Secondo quanto riportato da Milano Finanza, l'AC Milan avrebbe reso noto di voler rescindere il contratto d'affitto in essere con M-I Stadio Srl legato allo stadio Meazza di San Siro con decorrenza dal prossimo giugno 2018, che si sarebbe rinnovato altresì automaticamente, comunicandolo anche ai diretti interessati, comune ed Inter, storica coinquilina nella scala del calcio.
Si dice che sia una strategia volta sicuramente a rivedere gli accordi gestionali e che non vada interpretata come un voler lasciare lo stadio ma tutto lascia pensare invece il contrario.
Dopo il pasticcio di gestione rischiato di esser pagato caro per il progetto Portello dalla vecchia proprietà, ecco i sondaggi di fattibilità sul territorio per far sorgere il nuovo stadio, nell'area ex Falck di Sesto San Giovanni e in zona Rogoredo con l'ipotesi Parco Cassinis (o parco delle rose) a Porto di Mare, oppure alle spalle della sede di Sky, in via Medici del Vascello, senza trascurare altre zone come quella tra Musocco e l'area della nuova Fiera Milano e tra viale Forlanini e l'aeroporto di Linate.

Dopo il botta e risposta di questi giorni con il sindaco Sala che rimproverava la poca chiarezza sui futuri piani della società rossonera, che a suo dire non avrebbe dato ancora una risposta precisa sulla eventuale permanenza, ecco che il Milan fa trapelare di voler un nuovo stadio di proprietà, nonostante la risposta ufficiale sia quella di non aver ancora intenzione di lasciare SanSiro, dichiarazione che va ora in contrasto con quanto riportato da MF.

Risaputo inoltre l'interesse di una cordata cinese vicina ai proprietari rossoneri, con cui è pronta a sfruttare un nuovo impianto per rilanciare il valore del marchio e utilizzarlo per un progetto commerciale su larga scala, nonché di avere una tribuna e degli spalti con meno posti a sedere, in stile Juventus Stadium (4K) in cui però concentrare la tifoseria, rendendola più calorosa, con moderni modelli di impianti, e soprattutto un guadagno notevole in termini di incassi.

Chiaramente con la rescissione del contratto per San Siro già a giugno di quest'anno appare poco praticabile la costruzione di un nuovo stadio pronto all'uso in tempi così ristretti, ma potrebbe essere plausibile l'utilizzo momentaneo di altra struttura o una nuova stipula di contratto a condizioni differenti e della durata inferiore (1 anno) proprio nello stesso Meazza, prevenendo così possibili conseguenti problemi burocratici, come il pagamento di una penale più alta a disdetta o strategici per il cambio di stadio a stagione in corso.