Ci siamo, il Milan ha cambiato marcia, ma ancora troppo poco rispetto alle attese, troppo poco contro alcune squadre, specie dopo una campagna acquisti di quasi 200 milioni, ci si aspetta sicuramente qualcosa in più, magari solo di essere lì, più vicini al 4° posto; invece, starà probabilmente ancora a lottare per un posto in Europa League. Poco cambierà quindi rispetto agli ultimi due anni, con la finale di Coppa Italia centrata sia pur con poche speranze di vincerla.

Mi piace pertanto, in queste occasioni, proiettarmi al futuro e fare un giochetto, che fin da bambino, mi porta a costruire le tabelle degli acquisti e cessioni, insomma pensare ai giocatori che venderei e a quelli che comprerei. Se da piccolo inserivo tra le entrate campionissimi come Luiz Nazario da Lima Ronaldo, Luis Figo, Pavel Nedved, Lilian Thuram prima, Zlatan Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Sergio Ramos, poi, ora da grande, capendo quanto importi tener d'occhio il proprio borsellino, consapevole del potere d'acquisto che ormai più non vige in Italia e degli sgravi sul bilancio, mi piace ancor più, da osservatore di giocatori anche a più bassi livelli, o meglio di campionati o squadre inferiori, segnarmi i talenti sconosciuti, oppure semplicemente guardare ai già più noti, magari in scadenza, e immaginare il mio Milan che poi li compri al momento giusto prima degli altri.
Ed ecco il pensiero stupendo di vestirmi da Mirabelli, per scovare quei talenti semi-sconosciuti, o già conosciuti ai più esperti, ma il cui prezzo non sia ancora lievitato o a parametro zero, risultando "abbordabili", per portarli nel mio Milan con spese contenute rispetto al mercato.
Quella politica che forse più di tutte darebbe soddisfazione, ovvero scovare dei perfetti "mr nessuno" o occasioni da rilanciare, e vincere con loro, alla faccia di quei club che sborsano fior fior di milioni tutti gli anni.

Talentscout di provincia ci prova nel suo immaginario così, partendo dalla politica del, "non ci sono soldi", quindi, dall'occorre autofinanziarsi con le cessioni.

Storari: Ormai a fine carriera, inutile tenere sul groppone 1,5 milioni di ingaggio per un secondo o terzo portiere che, vista la presenza del giovanissimo Gigio Donnarumma, non vede, ne vedrebbe il campo neanche in Coppa Italia. Insomma abbiamo il pacchetto di due fratelli, tra l'altro, provenienti entrambi dal nostro settore giovanile, usiamoli.

Rodriguez: Il terzino svizzero, arrivato la scorsa estate per 18 milioni di euro, per chi poco lo conosceva, non ha rispettato le attese, per chi già più sapeva delle sue caratteristiche, forse, era anche consapevole che questo era e più di tanto non avrebbe dato. Nonostante il suo sinistro raffinato, non offre quella reattività indispensabile in serie A che spesso gli ha fatto fallire quelle chiusure difensive decisive. Vista l'ancora giovane età e un mondiale alle porte che potrebbe valorizzarlo o perlomeno non farlo svalutare più di tanto, potrebbe ancora portare nelle casse rossonere la stessa cifra per cui è stato pagato o qualcosina in meno per la giusta minusvalenza. 15 milioni e soprattutto meno 3,5 milioni di ingaggio, che forse troppo pesano nel rapporto qualità prezzo.

Gomez: Il paraguayano scontento e ormai fuori progetto, già questo inverno voleva partire destinazione Argentina, dove rimane apprezzatissimo avendo già militato nel Lanus con cui ha vinto anche un campionato. Ci sono stati attriti tra il suo agente e la dirigenza rossonera questo inverno, ma l'estate sarà probabilmente la volta buona e nelle casse rossonere potrebbero rientrare circa 8 milioni gli stessi spesi dalla vecchia dirigenza quando lo portò a Milanello.

Zapata: Il colombiano dopo 6 anni in rossonero è giunto all'addio dovuto, all'alba dei 32 anni, mai protagonista e titolare fisso in rossonero, vista la sua partecipazione ai prossimi mondiali potrebbe aver ancora un buon mercato, specie all'estero, vedremo se si riusciranno a recuperare quei 4-5 milioni, sicuramente non si sborseranno più i suoi 1,5 milioni d'ingaggio.

Musacchio: Il difensore su cui forse, personalmente, avrei più di tutti puntato, nonostante osservandolo di rientro dal grave infortunio al Villareal, non abbia più rivisto quello per cui veniva soprannominato "il duro", con Gattuso vede raramente il campo. A lungo corteggiato, già dalla vecchia dirigenza, su espressa richiesta di Montella, pagato 18 milioni, potrebbe aver un buon mercato specie in Spagna dove ha lasciato un più che buon ricordo.

Montolivo: Il vice capitano rossonero è ormai stabilmente una riserva di lusso e neanche troppo, troppi infatti gli infortuni e troppo pochi gli estimatori tra i tifosi, infine troppi anni che ormai sono trentatre. Potrebbe liberarsi, così come quando arrivato al Milan, a parametro zero, sgravando dal suo monte ingaggi di 3,5 milioni a stagione che pesano non poco.

Biglia: Tutti lo volevano, tutti lo ritenevano il giocatore in grado, finalmente, di prendere il posto di Pirlo nel classico ruolo di regista a dettare i tempi di gioco, ma lui ha faticato troppo. Pagato 17 più 3 milioni di bonus, e con un ingaggio di 3,5, pesante per le casse rossonere, a 32 anni e prossimo a vestire da titolare la maglia e la fascia di capitano dell'Argentina ai prossimi mondiali, l'occasione buona sarebbe quella di venderlo proprio ora, magari in Cina dove è stato vicino già questo inverno.

Kalinic: Una sola partita degna di nota, quella contro l'Udinese all'andata, non può bastare per far valere i 25 milioni spesi questa estate per lui. A 30 anni il croato, centravanti titolare della sua nazionale avrà, si spera, modo per rifarsi ai prossimi Mondiali, perché nel caso riesca a mettersi in mostra lì potrebbe essere rivenduto a buone cifre, specie in Cina dove già è stato vicino la scorsa estate prima del suo approdo in rossonero, o in Germania, dove il Bayer Leverkusen sembrerebbe molto interessato.

Unendo ai sopra citati, giocatori più di contorno o con meno mercato, come Mauri e Borini, ed escludendo i prestiti con diritto di riscatto ancora da incassare, come Bacca, Lapadula, Bertolacci, Niang, per un totale di circa 50 milioni che probabilmente andrebbero a coprire parte del debito dell'anno precedente, andando a fare "i conti della serva" avremmo circa altri 60 milioni recuperabili dalle entrate dei soli cartellini utilizzabili per la campagna acquisti 2018-19.

Ricapitolando giocatore ceduto e guadagno in milioni:

Storari: 0; Rodriguez: 15; Gomez: 8; Zapata: 5; Musacchio 15; Montolivo: 0; Biglia: 15; Mauri: 3; Borini: 7; Kalinic: 15.

Dati in mano 76 milioni, ecco che io, Talentscout di provincia, nelle vesti di Mirabelli, questi li spenderei così...
Presi i parametri zero Reina e Strinic, la difesa sarebbe già a buon punto, visto che i portieri sarebbero forse, con i due Donnarumma e lo spagnolo, il reparto migliore d'Italia, se non in Europa, mentre con il croato, che può occupare sia la posizione di terzino che quella di centrale sinistro, avremmo con Bonucci, Romagnoli, Conti, Musacchio, Calabria, Abate, Antonelli, una difesa che più di tanto non discosterebbe dalla attuale, aggiungendoci magari qualche occasione, che potrebbe arrivare dal sudamerica, sempre senza grossi costi (Rogel e Zeca).

Sicuramente il reparto di centrocampo rimarrebbe il più scoperto, a prescindere dalle cessioni e numeriche in rosa, già adesso, quello che offre meno varianti tattica. Manca un vice, o meglio un alter ego sulla mezzala sinistra, di Kessié, mancherebbe di conseguenza un regista alla cessione di Biglia, Montolivo e Bertolacci, ruolo che potrebbe ricoprire Locatelli che comunque poco impiegato quest'anno da mister Gattuso, che non sembra quindi l'ideale alla sua visione di gioco. Oltre al sudcoereano Sung-Yong Ki, altro parametro zero in arrivo dallo Swansea, classico regista con ritmi di gioco e lanci lunghi e precisi, tre centrocampisti box to box potrebbero arrivare dalla Francia, Tanguy Ndombèlé 21enne del Lione (costo 15 milioni), Wylan Cyprien 23enne del Nizza (circa 13 milioni per lui), e Aurélien Tchouamén, 18enne del Bordeaux, che Mirabelli sembra aver già bloccato ma destinato più che altro a rinforzare la primavera.

Di conseguenza, il reparto degli esterni d'attacco, con Suso e Calhanoglu, verrebbe rimpolpato dall'avanzamento di Bonaventura, che in pochi vedono come mezzala, e dal vero colpo intelligente e sempre a costo zero, che potrebbe arrivare dalla Germania, ed essere quel Max Meyer, già seguito da Mirabelli l'anno scorso e che tanto sa di vera occasione, con in alternativa il tanto rimpianto Gerard Deulofeu che quest'anno avrebbe fatto molto comodo, o il già più costoso Allan Saint-Maximin, che qualche anno fa già Galliani provò a portare a Milano, prima dell'acquisto di Niang.

Il capitolo prima punta, quello dove tutti sognano il bomber da 30 goal a stagione, verrebbe invece da se. Perchè se i goal al centravanti glieli fa fare la squadra, si punterà sicuramente su Andrea Belotti, che andrebbe a giocarsi il posto da titolare con Cutrone e Silva o nel caso di cambio modulo e il passaggio a due punte, andrebbe a far coppia con uno dei due. Per il "Gallo" questa volta potrebbero bastare molto meno soldi, e con una cifra intorno ai 45-50 milioni, finalmente coronerebbero il suo sogno di vestire la maglia del Milan che da sempre lui tifa. Nel caso di partenza anche di Andrè Silva, si punterebbe invece anche su un profilo esotico, una classica scoperta alla Aristoteles nel film l'allenatore nel pallone, quelle che solo il vero osservatore Talent Scout saprebbe portare con ad cifra bassissima.

Ricapitolando giocatore acquisito e guadagno in milioni:

Reina: 0; Zeca: 0; Rogel: 0; Cyprien: 13; Ki: 0; Ndombèlé: 15; Max Meyer: 0 (o Deulofeu o Saint Maxim: 17); Belotti: 45.

Tra i 73 e i 90 milioni spesi, che al netto dei ricavi, frutterebbero, nel peggior caso, un passivo di soli 14 milioni da sborsare di tasca propria, decisamente dentro i paletti del Fair Play Finanziario UEFA, che sanzioni alla mano potrebbe ridurre invece a 30 il limite di negativo per il prossimo calciomercato.

Per una rosa così composta:

PORTIERI: Donnarumma, Reina, Donnarumma. DIFENSORI: Bonucci, Rogel, Musacchio, Romagnoli. TERZINI: Conti, Calabria, Abate, Antonelli, Zeca. CENTROCAMPISTI: Kessie, Cyprien, Ki, Ndombèlé, Locatelli. TREQUARTISTI: Bonaventura, Suso, Calhanoglu, Max Meyer (o Deulofeu o Saint Maxim). ATTACCANTI: Cutrone, Belotti, Silva (o mister X).

Beh direi mica male, con una età media che si ridurrebbe notevolmente quanto ulteriormente ed un reparto di centrocampo che acquisirebbe elementi in grado di garantire più forza fisica e dinamicità, quelle caratteristiche che attualmente tanto mancano in rosa (vedi ultime ammissioni di Gattuso post Juventus).

Milan non aver paura... sesto posto per sesto posto, tanto vale la pena rischiare, con poco.