Ancora una X. Il Milan si sta specializzando nei pareggi. Stiamo diventando gli X-Men del campionato.
Dopo Inter, Sassuolo e Napoli, il Milan pareggia anche contro il Torino. Contro i granata, a casa loro, finisce 1 a 1.  Al gol di Bonaventura, ha risposto De Silvestri per il Toro. Belotti al terzo minuto del primo tempo ha sbagliato un rigore colpendo la traversa. Rigore concesso per un fallo di Kessié su Ansaldi da un arbitro insensibile (Buffon docet), che, per parafrasare Buffon, al posto del cuore, per chi scrive, ha un pacchetto di cracker o un cheeseburger. Per fortuna Belotti ha avuto la sensibilità di sbagliare quel rigore.

Scherzi a parte e volendo tornare seri, è stato un pareggio che può destare delle preoccupazioni.
Ci sono diversi campanelli d'allarme che si possono ascoltare e dedurre da questo pareggio contro il Torino.
Per prima cosa non si può non notare la stanchezza in alcuni elementi e di conseguenza il loro calo di rendimento. Kessié, che ha spinto Ansaldi in area, causando il rigore per i granata, è apparso fiacco, stanco e sottotono.
Stesso discorso per Suso. E poi c'è sempre il nostro tallone d'Achille di quest'anno, ovvero i gol delle punte. Gattuso insiste con Kalinic, ma il croato manca di quell'incisività dentro l'area fondamentale per trovare gol. Fa lavoro di sponda, quello sporco, serve i compagni, ma quello che manca al Milan sono i gol delle punte. Al 73esimo è entrato Cutrone, più bomber del croato, e infatti è andato vicinissimo al gol. Purtroppo Sirigu gli ha negato questa gioia. 

Ringhio ha deciso di buttare nella mischia sia Borini che Abate dal primo minuto. Pessime idee. Entrambi artefici di una negativa prestazione. Abate non è un profilo da Milan e Borini, al massimo può essere un rincalzo, utile per la sua duttilità, ma nulla più.
André Silva è entrato al 77esimo del secondo tempo al posto di uno spento Suso. Apprezzabile la voglia del portoghese, grande corsa per lui ma niente reti o pericoli creati ai granata. Come scritto in precedenza, a questo Milan mancano i gol delle punte. Va bene il lavoro sporco, la corsa, il pressing, e tutto quello che volete da parte delle punte, ma se non la buttano dentro, possono correre e fare tutto il lavoro sporco del mondo, ma non portiamo a casa la pagnotta, come si suol dire.
Ed è veramente un peccato, perché credo che questo Milan, se avesse avuto un bomber da doppia cifra, poteva ambire tranquillamente al quarto posto.
È un Milan che crea, arriva dentro l'area, le sue occasioni le ha, ma è capitato molto spesso quest' anno che non le concretizza. Da segnalare l'ottima prova dei centrali difensivi rossoneri, il capitano Leonardo Bonucci e Cristian Zapata, artefici di una buona prestazione. Prestazione da 6,5 per il capitano, e da 7 per il colombiano, che ha annullato Belotti.
Per il capitano granata, oltre ad un rigore sbagliato, solo un colpo di testa finito alto. Il gol di Bonaventura, avvenuto nel primo tempo, è stato molto bello. Un tiro da fuori, di destro, da fermo, Jack si coordina benissimo dopo averla stoppata di sinistro su assist di Biglia, e fa centro battendo Sirigu. Il gol granata, avvenuto nel secondo tempo, è stato segnato da De Silvestri con la responsabilità di Gigio Donnarumma, che ha sbagliato il tempo di uscita, permettendo a De Silvestri di segnare con un colpo di testa.
Su Gigio vedo una altalena di giudizi molto bordeline. Se compie un miracolo, come su Milik contro il Napoli, allora è il portiere più forte del mondo. Se sbaglia un'uscita è solo un sopravvalutato dai media e pompato dalla stampa amica di Raiola. Gigio non è nessuno dei due. È un potenziale top player nel suo ruolo  che palesa a volte una discontinuità dovuta alla sua poca esperienza.
Ma è un grande talento, che può ancora migliorare. E se si perderà, non sarà di certo per colpa sua, ma principalmente la colpa sarà di chi lo gestisce, ergendolo a top player, creando tante pressioni su di lui, quando Gigio è un potenziale top player, che è molto diverso. Non è un campione fatto e finito, ma può diventarlo se venisse gestito bene dal suo entourage.

Questo pareggio è solo un piccolo passo avanti in classifica e nulla più. Questo Milan adesso procede lento, ma avrebbe bisogno, per ottenere un toccasana psicologico, di una vittoria netta, un 3 a 0 per intenderci.
Una vittoria di questo tipo. Sarebbe utilissimo per la  squadra. Sono convinto che anche Gattuso ci metterebbe una X sopra e firmerebbe subito perché questo avvenisse. Magari con dei gol dei nostri talloni d'Achille, ovvero le punte.