Quella invernale è storicamente una sessione di mercato sostanzialmente priva di particolari colpi: le squadre la utilizzano più che altro per integrare i loro roster in posizioni carenti o per fare qualche movimento in uscita, magari con i giovani che vanno a giocare altrove in prestito. In generale però possiamo dire che, soprattutto le grandi squadre, partecipano a questa sessione più che altro da spettatrici interessate ma senza fare grossi movimenti, che storicamente vengono fatti nel mercato estivo. La filosofia della Juventus, da quando la guida dirigenziale è nelle mani di Marotta con Paratici responsabile tecnico, è sempre stata molto chiara: la squadra si costruisce in estate, nella cui sessione di mercato non viene lasciato nulla al caso, agendo spesso con largo anticipo di modo da consegnare al mister il 90% della rosa per il ritiro pre campionato. La sessione invernale ha sempre visto gli uomini di mercato bianconeri più attenti alle cosiddette “occasioni”, siano esse prestiti o innesti a costo zero, piuttosto che concludere per acquisizioni di calciatori. Anzi, gli ultimi anni mostrano come siano state concluse operazioni per il futuro (penso a Mandragora, Orsolini e Caldara) saper l’immediato presente poco se non addirittura nulla. La passata stagione, la querelle legata al mancato approdo di Axel Witsel in bianconero spinse gli uomini di mercato bianconeri a cercare delle alternative proprio a gennaio, arrivando alla fine a definire l’acquisizione per nove milioni di euro di Thomas Rincon dal Genoa. La parabola del calciatore venezuelano alla Juventus l’abbiamo osservata tutti: tanta grinta e dedizione ma, alla fine, è scivolato all’ultimo posto delle gerarchie di Allegri fino alla cessione nel mercato estivo; un acquisto necessario a gennaio per puntellare la rosa ma di un calciatore che si è dimostrato inferiore agli altri suoi compagni di reparto, compresi quelli acquistati con più calma e programmazione durante la sessione estiva di calciomercato. Ma quindi chi servirebbe alla Juventus in questa sessione di calciomercato ? le parole di Marotta e Allegri sembrano andare in un’unica direzione: non si compra ne’ si vende nessuno; la rosa è ampia e da tutte le garanzie per poter proseguire nel migliore dei modi la strada sulle tre competizioni; non arriverà nessun difensore, nonostante le condizioni fisiche non ottimali di Howedes: il ritrovato Benatia e gli altri difensori lasciano, al momento, discrete garanzie. Discorso diverso per quanto concerne il prossimo mercato estivo in cui andrà ringiovanita la difesa e integrata con un elemento di altissimo livello, a rimpiazzare una partenza, quella di Bonucci, mai del tutto pareggiata; calciatori, questi ultimi, non disponibili a trasferimento nel mercato di gennaio. L’impressione è che, oltre alla ratifica del già concluso acquisto di Favilli dall’Ascoli, non vi saranno nemmeno conclusioni per calciatori giovani come Cristante o Barella, avvicinati all’orbita Juventus nelle scorse settimane; il gruppo di giovani da lanciare inizia infatti, almeno a mio avviso, ad essere folto e ricco di garanzie ragion per cui ritengo sia più corretto lanciare chi abbiamo già piuttosto che insistere nel chiudere per calciatori da far crescere, a meno che non si tratti di colpi irrinunciabili, cosa che sinceramente non mi sembra per i calciatori sopra menzionati che, anche se stanno facendo un ottimo campionato, rimangono a mio avviso calciatori normali o comunque non superiori a chi già abbiamo. Viste le premesse sopra esposte, vedo questa sessione di calciomercato più utile a cercare di concludere i probabili acquisti a parametro zero per la prossima estate: un nome su tutti è Emre Can, calciatore che sembrerebbe sempre più lontano dal rinnovare il contratto con il Liverpool e che di conseguenza potrebbe già accordarsi con altri club; altro nome appetibile potrebbe essere Goretzka, sul quale però c’è una concorrenza molto animata. Per concludere quindi, salvo urgenze derivanti da infortuni che mi auguro non si verifichino, non credo che arriveranno calciatori nuovi nella finestra di mercato alle porte, in quanto la rosa offre discrete garanzie che non impongono nessun tipo di “riparazione”.