Che non sarebbe arrivato un altro Higuain in casa Juve lo si era capito, troppa è stata la delusione per la Finale, troppo clamoroso l'acquisto della scorsa estate per incidere così poco in un momento così importante e allora sì alla riprogrammazione dal basso, niente acquisti lussuosi, ma investimenti su talenti, vedi Bernardeschi oppure su calciatori già abituati a giocare la Champions, vedi Douglas Costa.

Gli unici movimenti registrati sono quelli in entrata di Schick e Bentacur, il primo un giovane talentuoso, il secondo ancora un'incognita.
Quello che ha attirato però l'attenzione è stata la risoluzione consensuale del contratto tra Dani Alves e la Juve, con parole "quasi" al veleno del terzino nei confronti di Marotta. Una risoluzione voluta e ottenuta da quello che - ce ne siamo forse dimenticati - era uno scarto del Barcellona ed ha giocato 6/7 partite di qualità in tutta la stagione, fallendo l'appuntamento più importante: la Finale. 

Per sostituirlo si sta pensando a Danilo, non proprio un top player dato che molto spesso quest'anno a Madrid ha scaldato la panchina, proprio così ha fatto panchina nel Real campione d'Europa, così come Dani Alves non era più un riferimento a Barcellona. Dopo Tolisso, lasciato al Bayern, la Juve sembra essere in procinto di commettere nuovamente gli stessi errori delle scorse stagioni e cioè: guardare solo entro i confini nazionali e non spostare la lente d'ingrandimento sui mercati internazionali. 

Un esempio: beh, ce ne sono tanti, la Juve avrebbe potuto prendere Fabinho, del Monaco, oppure Darmian, due giocatori giovani con esperienza in Europa.
Insomma, Marotta continua a perseverare negli errori, si lasciano sfuggire i talenti e poi si vuole inseguire il sogno Champions, ma non sarà mica che il discorso del ristorante da 100€ c'entri qualcosa?