La legge sul conflitto di interessi in Italia resta uno dei temi più dibattuto, anche perchè spesso viene difficile stabilire quando e dove vi sia un vero e proprio conflitto d'interessi e quando no. Non fa eccezione il mondo del calcio, che -a mio avviso- consente uno dei più grandi conflitti d'interesse, anche abbastanza lampante e sotto gli occhi di tutti: la possibilità per un procuratore di guadagnare sul trasferimento di un calciatore. E' chiaro che se un procuratore guadagna sul trasferimento lo incentiverà ed addirittura potrebbe convincere il suo assistito a trasferirsi, perchè diciamocelo, quella del "faccio solo i suoi interessi" suona un pò male se messa a rapporto con le cifre che sono in gioco. Ebbene, io voglio auspicare che il calcio, per una volta cambi. La FIFA si è mossa sotto questo aspetto cercando di limitare i cosiddetti TPO, ma anche i fondi che gestiscono i cartellini dei giocatori, ma io voglio andare oltre ed immaginare che la FIFA possa impartire l'ordine di abolire la figura del procuratore. Ovviamente l'abolizione della figura non consiste nell'eliminazione dei procuratori , ma di una riduzione del loro potere. Vi parlo del caso italiano, perchè è più vicino a noi. Immaginate la possibilità di avere una sorta di "avvocatura della FIGC" che gestisce, coadiuvata dall'AIC (Associazione Italiana Calciatori) a gestire i rapporti tra società e calciatori. Gli attuali top manager potrebbero comunque essere arruolati, ma stipendiati dalla FIGC. Verrebbero previsti dei criteri di divisione dei giocatori rappresentati, in modo tale che nessuno possa andare oltre un certo limite. Lo stipendio dei procuratori verrà stabilito in base alle prestazioni dei giocatori da loro rappresentati, ad esempio: se Higuain segna più di 20 gol al procuratore va quanto concordato nel contratto, in cui verrebbe appositamente prevista questa remunerazione. Inoltre, la FIGC potrebbe dare una sorta di bonus-incentivo a quei procuratori che scoprono talenti e li fanno debuttare in prima squadra. Il mio è solo un sogno, una provocazione, non è detto neppure che questa sia la miglior idea in assoluto, ma credo fermamente che lo stato delle cose attuali vada cambiato, per disincentivare sia il poco amore verso la maglia, sia la fuga dei giovani italiani all'estero.