Mauro Icardi è un Top player? La risposta è che è un ottimo giocatore per il campionato italiano. Forte con i deboli e solo in un contesto, ovvero nel campionato italiano.
E' sopravvalutato?
Da molti, compresa molta stampa, assolutamente sì. Mauro Icardi è un giocatore antico, da anni '90. E' un rapace d'area, ha un ottimo fiuto del gol, ma è un giocatore atipico per il calcio moderno. E' un giocatore che finalizza e basta, e in questo è eccellente nel campionato italiano, ma è assente nella fase di non possesso, non svaria, non aiuta i compagni nel pressing, si limita a fare la base del suo lavoro, ovvero attaccare la profondità per dettare il passaggio al compagno e segnare.
Ricorda gli attaccanti degli anni '90, il Bobo Vieri della situazione.

Ma oggi è diverso. L'attaccante deve essere più completo, non deve limitarsi a finalizzare e basta. Deve saper stare largo, essere il primo difensore quando il portiere avversario ha la palla e fa ripartire l'azione, fare pressing, andarsi a prendere la palla a centrocampo, saltare l'uomo, insomma deve essere più totale. Icardi è un ottimo giocatore negli ultimi metri, dentro l'area di rigore ha un grande senso del gol, ma non è un giocatore che ti risolve il match da solo. Deve esserci una squadra che gioca per lui. Se la squadra non gira, Icardi non è quel giocatore che ti tira fuori la giocata geniale e ti risolve il match da solo, come potrebbe essere Ibrahimovic. Icardi ama giocare sulla linea dei difensori avversari, ma la squadra deve giocare per lui, sennò Icardi sparisce. Inoltre il capitano nerazzurro, non ha esperienza a livello internazionale.

E' un classe 1993, ha quasi 25 anni e non ha accumulato una presenza in Champions League. In nazionale argentina non è titolare e ha accumulato ad oggi una manciata di partite. Non ha vinto un trofeo nella sua carriera.

Ha una media gol altissima, ma nel campionato italiano, nel quale è stato anche capocannoniere. Ma è stato capocannoniere nel campionato italiano di oggi, non quello degli anni 90/2000, dove i migliori giocatori del mondo giocavano da noi. Il livello di competitività deòl nostro calcio è sceso tantissimo rispetto all'epoca d'oro dei primi anni '90 inizi 2000. 
Oggi anche un Mertens, ottimo giocatore ma non un Top player, va facilmente in doppia cifra nel nostro campionato. Nel campionato italiano di oggi, i panchinari del Real Madrid sono titolari inamovibili nella Juventus e nel Napoli, vedi Higuain e Callejon. Icardi, ripeto, non è titolare nella nazionale argentina, non ha mai giocato in Champions League, in Europa League ha giocato complessivamente 15 volte segnando 6 gol.

Per farvi capire, André Silva, solo nella fase a gironi in EL, ha già segnato 8 gol quest'anno con la maglia del Milan. Attenzione, non sto dicendo che Icardi non è un ottimo giocatore. Sto dicendo che Icardi non è un Top player, è un ottimo giocatore solo per il campionato italiano e che ha pochissima esperienza internazionale.
In genere a 25/26 anni un calciatore dovrebbe aver raggiunto il massimo livello di competitività, dovrebbe essere un Top player fatto e finito, qualora stessimo di fronte a dei Top player, e non è questo il caso. Icardi non è Ibrahimovic che ti risolve il match da solo. Icardi è un finalizzatore eccellente per il campionato italiano, ma deve avere una squadra che gioca per lui e che lo serva bene. Icardi sta lì. vicino all'area avversaria, non si va lui a prendere la palla e si inventa un gol. Lo si deve servire. Spesso confondiamo buoni giocatori per dei Top player.

A volte esaltiamo giocatori che hanno fatto bene nel nostro campionato, facendoli passare per dei fenomeni, e poi magari scopriamo che questi al di fuori dei nostri confini nazionali, non sono protagonisti e non hanno esperienza. In passato abbiamo avuto bomber nel nostro campionato che non hanno avuto possibilità di giocare in grandi squadre, quando il nostro calcio era il più competitivo del mondo, e sono stati capocannonieri in quei campionati italiani e non era esaltati come Icardi, e penso a Dario Hubner e Igor Protti, che vinsero non solo il titolo di capocannonieri della Serie A, quando la Serie A era il campionato più competitivo del mondo, ma furono capocannonieri anche in Serie B e in Serie C1.
Icardi oggi viene esaltato per essere un attaccante che segna tanto nel campionato italiano di oggi, che non è lontanamente paragonabile ai campionati italiani dove gente come Hubner e Protti vincevano la classifica dei marcatori con addosso rispettivamente le maglie di Piacenza e Bari. Perché un conto è essere capocannonieri con l'inter, dove comunque giochi insieme a dei top player, e un conto è esserlo con le maglie di Piacenza e Bari, squadre cosiddette piccole.
E ancora, un conto è esserlo nel campionato italiano di oggi, che non è il più competitivo in assoluto, e un conto è esserlo nel campionato italiano degli anni 90/2000, dove era il più competitivo in assoluto.

Per concludere, penso che Icardi non sia un Top Player, è un ottimo finalizzatore per il campionato italiano con pochissima esperienza internazionale. E penso che sia un po' sopravvalutato dagli interisti non obbiettivi e da una buona parte della stampa calcistica italiana.