Stefano Pioli è stato chiaro: "Chi non ha intenzione di restare può anche andare", cosa che da semplice messaggio da arringatore di folle si è trasformato in un piacevole invito colto al balzo da tanti.
Ma, parafrasando musica e parole di Ligabue, potremmo dire che il "peggio deve ancora venire", sì perché a quanto pare in molti hanno voluto che il loro prezzo comparisse nel listino del supermarket viola: Bernardeschi ricorda per modi e tempi la vicenda Donnarumma: la società si è mossa per il rinnovo; lui ha preso tempo; la società si è esposta pubblicamente e probabilmente si finirà come per il portiere del Milan e cioè: con una scelta che danneggerà un pò tutti. Inter e Juve stanno alla finestra.

Capitolo Kalinic, per lui si tratta di un interesse sbiadito del Milan, ma poi c'è la Cina che incombe ma Corvino non è intenzionato a scendere sotto i 30 milioni, il che è inevitabilmente legato al fatto che - a detta di molti - c'è l'impressione che la Viola stia perdendo con "troppa facilità" una delle bandiere: Borja Valero, promesso in sposo all'Inter di Spalletti. 

Arrivi? Pochi e non proprio nomi altisonanti perlopiù provenienti dal Sudamerica, mentre si è registrato un leggero interesse per il Cholito Simeone. Dopo Rodriguez, lasciatosi in malo modo con la società, si sperava di non vedere altre bandiere scappar via, ma il destino di Berna, Borja e Kalinic sembra poter essere già tracciato sulla falsariga di quello del difensore  spagnolo.
E' caos intorno a Firenze e solo grandi colpi potranno mettere a tacere una tifoseria inferocita.