Il Milan è sotto bombardamento mediatico. Il club rossonero è destinato a diventare del Fondo Elliott.
C'è qualcosa che è andato storto in questa operazione. Yonghong Li e soci, ovvero coloro che sono dietro l'imprenditore cinese, hanno trovato degli ostacoli che non riescono a superare, oppure gli introiti che loro pensavano di incassare dal mercato cinese non sono diventati realtà. E questo ha stravolto i loro piani. Inoltre le restrizioni del governo cinese li hanno costretti a fare un passo indietro lasciando Yonghong Li solo in questa operazione.
È uscita la notizia del fallimento della Jie Ande, che è in realtà un vecchio asset di Yonghong Li che il presidente rossonero non curava più. Jie Ande era un vecchio asset stralciato dalle garanzie date per l'acquisizione dell'Ac Milan poiché poco produttivo e quindi lasciato fallire.

La sensazione è che questi attacchi mediatici fatti a Yonghong Li, siano in realtà un pretesto per attaccare Silvio Berlusconi. Che il cavaliere non ha mantenuto le promesse è un dato di fatto, poiché ha venduto il Milan ad un semplice uomo d'affari, che dietro ha dei colossi industriali che non possono andare avanti con l'operazione per svariati motivi tra cui le restrizioni del governo cinese. 
Lui disse che avrebbe lasciato il Milan in buone mani e in mani che ne garantiscano un futuro da protagonista. Non è stato così, nonostante il Milan non rischia assolutamente nulla poiché è in garanzia al fondo Elliott. Quest'ultimo presterà altri 35 mln necessari per concludere la stagione e affiancherà Fassone davanti alla commissione Uefa per il settlement agreement.

Quindi il Milan ha le spalle coperte da Elliott.
Si continua a concentrarsi sulla figura di Yonghong Li quando quest'ultimo è solo un frontam di una cordata, un collettore di capitali se vogliamo o un semplice prestanome. È un uomo d'affari cinese, con un patrimonio stimato in 504 mln di euro circa, forse 600 mln come dicono alcune fonti, che in questa operazione ha guadagnato una popolarità mediatica a livello internazionale, visto che prima dell'acquisizione dell'Ac Milan era sconosciuto ai più. Quindi non è che ci abbia solo rimesso.

Concentrarsi sulla figura di Li per attaccare il Milan, o meglio per attaccare Silvio Berlusconi, a cui prodest? A chi conviene? E perché farlo?
Parlare di default accostando questa cosa al Milan è disinformazione. Semplicemente una azienda secondaria del presidente del Milan è fallita. Ho usato il termine presidente, non patron o proprietario non a caso. Poiché il vero proprietario del Milan non è Yonghong Li. I proprietari del club rossonero sono quelli che hanno finanziato e finanziano il Milan. Evidentemente questa operazione Ac Milan non può essere proseguita, Yonghong Li non può farcela da solo, non ha i mezzi economici per sostenere questa operazione e quindi il Milan viene lasciato al fondo Elliott. Sarà poi il fondo Elliott a lasciarlo in mani sicure e in mani che ne garantiscono un futuro da protagonista rivendendolo una volta diventato proprietario.
Che poi la procura di Milano voglia fare degli accertamenti sul closing del Milan è più che lecito e giusto, ma poteva essere fatto prima.

Ma quello che si chiedono tutti è: ora che succederà? Elliott sarà un interregno temporaneo. Potrebbe diventare proprietario del Milan anche prima di ottobre 2018. Nel momento in cui Elliott resterà proprietario non ci saranno grandi investimenti ma nemmeno smembramento del Milan. Elliott non deve svalutare l'asset Milan. E questo asset è composto dai calciatori principalmente. Quindi non ci saranno investimenti con l'interregno di Elliott ma neanche tante cessioni importanti.
Forse un calciatore di primo piano potrebbe essere ceduto come Gigio Donnarumma, già rimpiazzato da Reina a parametro zero. Ma non ci saranno altri grossi movimenti. Un'altra eventuale cessione come quella di Suso, porterà una cifra di 40 mln che sarà reinvestita quasi totalmente per il suo sostituto.
Con Elliott resteranno Fassone e Mirabelli e la maggior parte degli acquisti saranno parametri zero. Se Elliott prenderà possesso del Milan prima di ottobre e riuscirà a venderlo subito allora il nuovo proprietario potrebbe decidere di investire, ma anche di cambiare il management sostituendo sia Fassone che Mirabelli. Ma potrebbe anche tenerli. È difficile fare ipotesi in questo caso.
È importante capire quando Elliott diventerà proprietario del Milan, se ad ottobre 2018 oppure prima, se dopo o prima la finestra di calciomercato, a chi venderà il Milan e se il nuovo proprietario arriverà a finestra di mercato chiusa o aperta e se quest'ultimo terrà o meno Fassone e Mirabelli.
E se non li terrà, chi saranno i nuovi dirigenti del Milan.
Sono questi gli interrogativi da porsi.