone e Mirabelli (!), ma non crede nel loro progetto.
Non credi nel loro progetto e poi rinnovi il contratto di uno dei tuoi migliori assistiti con il club rossonero? Ulteriore dimostrazione che il rinnovo di Donnarumma con il Milan è una mossa che andava contro la volontà di Mino Raiola, che avrebbe voluto spostare il suo assistito. Raiola è un grande agente di calciatori, uno dei migliori, ma questa volta, per la prima volta, gli è andata male.
Capita a tutti. Non si può sempre avere quello che si vuole. Non si può sempre vincere nel lavoro.

Raiola comunque rimane uno dei migliori nel suo lavoro. Con Mirabelli e Fassone ha trovato pane per i suoi denti. E parla male del Milan.
Ma si sa, quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba.
Per il momento i rapporti non sono dei migliori tra Milan e Raiola, ma chissà che un giorno non possano tornare cordiali.