Durante la pausa dei campionati di club, per via degli impegni delle nazionali, sono uscite delle non notizie sul Milan, che sta per diventare a quanto pare, o meglio c'è il concreto rischio per Yonghong Li e non per il Milan, di proprietà del Fondo Elliott di Paul Singer.

Pare che la Cina abbia chiesto ai finanziatori di Li di non andare avanti con l'operazione Milan e di far rientrare i circa 200 milioni che Huarong e Haxia Capital hanno versato, in quanto finanziatori di Yonghong Li.
Elliott come sappiamo ha prestato i soldi a Yonghong Li per chiudere l'operazione Milan. Entro ottobre deve restituire la prima rata del prestito ad Elliott. Se non lo farà, il fondo statunitense diventerà a tutti gli effetti il proprietario del Milan. Cosa saputa e risaputa. Se il Milan finisce in mano ad Elliott, quest'ultimo manterrà l'ordinaria amministrazione e rimetterà il Milan in vendita a 350 milioni di euro.
Durante il suo interregno Elliott non smantellerà il Milan, ma appunto ne garantirà la continuità, ma non ci saranno investimenti onerosi.

Se non dovessimo andare in Champions, probabile che Gigio Donnarumma e Suso vengano sacrificati, con il Milan che incasserebbe circa 120 milioni da entrambe le cessioni (forse anche qualcosa in più). I sostituti sarebbe probabilmente Plizzari, che tornerebbe per fine prestito dalla Ternana, e Tiago Dias, portoghese che sta facendo bene con la primavera di Gattuso e che è stato preso a parametro zero dal Benfica, ed è un classe 1998. È  probabile che eventualmente Gigio vada al Psg e Suso al Real Madrid, club che hanno mostrato interesse concreto per questi giocatori.

Io sono convinto che se il Milan dovesse passare ad Elliott, quest'ultimo lo rivenderebbe quasi subito, e sono convinto che finirebbe di nuovo in mani italiane, e più precisamente nelle mani di Renzo Rosso, proprietario della Diesel, azienda di abbigliamento e già sponsor del Milan.
Già in passato il suo nome è stato accostato al Milan. Potrebbe anche rilevare il Milan attraverso una cordata.
Nel frattempo Fassone è comunque al lavoro per rifinanziare il debito con Elliott. Sta parlando con diversi istituti di credito tra cui le americane Merryl Linch e Goldman Sachs. Non dimentichiamo che Yonghong Li ha capitali all'estero e ad Hong Kong, che non sottostanno alle regole rigide del governo cinese sugli investimenti all'estero.

Comunque, a quanto pare, il governo cinese non vuole che si vada avanti con l'operazione. Ad oggi sembrerebbe proprio che il Milan sia più americano del Fondo Elliott che non di Yonghong Li. Questa sembrerebbe la situazione attuale del Milan. Ma già sapevamo che c'era questa possibilità. Nulla di spaventoso. Finire in mano ad Elliott non è la fine del mondo, anzi potrebbe essere positivo. E permetterebbe al Milan di tornare in mani italiane. Renzo Rosso non si farebbe scappare l'occasione. Il Milan a 350 milioni di euro è un affare incredibile.