Spesso ciò che non è sembra, e ciò che è non sembra. E questo può essere riferito al calciomercato, vero terreno fertile per le bugie bianche.

Chi mente? Cairo ha dichiarato che Belotti non si muoverà da Torino e che può partire solo per l'estero e solo nel caso in cui un club straniero versi la clausola rescissoria di 100 milioni presente nel contratto di Belotti. È come far credere una cosa che poi non corrisponde al vero come avviene nella gag comica di Massimo Ceccherini e Alessandro Paci dal titolo Jack Rosetta.
Cairo è un osso duro nelle trattative. In Italia trattare con Cairo e con Lotito è in assoluto una delle cose più difficili da fare per un operatore di calciomercato. E Cairo l'anno scorso ha tenuto fede alle sue parole, ed è lo stesso concetto che ha ribadito anche quest'anno, ovvero Belotti non va via per meno di 100 milioni. Ma sta dicendo la verità? E soprattutto ha dichiarato che Belotti vuole restare al Torino. Ma questa volontà di Belotti è la verità o è la classica bugia bianca per tenere la piazza del Torino calma e per restare concentrato sul Torino e sul campionato fino a fine stagione e per non avere grattacapi e dissapori che possono portare a delle situazioni da separato in casa? 

Gattuso si è esposto tantissimo su Belotti in conferenza stampa, nel match che vedeva contrapposto il Milan al Torino. Addirittura ha paragonato Belotti a Shevchenko! Sono un fan di Gattuso, ma certe cose non si possono sentire. 
Se un allenatore si espone in questo modo, in genere vuol dire che qualcosa bolle in pentola. Ed è la stessa cosa che successe l'anno scorso con Montella in panchina che elogio' pubblicamente Kalinic, si espose in dei giudizi positivi nei suoi confronti e alla fine il Milan lo prelevo' dalla Fiorentina per circa 25 milioni. La stessa cosa ha fatto Ringhio con Belotti, e quindi era lecito pensare che Belotti sarebbe stato un nuovo acquisto del Milan. Ma queste dichiarazioni di Cairo aprono altri scenari. Cairo è molto fermo sulle sue posizioni, e se dice che Belotti costa 100 milioni, vuol dire che non si muoverà da Torino se non per quella cifra. Questa volta sembra così, ed è così, come sembra. Belotti non arriverà.

Per Belotti al Milan c'è solo uno scenario possibile che prevede la permanenza di Mirabelli nel fare il calciomercato del diavolo, l'esposizione pubblica di Belotti che chiede la cessione al Milan, e per ultimo trovare delle contropartite tecniche che facciano abbassare di molto l'esborso cash del Milan sul Gallo, contropartite che siano gradite al Torino. Il Milan vanta un credito di 15 milioni per la cessione di Niang, che il Torino è obbligato a riscattare dopo aver versato 2 milioni per il prestito.

Alla luce di tutto questo, nonostante sembrasse che era tutto apparecchiato per avere il Gallo sulla tavola rossonera, ora sembra che il menu stia per cambiare.
Qualcosa bolle in pentola. Il diavolo fa le pentole, ma i coperchi? Chi copre le pentole
?
Ancora una volta potrebbe entrare in gioco Jorge Mendes. Kalinic partirà, a meno di clamorosi colpi di scena Belotti, nonostante qualcosa sembrasse bollire in pentola dopo le dichiarazioni di Gattuso, non arriverà. E quindi chi arriverà al Milan come nuovo centravanti? Al diavolo rossonero potrebbe arrivare un profilo di Jorge Mendes ovvero Radamel Falcao. Sarà lui il sostituto di Kalinic. Sarà quindi ancora Jorge Mendes come fatto l'anno scorso con André Silva, a coprire la pentola che bolle, e il coperchio ha le sembianze del colombiano in forza al Monaco.

Personalmente reputo Belotti un 'acquisto trappola'. La scelta più saggia per il Milan è insistere su Cutrone e André Silva e avere un profilo esperto come Falcao come outsider nell'attacco rossonero. Il costo non influirà sulla casse del Milan e sarà finanziato dalla cessione di Kalinic. Ancora una volta Mendes. Il binomio con il Milan funziona. Il diavolo ha le doppie punte. Il marchio è di Mendes. Dopo André Silva, c'è Falcao.