Prendete Cardiff e mettetela da parte, prendete quelle uscite sull'intervallo della Finale e mettetele da parte perché tanto, al di là delle smentite di rito e delle insinuazioni non ne sapremo mai molto di più di quello che già sappiamo, ma già il fatto che una notizia del genere sia uscita fuori c'è da riflettere. La Juve da qualche settimana a questa parte ha perso l'appeal internazionale di grande società, ritrovandosi piccola intorno a scelte e fughe, una società ridimensionata dalle vicende.

Perdonatemi se non andrò in ordine di tempo, ma il punto focale della vicenda resta il fatto che dopo l'ennesimo doblete, la dirigenza bianconera veniva osannata da tutti e - dal canto mio - anche io me ne stavo facendo una ragione.
Preso Schick, ottimo calciatore, preso anche Betancur, insomma una programmazione ottima come al solito. Poi il clamoroso autogol: Agricola. Un medico accusato di aver dopato i giocatori alla guida del prestigioso JMedical, una mossa che di stile Juve ha ben poco, è sembrata quasi una ripicca, una sfida verso le istituzioni, perpetrata continuamente da quando si continuano ad esporre i 35 scudetti sullo Juventus Stadium, anzi Allianz Stadium. E ora perdonate la mia mente, che da Agricola si sposta sui trattori, già proprio quelli che la Juve avrebbe dovuto garantire al padre di Kean, altro giovanissimo che probabilmente non rinnoverà. Un'altra perdita, per di più col padre che dice di non aver affidato la procura a Raiola. 

Ulteriori dubbi me li ha fatti sorgere la risoluzione fortemente voluta da Dani Alves, perché un campione che ha sempre detto di trovarsi meravigliosamente in Italia ora ripudia la Juventus e sembra volere il City? Cosa è successo? Chi lo sa, intanto lui rescinderà ed andrà via a zero, proprio così come era arrivato.

La questione Cardiff lascia il tempo che trova, perchè di vero non sapremo mai nulla, ma resta il fatto che molto probabilmente Bonucci è diventato un elemento scomodo per Allegri e la Juve non riuscendo più a gestire tutto ciò vuole venderlo, il Chelsea è in prima fila, per lui così come per Alex Sandro. 

Infine, la spinosa vicenda dell'inchiesta Fifa per l'affaire-Pogba, fatto con l'amico Raiola il quale avrebbe intascato 52 milioni di commissioni a fronte dei 27 dichiarati.

Ora, ai giovani maturandi sul tema di italiano è stato propinato il testo di Caproni, nel quale si legge che non può essere considerato un buon imprenditore chi ottiene profitto avvelenando i pesci. E' possibile che questo valga anche per le società di calcio?