Ormai l'hanno capito tutti, la felicità nella vita, così come nel calcio non si misura solo in Euro, proprio per questo chiunque può ambire a diventare grande. Questo chiunque oggi non è di certo il Milan, che però con una campagna acquisti ben mirata potrebbe ambire a battere i pluricampioni d'Italia. D'accordo, il Milan ha sei squadre davanti, che il campo ha decretato migliori, in quest'annata, ma il valore di questa rosa si può collocare immediatamente dopo quello di juve, Napoli, Roma ed Inter. Circolano già diversi nomi per la panchina, a Berlusconi piace Brocchi, Sacchi vorrebbe Giampaolo, si dovrebbe parlare dunque innanzitutto di modulo, ma siccome la considerazione è utopica e tale resta, si può adattare a diversi stili di gioco. Io personalmente credo che Bacca partirà, è un giocatore sicuramente importante, che ha fatto il suo dovere quest'anno, non oso immaginare cosa avrebbe potuto regalare alla Serie A se solo fosse stato rifornito meglio. La sua indole di gioco lo porta spesso fuori dalla manovra, resta in area pronto a finalizzare l'azione, ma laddove il gioco scarseggia potrebbe trovare difficoltà. Si è parlato di offerte dalla Cina o addirittura dal Bayern, il prezzo credo che debba restare, se non sforare i 30/ 35 milioni. Il suo stipendio, insieme a quello di Montolivo è il più alto della rosa: 3,5 milioni. Inoltre il Milan potrà cedere i rientranti Matri e Torres, non mi avventuro volutamente in cifre, calcoli matematici o altro, ma resta il fatto che chiunque possa farsi un'idea del prezzo di questi calciatori, non altissimo certo, ma che rimpinguerebbe le casse e forse fornirebbe un ipotetico tesoretto mercato. Inoltre i rossoneri potrebbero liberarsi, sempre in attacco di Menez, valutabile intorno ai 10 milioni e degli ingaggi pesanti di Alex, Mexes e Zapata. Cosa resterebbe? L'ossatura della squadra attuale, con un budget di mercato variabile, ma congruo per le operazioni che se fossi in Galliani farei. Tratterrei sicuramente Donnarumma, Antonelli,Romagnoli, Kucka, Bonaventura e Niang. L'elemento cardine sul quale si deve fare leva è la voglia di rivalsa dei calciatori in questione. Ipotizzando un attacco a due punte, fatta salva la conferma di Niang, il primo nome fatto è q è quello di Edin Dzeko. Il bosniaco è reduce da una brutta annata a Roma, bisognerebbe considerarne il prezzo, che non dovrebbe superare i 10 milioni, si punterebbe dunque sulla voglia di rivalsa di Dzeko e si offrirebbe una variabile importante al gioco dei rossoneri: i cross alti, che quest'anno sono stati proposti pochissime volte. I nomi alternativi potrebbero essere quelli di Belotti e Pavoletti, due attaccanti che finiranno certamente nel giro della nazionale, tanti gol con Torino e Genoa, non hanno grosse ambizioni di competizione nè di ingaggio. Il problema potrebbe essere il prezzo, che per entrambi dovrebbe partire dai 10 milioni, ma potrebbero essere inserite contropartite tecniche e verrebbero sfruttati i buoni rapporti con i rispettivi presidenti. Qualora invece si volesse puntare sul centrocampo a 3, fatto salvo il multiuso Bonaventura, proverei a prendere un altro "deluso": Felipe Anderson, qui accetterei di pagare anche qualcosina in più, ad esempio 20 milioni per prenderlo e puntare tutto su di lui, giovane, veloce e con il fiuto del gol. Alla Lazio potrebbe essere chiuso dall'esplosione di Keita, sarebbe un' ottima occasione per il Milan. Anderson da un lato e la conferma assoluta a pieni voti di Suso, che tornerebbe dal prestito al Genoa, rigenerato, proprio come Niang qualche anno fa. A centrocampo sarebbero poche le modifiche da fare, visto che Montolivo ha già rinnovato, Mauri e Locatelli sono giocatori da tenere sott'occhio e Bertolacci, a mio avviso, potrebbe rinascere con un modulo che gli consenta gli inserimenti. Gli innesti? Zielinski è un nome dal valore assoluto, lo ha dimostrato ad Empoli quest'anno, con Giampaolo in panchina potrebbe essere più facile convincerlo a scegliere il progetto Milan, ma sarebbe abbastanza chiuso dagli esuberi Rossoneri. La scommessa potrebbe essere Kevin Strootman, anche lui, tanta voglia di rinascere, di rimettersi in gioco, con le giuste garanzie sulle condizioni fisiche e al giusto prezzo potrebbe essere lui il paracadute ad un'eventuale ennesima annata deludente di Bertolacci. In difesa invece punterei forte su Acerbi. Ama il Milan, ha già giocato a Milano, la sua stagione e quella del Sassuolo in generale potrebbe essere la conferma che è pronto per una grande avventura. I costi di questo nuovo Milan dovrebbero essere coperti da cessioni ed introiti vari, o perlomeno, consentire una spesa bassa.